Prosegue dalla
parte CCXXIII.
Antiche e Misteriose Storie, di Segreti di Conoscenza.
Disquisendo su antichi Tesori di sapere...forse solo in parte, oramai perduti..
Anna Fedorova Redazione Online
20 luglio, 19:04
Dall'India ad Alessandria d'Egitto,
viaggio nelle biblioteche scomparse
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© Foto: ru.wikipedia.org
La storia è piena di notizie sulla scomparsa di libri e biblioteche. E' difficile immaginare quanti tesori intellettuali sono scomparsi senza lasciare traccia nel fiume dei tempi. Tuttavia tuttora gli scienziati non perdono la speranza di trovare la fonte che potrebbe attestare l'esistenza delle leggendarie biblioteche di Alessandria e della Società segreta dei nove uomini sconosciuti.
India. Navicelle spaziali e gravitazione
Ashoka, zar dell'Antica India, ordinò di costituire la Società segreta dei nove uomini sconosciuti di cui dovevano far parte i più grandi scienziati e saggi dell'epoca. Lo zar assegnò un compito difficile: sistematizzare e catalogare tutte le conoscenze scientifiche ottenute dalle sacre scritture in seguito a degli esperimenti.
Ciascuno dei "nove uomini sconosciuti" scrisse un libro dedicato a un determinato campo della conoscenza scientifica. L'attività della società si svolse in un'atmosfera di massima segretezza.
Lo zar Ashoka, pio buddista e convinto pacifista, capiva bene la forza della conoscenza e temeva che potrebbe essere utilizzata non solo per scopi pacifici, ma anche per la distruzione e per le guerre. Ashoka aveva di che temere: i dati scientifici, di cui disponevano i suoi scienziati, tuttora sembrano straordinari. Un libro, ad esempio, era dedicato al superamento della gravitazione, gestione della forza e creazione nelle artificiale dell'assenza di gravità nelle condizioni terrestri. Un altro libro raccontava l'uso delle armi superpotenti che ricordano progetti moderni nel campo degli armamenti nucleari psicotronici. Nei libri sono stati descritti anche i disegni dei velivoli che permettevano agli avieri antichi non solo decollare, ma anche effettuare i voli spaziali.
La menzione di queste opere esiste in molte fonti scritte dell'Antica India, ma gli archeologi non sono mai riusciti a trovare nemmeno uno solo di questi libri. Si suppone che alcuni di essi siano conservati nei monasteri del Tibet e dell'India, ma i monaci buddisti stanno facendo tutto il possibile affinché queste conoscenze non siano mai trasmesse ai rappresentanti della civiltà moderna.
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