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NOSTRADAMUS - "Le Sestine, Nuove idee, Nuove datazioni/2"

Continua da questo post . Oppure che..."ci abbia anche voluto fornire" il modo di svelare l'arcano sul come datare...quanto...

giovedì 20 gennaio 2011

WIKILEAKS: NUOVA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI - Parte XXIII

Prosegue dalla parte XXII.


L'Italia resta in Afghanistan? Wikileaks svela tutti i morti, tra civili, talebani e militari - infografica.


Wikileaks: Italia tra gli obiettivi di Anonymous Wikileaks? Meglio tutti i cable online

19 gennaio, 17:52

di Claudio Accogli

Anche l'Italia potrebbe finire nella lista di obiettivi di Anonymous, il network che ha lanciato attacchi informatici in favore di Wikileaks, poi della rivolta tunisina, e che proprio oggi ha 'dichiarato guerra' all'Algeria, promettendo di "colpire senza tregua" i siti del governo, accusato di "reprimere la protesta".
Una eventuale "Operazione Italia" spiegano diversi responsabili del gruppo in una lunga conversazione online con l'ANSA, non "dipende da una decisione, ma da quanta gente vorrà impegnarsi per una maggiore libertà di internet in Italia, dove, ad esempio, il sito Pirate Bay è stato oscurato". Intanto, in una bozza di lavoro sui prossimi impegni del gruppo, l'Italia e' finita in cima alla lista, per una operazione tesa a "mettere Berlusconi su un aereo come Ben Ali": "Si' ma e' una battuta, una immagine", precisano.

L'interesse di Anonymous verso il Belpaese e' cresciuto negli ultimi tempi, anche con la pubblicazione dei cable di Wikileaks, nei quali David Thorne, l'ambasciatore americano a Roma, addita la legge Romani sul web come un "precedente per la Cina" perché orientata alla "censura". Per il diplomatico poi, il premier Silvio Berlusconi userebbe il suo potere nel governo per mettere le briglie a internet e togliere pubblicità a Sky favorendo la "sua" Mediaset.

Gli Anonimi sono particolarmente preoccupati da eventuali limitazioni alla liberta' di stampa: "Se venisse approvata la legge-bavaglio sulle intercettazioni", affermano, con tutta probabilità "anche le infrastrutture telematiche italiane potrebbero subire assalti informatici", a colpi di DDos attack (negazione del servizio) o defacing (la tecnica di sostituire la home page di un sito, 'cambiargli la faccia').

Nel gruppo ci sono molti italiani, rivela all'ANSA un connazionale che ora "vive in Inghilterra dove ha imparato cos'e' la civilta'": "Siamo circa una trentina, ma nei giorni degli attacchi a Mastercard ne abbiamo contati piu' di 200". E proprio gli italiani hanno contribuito a settembre scorso alla unificazione delle varie reti di incontro degli Anonimi nel mondo, creando un punto di raccordo in www.anonops.ru , canale accessibile a tutti senza limitazioni. "Ci cacciavano dalle varie reti, e ogni volta eravamo costretti ad aggiornare locandine, manifesti, per dare indirizzi dove incontrarsi.

Era ora di trovare un posto 'fisso'". E in questo posto fisso si discute di tutto, e possono entrare tutti, ma "non i pedofili, o ci arrabbiamo veramente molto". Tra i temi ovviamente anche Wikileaks, il sito di Julian Assange che Anonymous ha difeso a spada tratta. "Sarebbe meglio" se tutti i file del Cablegate fossero online, piuttosto che 'parcellizzati' quotidianamente da Wikileaks o dai suoi media partner, dicono gli Anonimi, che hanno oscurato Mastercard, Visa, PayPal dopo che avevano bloccato i fondi diretti al sito anti-segreti. "Chiaramente Assange ha le sue ragioni. Però sarebe preferibile avere tutto online, accessibile a tutti", spiegano. Per alcuni poi, "sarebbe bello riuscire a carpire (hackerare, ndr) i segreti del computer di Assange e mettere tutto online".

Link: ansa.it


Wikileaks: Elmer arrestato

Per i cd dati ad Assange lunedi' a Londra

19 gennaio, 21:55

(ANSA) -GINEVRA, 19 GEN - La polizia svizzera ha arrestato Rudolf Elmer in relazione a nuove accuse collegate ai cd su presunti grandi evasori fiscali consegnati lunedi' a Julian Assange. Oggi l'ex dirigente della filiale alle isole Cayman dell'istituto svizzero Julius Baer, era anche stato giudicato colpevole dal tribunale di Zurigo di 'violazione del segreto bancario' e di 'minacce' a un impiegato della banca. La corte lo ha pero' condannato al pagamento di 7.200 franchi svizzeri (5.500 euro) con la condizionale.


Multa per chi visita Wikileaks

Una voce al telefono impone di pagare una multa salata per aver visitato il sito di Assange. Ma si tratta di una truffa.

Continua su: zeusnews.it


UFO sightings going mainstream, while WikiLeaks safeguards UFO files
SONO IN CORSO I PRINCIPALI AVVISTAMENTI UFO, MENTRE WIKILEAKS SALVAGUARDA I SUOI ARCHIVI SUGLI UFO
( in inglese - huliq.com ).


Russia: bloccato 'Wikileaks russo'

Lo stop dopo pubblicazioni immagini villa attribuita a Putin

19 gennaio, 20:52

(ANSA) - MOSCA, 19 GEN - Il sito RuLeaks.net, una sorta di 'Wikileaks russo', e' stato bloccato dopo la pubblicazione delle foto di un lussuoso palazzo in stile italiano sul Mar Nero che il Washington Post, in un articolo dello scorso 23 dicembre, attribuiva al premier Vladimir Putin.La denuncia arriva dal leader del Partito della pirateria russo, Pavel Rassudov, citato dall'agenzia Ria Novosti. I problemi di connessione al sito sono cominciati ieri, poco dopo la pubblicazione di una serie di immagini del palazzo.


WikiLeaks: i documenti segreti trafugati attraverso le reti peer-to-peer ?


WIKILEAKS: L'IRAN GIÀ PUÒ PRODURRE URANIO ALTAMENTE ARRICCHITO.


IL DOMINIO WIKILEAKS.COM È SCADUTO


Si accumulano ulteriori tensioni in Medio Oriente, questa volta però, non "per colpa della spada", ma..."per colpa della penna"...

IL CASO

Al Jazeera svela la sua WikiLeaks
"Dai palestinesi concessioni enormi"

Il sito dell'emittente pubblica in collaborazione con il Guardian i "Palestinian Papers", 1.600 file segreti sul processo di pace con Israele: "Nel 2008, l'Anp era pronta a cedere tutti gli insediamenti di Gerusalemme est tranne uno"

Continua su: repubblica.it


File segreti: Hamas contro l'Anp 'Abu Mazen pronto a rinunciare a diritti del popolo palestinese'

24 gennaio, 11:42

(ANSA) - GAZA, 24 GEN - Un duro attacco all'Anp di Abu Mazen e' stato sferrato da Hamas, dopo la divulgazione di documenti che dimostrerebbero una disponibilita' di massima ad importanti concessioni alla controparte israeliana, nel contesto di accordi definitivi di pace. 'Questa e' una prova ulteriore che l'Anp e' composta da traditori, pronti a rinunciare ai diritti del popolo palestinese, compresi quelli relativi a Gerusalemme e al ritorno dei profughi', ha affermato Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas a Gaza.


Messico, Wikileaks: All'Fbi carta bianca per interrogare immigranti.


OPENLEAKS, IL SITO CHE FARÀ CONCORRENZA AD ASSANGE.


Il boicottaggio e il pregiudizio zittiscono gli Assange di casa nostra

MA QUALE WIKILEAKS! DIAMO SPAZIO AL CONTROCANTO
( rinascita.eu ).


Medio Oriente, i documenti segreti

Guardian e Al Jazira pubblicano una nuova serie di documenti dei Palestinian Papers

26 gennaio, 14:46

ROMA - L'MI6, il servizio segreto britannico per l'estero, scese in campo con l'Anp per "un giro di vite su Hamas": lo scrivono il Guardian e Al Jazira pubblicando la terza serie di documenti dei Palestinian Papers. Le carte, scrive Al Jazira, rivelano che Londra ha giocato "un ruolo significativo nell'equipaggiamento e addestramento delle forze di sicurezza palestinesi", alcune delle quali "legate a torture e abusi". Inoltre, il MI6 avrebbe "dato la propria disponibilita' a catturare membri di Hamas e Jihad palestinese", redigendo piani per "un giro di vite" sul movimento integralista.


WIKILEAKS: ATTACCAVANO "NEMICI" ASSANGE, ARRESTATI 5 HACKER

16:26 27 GEN 2011

(AGI) Londra - Cinque giovani hacker sono stati arrestati in Gran Bretagna per una serie di attacchi informatici contro enti, compagnie o gruppi che consideravano "nemici" di Julian Assange e di WikiLeaks. Lo ha reso noto Scotland Yard, che ha portato a compimento l'operazione con l'ausilio dei corpi di polizia di altri Paesi europei e dell'Fbi .


E poi, una intervista "a sorpresa" ( simile a quella rilasciata tramite chat con gli utenti del Guardian), ad Assange di un sito brasiliano...

ESCLUSIVO: I BRASILIANI INTERVISTANO JULIAN ASSANGE
( in portoghese - cartacapitalwikileaks.wordpress.com ).

Vi anticipo che, per ciò che ho letto e se ho letto e tradotto bene, sugli ufo nemmeno una parola.


Rivelazioni

"Assange? E' sveglio. Ma anche arrogante, permaloso e credulone"

Il direttore del "New York Times" Bill Keller svela i retroscena che hanno portato Wikileaks alla ribalta mondiale

«Julian Assange per il giornale non era né un partner né un collaboratore, ma solo una fonte.
Fin dall ’inizio era chiaro che intendeva utilizzarci come megafono, ma noi non ci siamo mai fatti condizionare». Nel volume di prossima pubblicazione ”Open Secrets: Wikileaks, War and American Diplomacy” il direttore del “New York Times” ricostruisce passo per passo i rapporti intercorsi tra Wikileaks, i media e il governo americano, offrendo pure un singolare ritratto di Assange, raccontato da chi l ’ha conosciuto da vicino.

Continua su: lastampa.it


LA RIVELAZIONE DEL TELEGRAPH

"La rivolta in Egitto pianificata con l'appoggio degli Stati Uniti"

Obama parla della situazione nel Paese: "Servono riforme"

Gli Stati Uniti, pur appoggiando in Egitto il governo alleato di Hosni Mubarak, da almeno tre anni sostengono segretamente alcuni dissidenti che sarebbero dietro la rivolta di piazza di questi giorni come parte di un piano per favorire un «cambio di regime» in senso democratico al Cairo nel 2011: è quanto rivela oggi il sito del quotidiano britannico The Telegraph, che cita un documento diplomatico segreto pubblicato dal sito Wikileaks.

Il documento in questione, scrive il Telegraph, risale al 30 dicembre 2008 e proviene dall ’ambasciata Usa al Cairo. In esso l’ambasciatrice, Margaret Scobey, dice che un «giovane dissidente» egiziano del movimento «6 aprile», il cui nome viene omesso, è stato aiutato dalla stessa ambasciata a partecipare a un incontro a Washington di dissidenti (Alliance of Youth Movements Summit), promosso dal Dipartimento di Stato, con esperti e funzionari del governo americano.

Al suo ritorno al Cairo - scrive il Telegraph -, il dissidente egiziano ha rivelato ai diplomatici Usa che era stata formata un ’alleanza fra gruppi di opposizione con un piano per rovesciare nel 2011 il governo del presidente Mubarak e per installare sulle rive del Nilo un governo democratico, prima delle elezioni presidenziali previste per il settembre di quest ’anno. Il dispaccio svelato da Wikileaks dice che «diverse forze di opposizione» egiziane avevano raggiunto un accordo per «appoggiare un piano non scritto per una transizione verso una democrazia parlamentare, con meno poteri al presidente (della repubblica) e più al primo ministro e al parlamento, prima delle elezioni presidenziali in programma nel 2011». Vi si aggiunge inoltre che il piano è «così delicato da non poter essere messo per iscritto» e che l ’identità del dissidente va tenuta nascosta per evitare rappresaglie al suo rientro in Egitto.
L ’ambasciatrice Scobey, infine, si chiede se il piano, che definisce «non realistico», possa funzionare.

Oggi Obama stesso è intervenuto sulla rivolta in Egitto. «Gli Stati Uniti sostengono il diritto di libera associazione e la libertà di esprimersi in Egitto, come in tutto il mondo: tutti i governi hanno il dovere di governare sulla base del consenso», ha detto il presidente Usa, sottolineando che «gli Stati Uniti sono a fianco del popolo egiziano». «Ho parlato con Mubarak- ha aggiunto il leader Usa - dopo il suo discorso alla nazione. Il presidente egiziano ha assicurato maggiore democrazia. Ora deve essere conseguente a questi impegni». È ora che ci siano riforme politiche, economiche e sociali».. Barack Obama ha ribadito l’esortazione degli Stati Uniti alle autorità egiziane «ad evitare ogni violenza contro chi protesta». Nello stesso tempo ha auspicato una soluzione pacifica della crisi. «Ci aspettano giorni difficili - ha concluso Obama - ma sosteniamo il diritto del popolo egiziano a decidere del suo futuro».

Link articolo: lastampa.it

Ma guarda un pò...il "caso", che tempistica.


Gheddafi è il prossimo, secondo Wikileaks

gennaio 29th, 2011 by Andrea Mollica

Il dittatore della Libia potrebbe pagare lo stile di vita scellerato della sua famiglia

Dopo la Tunisia e l’Egitto, la Libia di Gheddafi potrebbe essere il teatro della prossima crisi politica che sta sconvolgendo il mondo arabo. Lo scrive il sito americano The Daily Beast citando i file dall’ambasciata Usa a Tripoli pubblicati nelle scorse settimane da Wikileaks. Un altro dittatore arabo rischia così di essere travolto dalle proteste di piazza che stanno sconvolgendo molti paesi della regione, una protesta innescata dal rapido peggioramento delle condizioni di vita, dovuto in particolare modo all’aumento dei prezzi dei beni alimentari. L’astio delle nuove generazioni per regimi dispotici e corrotti è l’altro fattore che sta spingendo alla ribellione le masse dei paesi arabi.

Continua su: giornalettismo.com

Interessante. Guardiamo se il "caso", magari, grazie all'aiuto degli "Agenti del Caos", ci acchiappa un'altra volta.


A seguire la parte XXIV.

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