Prosegue dalla parte XXIX.
Wojtyla: Bush lo voleva 'arruolare'
L'Espresso pubblica documenti Wikileaks su guerra Kosovo
21 aprile, 15:17
(ANSA) - ROMA, 21 APR - L'amministrazione Usa ai tempi di George W. Bush voleva 'arruolare' Karol Wojtyla cercando una benedizione o quantomeno 'una neutralita' positiva' che non avrebbe compromesso i piani di battaglia americani. I dossier segreti ottenuti da Wikileaks, che L'Espresso pubblica in esclusiva, rivelano le manovre della diplomazia statunitense.
Descrivono la collaborazione del Vaticano durante il conflitto in Kosovo, quando Giovanni Paolo II viene convinto a non denunciare i raid contro la Serbia.
Iran: Wikileaks, azienda
cinese fornisce a Teheran tecnologia per armi chimiche
21 aprile, ore 20:50
Gerusalemme, 21 apr. - (Adnkronos) - l'Iran, nei pressi della citta' di Qom, dispone di un impianto segreto che fa parte di un programma per la costruzione di armi chimiche. E' quanto si afferma in un dispaccio segreto, che ha per mittente il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, il cui contenuto fa parte di una serie di documenti in possesso di Wikileaks e ottenuti dal quotidiano israeliano Haaretz. Nel dispaccio, la Clinton da' istruzioni all'ambasciata Usa a Pechino di intraprendere azioni contro un'azienda cinese coinvolta nel trasferimento di materiali e tecnologia all'Iran.
USA
Obama contestato a San
Francisco
"Liberate Bradley
Manning"
Un gruppo di sostenitori del soldato accusato di aver collaborato con WikiLeaks ha interrotto il discorso del presidente durante un pranzo di raccolta fondi. Una canzone ironica e cartelli, la battuta di Obama visibilmente contrariato: "Era una bella canzone..."
Continua su: repubblica.it
IL CASO
Usa, nuove rivelazioni di
Wikileaks
"A Guantanamo vecchi e
ragazzini"
L'organizzazione di Julian Assange distribuisce ad alcuni giornali centinaia di documenti sul carcere Usa nell'isola di Cuba. Rivelazioni sul rifugio di Bin Laden. Un orologio segno di riconoscimento dei terroristi
Continua su: repubblica.it
Al Qaida preparava attacchi post 11/9
Emerge da documenti riservati, i terroristi vennero fermati
26 aprile, 18:37
(ANSA) - NEW YORK, 26 APR - Dopo l'11 settembre 2001, un piccolo gruppo di affiliati ad Al Qaida stava pensando di mettere a segno nuovi attentati contro obiettivi americani. Ma i terroristi vennero fermati prima, e portati a Guantanamo.
E' quanto emerge dalla serie di documenti riservati riferiti ai detenuti di Guantanamo di cui Wikileaks e' entrato in possesso, e che sono stati pubblicati dal New York Times. Il gruppo faceva capo a Khaled Sheikh Mohammed (nella foto), la mente degli attentati dell'11 settembre.
WIKILEAKS
Guantanamo, così
l'Italia aiutò gli Usa
Trattative segrete per
prendere i prigionieri
Nuove verità sulla gestione della prigione militare e sull'aiuto offerto da Roma per accoglierne i carcerati. L'America temeva che Maroni potesse far deragliare l'intesa raggiunta con Palazzo Chigi e Frattini beffò la Lega
Continua su: repubblica.it
Donazioni per un milione e 331 mila euro a Wikileaks nel 2010
di Redazione | 27 aprile 2011
Le spese sono state pari solo a 401.000 euro – Il bilancio 2010 nella relazione della Fondazione tedesca che cura la raccolta dei contributi per il sito coordinato da Julian Assange– Gli italiani all’ undicesimo posto fra i donatori
Continua su: lsdi.it
WIKILEAKS: USA, S.SEDE SUPERPOTENZA,SITO WEB PER SEGUIRE MOSSE
L’ESPRESSO;VOLUTO DALLA CLINTON PER GUARDARE SUA POLITICA ESTERA ROMA
(ANSA) - ROMA, 28 APR - Gli Usa considerano il Vaticano una superpotenza in politica estera, unica in grado di fronteggiarli e lo vuole come “potente alleato”. E’ per questo che Hillary Clinton ha “segnalato a tutte le ambasciate la creazione di un sito web criptato dove seguire giorno per giorno - secondo quanto emerge dai cable Wikileaks in esclusiva su L’Espresso - le novità da San Pietro”. Gli Stati Uniti - si legge nell’anticipazione del settimanale che gli dedica un articolo nel numero domani in edicola - considerano il Vaticano“un modello da studiare con attenzione”, e lo stesso segretario di stato americano, la Clinton, spiega che si tratta di “un’armata impressionante”: “400 mila sacerdoti, 750 suore, 5 mila tra monaci e frati, rapporti diplomatici con 177 paesi, 3 milioni di scuole, 5 mila ospedali, braccio operativo della Caritas con 165 mila volontari e dipendenti che assistono 24 milioni di persone”. Una superpotenza che Washington vuole come “potente alleato della sua politica estera”. “Il Vaticano può essere un potente alleato o un nemico occasionale, dobbiamo fargli vedere che la nostra politica può aiutarli a far avanzare i loro principi. Tutto dipende dal rapporto che riusciamo a costruire: dobbiamo lavorare insieme quando le nostre posizioni sono complementari, assicurandoci che la nostra linea venga compresa quando sono divergenti”, si legge in uno dei cable Wikileaks riportati dall’anticipazione de L’Espresso.(ANSA).
PEN/ S0A QBXB
Link articolo: primaonline.it
26/04/2011 -
Wikileaks, Al Qaeda
studiava altri attentati
dopo l'11 settembre
Londra paradiso di aspiranti terroristi, un
presunto assassino lavorava per servizi segreti
britannici
LONDRA
Un piccolo gruppo di militanti di al Qaida studiava nuovi attentati contro obiettivi americani dopo quelli dell'11 settembre, prima di essere rinchiuso a Guantanamo. Lo indicano documenti rivelati da WikiLeaks e pubblicati anche dal New York Times. Intanto, il sito Internet della Bbc riporta che un presunto militante di al Qaida sospettato di aver bombardato un albergo di lusso e due chiese in Pakistan nel 2002 era uninformatore dell'Mi6, l'agenzia di spionaggio per l'estero della Gran Bretagna.
Dalla seconda tranche di documenti riservati del governo Usa sui detenuti di Guantanamo, pubblicati dal sito WikiLeaks dopo una prima parte di rivelazioni rese note ieri, emerge che Al Qaeda era pronta a colpire il ponte di Brooklyn e a compiere una serie di attentati negli Stati Uniti dopo l'11 settembre, ma che non ci è riuscita a causa dell'arresto di vari leader e militanti del gruppo terroristico. In particolare emerge la figura di un imprenditore ben inserito nella società americana, il quale dopo l'11 settembre avrebbe messo la sua esperienza nel settore delle spedizioni al servizio della macchina del terrore. Il piccolo gruppo formato intorno al cervello degli stragi, Khaled Sheikh Mohammed, ambiva in particolare a preparare azioni con l'aiuto di armi di distruzione di massa, secondo il quotidiano americano.
Continua su: lastampa.it
E chissà quanti altri ce ne sono in giro, ben inseriti nella società americana, ma non solo...pronti a compiere, atti devastanti.
IL CASO
Assange: "Facebook ti
spia
e i governi sanno tutto
di voi"
Il fondatore di Wikileaks torna in polemica con il social network: "E' uno strumento potentissimo per i servizi di intelligence". Ma la grande F risponde: "Non abbiamo mai ricevuto pressioni governative per ottenere dati"
Continua su: repubblica.it
Wikileaks, un contratto
di ferro
Julian Assange ha deciso di stringere in un accordo severissimo i volontari di Wikileaks.
Multa a sei zeri per chi infrange le regole. E se c'è chi lo considera una specie di dittatore, c'è anche chi gli conferisce la medaglia d'oro
Continua su: punto-informatico.it
Wikileaks rivela la corsa all'artico: l'ultimo eldorado del petrolio e del gas
"Sabotaggi"...
Wikileaks: come Putin
sabotò
il nucleare iraniano
Nel 2006 l’allora presidente russo ordinò ai suoi di rallentare le forniture a Teheran chiamando in causa presunti problemi tecnici. A rivelarlo, secondo il quotidiano israeliano Yediot Aharonot, un cable riservato finito negli archivi di Julian
Assange
Nel corso del 2006, quando ancora Mosca si dichiarava contraria alle sanzioni ai danni dell’Iran, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe disposto in segreto il sabotaggio del programma nucleare di Teheran al quale il suo Paese stava collaborando. Lo ha rivelato il quotidiano israelianoYediot Aharonot citando un cable riservato in possesso dello staff di Wikileaks. Il documento, non ancora disponibile sul sito del quotidiano né sul portale web di Julian Assange, farebbe riferimento a una conversazione tra il direttore della Israel Atomic Energy Commission Gideon Frank e l’ambasciatore americano a Tel Aviv Richard Jones.
Continua su: ilfattoquotidiano.it
Dicendo la mia a riguardo..."era un sospetto nell'aria"...e penso, per molti.
Quel cablo di Wikileaks
su Bersani: “Il nucleare?
E’ solo sospeso. Gli italiani cambieranno
idea”
Scritto da Emilio Fabio Torsello il 23 maggio 2011
La frase pronunciata tre anni fa, in occasione della firma del Global Nuclear Energy Partnership con gli USA di George W. Bush
"L’Italia non è esclusa dalla produzione di energia nucleare, il referendum del 1987 ha soltanto sospeso e non chiuso i piani nucleari dell'Italia”. La dichiarazione non è di Silvio Berlusconi bensì dell'allora ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani e risale al 13 novembre 2007. A rivelarla è un cablogramma pubblicato da Wikileaks che Diritto di Critica mette a disposizione dei suoi lettori. Il futuro segretario del Partito Democratico in quell'occasione incontrò Samuel Wright Bodman, ministro dell'energia dell'amministrazione di George W. Bush, con cui firmò il Global Nuclear Energy Partnership, il trattato bilaterale tra Italia e Stati Uniti (della durata di cinque anni) per lo scambio di informazioni sulla ricerca atomica civile che è ancora in vigore. Il cablogramma, firmato dall'ambasciatore statunitense in Italia, Riccardo Spogli, così elenca le finalità dell'accordo:
Continua su: dirittodicritica.com
"E ricordatevi, noi abbiamo infiltrati in tutti i governi del mondo e controlliamo tutti quelli democratici, di qualunque colore politico, essi siano."
Wikileaks: guerra segreta Fbi, 1 hacker su 4 è una spia
Guardian naviga tra corsari rete, non solo caso Lamo-Manning
07 giugno, 20:27
di Alessandra Baldini
LONDRA - Sospetti e sfiducia serpeggiano nel mondo segreto degli hacker: l'universo sotterraneo dei pirati informatici negli Usa e' stato infiltrato cosi' capillarmente dall'Fbi che che un cyberguerriero su quattro e' diventato un informatore dei 'Feds', pronto a spiattellare alle autorita' le attivita' dei suoi pari. Un'inchiesta del Guardian punta oggi i riflettori sui successi conseguiti dalle unita' di cyberpolizia nel convincere i criminali online a collaborare.
Continua su: ansa.it
Vale ciò che ho scritto qui sopra, a commento dell'altra notizia...
Cambiate, solo...il soggetto.
Wikileaks/ Casa Bianca insiste per incriminare Assange
Gran giurì federale ascolta sostenitori del soldato Manning
New York, 14 giu. (TMNews) - Non si ferma lo sforzo dell'amministrazione Obama per arrivare all'incriminazione di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, con l'accusa di aver violato il segreto di stato pubblicando lo scorso anno migliaia di documenti della diplomazia Usa. Un gran giurì federale si riunirà domani in Virginia per ascoltare la testimonianza sotto giuramento di un sostenitore di Bradley Manning, il soldato accusato di aver rivelato i documenti.
La riunione del gran giurì non indica necessariamente che sia imminente un rinvio a giudizio per Assange, ma significa senza dubbio che la Casa Bianca persegue ancora l'obiettivo annunciato l'anno scorso di portarlo in tribunale.
Uno dei modi per ottenere un rinvio a giudizio sarebbe di sostenere che Assange ha chiesto direttamente a Manning i documenti segreti.
Quanto a Manning, il soldato è detenuto in un carcere militare in attesa di una corte marziale che potrebbe condannarlo al carcere a vita per il reato di intelligenza con il nemico
A seguire la parte XXXI.
venerdì 22 aprile 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento