Prosegue dalla parte XLIX.
Nuovo Ordine Mondiale.
SCACCO MATTO
DI DMITRY ORLOV
In tutte le descrizioni di situazioni pericolose che ho studiato, che sorgono durante avventure in alto mare o in alta montagna, o durante conflitti armati, raramente un singolo errore risulta fatale.
Nella maggior parte dei casi, la morte è il risultato di una sequenza di scelte sbagliate che si rinforzano l'un l'altra. Queste scelte possono non apparire sbagliate al momento – ma lo sono certamente col senno di poi! Questa è l'essenza dello scacco matto: non ci sono altre mosse, a quel punto, e nessuna delle mosse precedenti può essere ritirata. Neanche esistono, in realtà: se ne sono andate in un universo immaginario popolato da fantasmi pieni di rimpianti per coloro che non le hanno fatte.
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Restando in attesa della "giusta scintilla"...
Tensioni israelo-libanesi.
Tensioni in Medio Oriente, il Libano:
"Possibile una guerra con Israele"
Jumblatt : non contiamo più sull’intervento dell’Unifil, ora dobbiamo fare da soli
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LA MARINA ISRAELIANA APRE IL FUOCO CONTRO UNA NAVE DA PESCA LIBANESE.
L'Iran appoggerà Libano e Siria in caso di attacchi
2010-08-09 10:30:04 cri
L'8 agosto il ministro degli Esteri iraniano Manouchehr Mottaki ha affermato che, se Libano e Syria subiranno attacchi israeliani, l'Iran si impegnerà ad appoggiarli.
Mottaki si è così espresso durante la conferenza stampa che ha seguito l'incontro con il ministro degli Esteri libanese, Ali al-Shami.
Mottaki ha anche condannato i conflitti tra Israele e Libano, definendo le azioni israeliane "disperazioni della parte israeliana". Egli ha sottolineato che Iran e Libano hanno posizioni comuni sui problemi internazionali e regionali e che le due parti appoggiano la costruzione delle normali relazioni internazionali.
Medioriente, vento di guerra tra Libano, Siria e Israele
La scaramuccia al confine israelo-libanese di inizio agosto si è rivelata un semplice incidente circoscritto alla zona in cui è avvenuta.
Giustamente, tuttavia, sul momento ha suscitato vive preoccupazioni, poiché si è prodotta nella zona oggi più esposta ad una crisi che potrebbe a sua volta sfociare in un conflitto regionale più ampio e, forse, qualcosa di più.
Altri incidenti potrebbero infatti innescare un ’ escalation pericolosa. Geoffrey Kemp su “The National Interest” dice, senza tema di incorrere in esagerazioni, che la situazione presenta analogie con la Serbia del 1914.
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Libano: Iran offre aiuti militari a esercito Beirut
A circa un mese dall'annunciata visita ufficiale in Libano del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, e una settimana dopo gli scontri tra militari di Beirut e Tel Aviv lungo il confine provvisorio, la Repubblica islamica offre il proprio sostegno all'esercito libanese.
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Big Israeli military drill as Nasrallah charges plot against Lebanese leaders
LA GRANDE ESERCITAZIONE MILITARE ISRAELIANA USATA PER INCOLPARE NASRALLAH ( il capo di Hezbollah ndr) DI COMPLOTTARE CONTRO I CAPI LIBANESI...
( in inglese - debka.com ).
E ciò che segue, tratto dall'articolo, a mio parere, vale da solo "il prezzo del biglietto"...
"Israel is to move large tank, armored infantry and artillery up north as an extra warning to Tehran, Damascus and Beirut not to let their crises spill over to Israel's borders or generate a repeat of the Aug. 3 military clash in which Lt. Col. Dov Harari was killed by a Lebanese sniper.
Monday night, the Israeli military unusually warned citizens and motorists they would have to put up with heavy military traffic on the northern highways leading from the center of the country to the shores of the Sea of Galilee, Upper Galilee and the Golan - in particular Route 71 linking Afulah and Bet Shean, and Routes 90 and 92 which circle the lake and reach the Galilee Panhandle. They were advised to avoid the roads leading up to the Israeli-Syrian and Israeli-Lebanese borders."
E se loro ritengono che sia un'avviso inusuale, allora lo è veramente.
E se loro vogliono strade libere per i confini siriano e libanese, c'è poco da stare allegri.
E se loro ritengono probabile una guerra civile palestinese a Gaza, "ci finiranno sicuramente in mezzo".
E se ci "finiscono in mezzo" loro...
Questa volta, potrebbe essere ben altro che...
Una "scintilla".
E l'articolo che segue, tratto dalla medesima fonte, è l'interessante approfondimento e sviluppo del precedente...
Lebanon's crisis strikes discord in Palestinian Gaza
LA CRISI CHE HA COLPITO IL LIBANO PORTA DISCORDIA FRA I PALESTINESI DI GAZA...
( in inglese - debka.com ).
Israele, Barak voleva attaccare il Libano: dissuaso da Sarkozy e Hillary Clinton
E' quanto dichiarato da fonti francesi sul recente scontro a fuoco tra i due eserciti
Londra, 11 agosto 2010 - Ehud Barak, ministro della Difesa israeliano, ne era convinto: dopo lo scontro a fuoco di martedì 3 agosto tra il suo esercito e quello libanese al confine tra i due Paesi era necessario attaccare il Paese dei Cedri. A fargli cambiare idea, come riportano fonti francesi citate oggi dal quotidiano londinese in lingua araba al-Sharq al-Awsat, sono state le pressioni esercitate dal capo dell ’Eliseo Nicolas Sarkozy e dal Segretario di Stato americano Hillary Clinton.
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COREE
NORDCOREA: SEUL, SE PYONGYANG PROVOCA ANCORA REAGIREMO CON RISOLUTEZZA
(ASCA-AFP) - Seul, 10 ago - Alle prossime provocazioni Seul reagira' con ''risolutezza''. E' questa la risposta della Corea del Sud ai colpi d'artiglieria esplosi ieri da Pyongyang nelle acque di confine tra le due coree.
In un messaggio inviato alla Corea del Nord, la Sudcorea bolla come una ''grave provocazione'' quanto avvenuto ieri sul Mar Giallo. E avverte: ''Se la Nord Corea continua con le sue azione provocatorie, senza scusarsi per l'incidente della Chenoan, la Sud Corea agira' con risolutezza''.
Le tensioni tra i due Paesi sono tornate a crescere alla fine di maggio quando la Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno accusato Pyongyang di aver silurato una delle navi da guerra di Seul, la Chenoan. Atto a cui sono seguiti cinque giorni di esercitazioni della marina militare della Corea del Sud nelle acque di confine. Stesso luogo dove ieri Pyongyang, che nega di aver affondato la Chenoan, ha esploso alcuni colpi di artiglieria. luq/sam/alf
Coree: Pyongyang provoca e minaccia
Uso deterrente nucleare per mostrare cosa sia vera guerra
10 agosto, 13:57
(ANSA) - SEUL, 10 AGO - La Corea del Nord minaccia di utilizzare il proprio deterrente nucleare per ''mostrare cosa sia una vera guerra''. Ieri ha compiuto l'ennesima provocazione militare sparando oltre un centinaio di colpi nel mar Giallo,all'altezza del confine con il Sud. Oggi l'organo ufficiale del Partito dei lavoratori nordcoreano mette in guardia ''coloro che sono animati dalla febbre di guerra'',promettendo di organizzare un ''conflitto di rappresaglia basato sul deterrente nucleare''.
COREA DEL NORD : chi è al comando ?
Cannonate oltre il confine, Pyoongyang scherza con il fuoco. Sul trentottesimo parallelo la situazione è tesa e il il regime comunista sembrava avere un cerino in mano all ’interno di una vecchia polveriera.
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RUSSIA
Russia: stop test missili Iskander
A causa degli incendi al Centro di progettazione
10 agosto, 15:10
(ANSA) - MOSCA, 10 AGO - Sospesi i test dei missili Iskander, quelli che Mosca minaccia di installare, se lo scudo antimissili Usa sara' in Polonia.
La causa sono gli incendi al centro di progettazione degli Iskander, che domenica hanno seriamente danneggiato i laboratori a Kolomna, 100 km circa a sud est della capitale. Lo ha reso noto il direttore del centro, Valeri Kashin, citato dalle agenzie.
GEORGIA: MOSCA DISPIEGA MISSILI S-300 IN ABKHAZIA
(ASCA-AFP) - Mosca, 11 ago - La Russia ha schierato sofisticati missili S-300 per la difesa aerea in Abkhazia, la regione filo-russa della Georgia che ha autoproclamato la propria indipendenza. Lo ha fatto sapere il comandante delle forze armate russe, il generale Alexander Zelin.
''Abbiamo dispiegato dei sistemi missilistici S-300 sul territorio dell'Abkhazia. Decideremo come dovranno essere utilizzati in cooperazione con i sistemi di difesa aerea dell'esercito, per difendere il territorio di Abkhazia e Ossezia del Sud''.
Immediata la replica della Georgia. Un alto funzionario ha definito la situazione ''preoccupante'' per Tbilisi, e ha detto che anche la NATO dovrebbe allarmarsi.
La Georgia ritiene che Abkhazia e Ossezia del Sud facciano parte integrante del suo territorio, mentre la Russia ha riconosciuto l'indipendenza delle due regioni nel 2008. red/sam/ss
Ma i russi negano nuovi arrivi...
Mosca: missili in Abkazia gia' da 2 anni
Cremlino smentisce installazione di nuovi S-300
13 agosto, 16:39
(ANSA) -MOSCA,13 AGO- Mosca non ha installato nuovi missili anti-aerei S-300 nella regione georgiana separatista dell'Abkhazia, ha dichiarato una fonte del Cremlino. E ha aggiunto che 'sono li' gia' da due anni (dopo la guerra lampo con Tbilisi, ndr) e li' sono rimasti'. 'Tutti i nostri partner erano stati informati di cio' nel tempo previsto', ha sottolineato la fonte. Il sistema di missile S-300 e' stato leggermente ricollocato, 'il che non e' una violazione degli accordi', ha concluso.
Qualcun'altro invece la pensa diversamente, in particolare, in merito al fine, anche di un "semplice ricollocamento"...
Russian S-300s in Abkhazia block possible Israeli air route to Iran
GLI S-300 RUSSI IN ABKHAZIA BLOCCANO UNA POSSIBILE ROTTA AEREA VERSO L'IRAN...
( in inglese - debka.com ).
Ancora e sempre...secondo Fidel...
CUBA
Il ritorno di Fidel Castro in Parlamento in camicia verde
Il lider maximo è ricomparso in una seduta straordinaria della Camera cubana, da lui stesso convocata sul tema della minaccia della guerra nucleare tra Usa e Iran. Accolto da un lunghissimo applauso dell'Aula.
Continua su : repubblica.it
CUBA: CASTRO, UN MIRACOLO CHE OBAMA NON SIA ANCORA STATO UCCISO
(ASCA) - Roma, 10 ago - E' un miracolo che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, sia ancora in vita e che non sia stato assassinato. Lo ha detto Fidel Castro, secondo quanto riportano i media locali, in un'intervista concessa ad alcune tv venezuelane. Il 'lider maximo', che ha spiegato di essersi ''completamente rimesso'', ha invitato il presidente Usa a ''non attaccare l'Iran'', consigliandogli di agire ''con estrema cautela'' perche' e' ''un miracolo che non abbiano ancora tentato di ucciderlo''.
Castro ha poi ribadito l'allarme su un conflitto nucleare imminente, escludendo invece una guerra tra Colombia e il Venezuela.
Infine, per il leader cubano, bisognerebbe ''fare una statua a Wikileaks'' per le rivelazioni sul Pentagono e sulla guerra in Afghanistan. luq/sam/alf
IRAN: FIDEL CASTRO, RISCHIO GUERRA SE USA APPLICA RISOLUZIONE ONU 1929
(ASCA) - Roma, 11 ago - Basta che la flotta statunitense ispezioni una nave mercantile iraniana per far ''precipitare gli eventi'' e condurre il mondo sull'orlo di una guerra. E' quanto scrive Fidel Castro nelle sue riflessioni, pubblicate dall'agenzia Prensa Latina.
Il lider maximo si richiama in particolare alla Risoluzione 1929 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che tra le altre cose autorizza, ma non obbliga, ispezioni di cargo marittimi in alto mare che provengono o si dirigono verso l'Iran.
La Risoluzione, adottata lo scorso giugno, ha l'obiettivo di persuadere Teheran a rinunciare alla corsa all'atomica. Si tratta pero', dice Castro, di un documento dettato da Israele.
Secondo l'ex leader cubano, infatti, il presidente Usa, Barack Obama, era stato informato da ''alti funzionari'' della Cia che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva in progetto un attacco nei confronti di Teheran. Una strategia per costringere gli Stati Uniti ad intervenire nel conflitto. Ma sferrando per primo l'attacco Israele si sarebbe messo contro tutte le potenze atomiche.
Netanyahu, ''che non e' uno stupido'' - afferma Fidel - e' riuscito percio', attraverso la Risoluzione 1929, a mettere gli Stati Uniti ''in condizione di poter attaccare per primi Teheran'', dato che, questo il ragionamento di Castro, bastera' commettere l'errore ''fatale'' di ''ispezione una nave mercantile iraniana'' per ''far precipitare gli eventi''.
Una ''situazione assurda'', scrive ancora Castro, ''creata dai nemici di Israele'' che ''non lascera' ad Obama'' altra alternativa che ''ordinare la morte di cento milioni di persone innocenti''. E, aggiunge l'ex presidente cubano, ''il primo a morire'' sarebbe proprio ''l'equipaggio delle navi da guerra'' statunitensi, schierate ''vicino all'Iran''.
Obama, chiarisce Castro, ''non e' un assassino'' ma questo ''e' quello che penso senza paura di sbagliare'' anche se al momento ''non ci sono ragioni per essere tanto pessimisti''. luq/mcc/lv
A seguire la parte LI.
giovedì 12 agosto 2010
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