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mercoledì 18 agosto 2010

ECCO IL GRANDE FRATELLO GOOGLE. CI SCHEDA PER LA PUBBLICITÀ

INCHIESTA ITALIANA

Ecco il Grande fratello Google
Ci scheda per la pubblicità

Gli identikit conservati un anno e mezzo in 450mila server. Chi va in rete viene inseguito da inserzioni dedicate. Esiste un'operazione per disattivare il tracciamento ma è a carico dell'utente. Gusti, orientamenti sessuali e religiosi

di FABIO TONACCI e MARCO MENSURATI

ROMA - Google ci spia. Traccia e registra i nostri movimenti sulla rete. Vede quello che cerchiamo, vede quello che leggiamo o guardiamo. Sa dove siamo.
Conosce i nostri interessi, anche quelli che vogliamo tenere nascosti. Controlla il contenuto e i destinatari delle nostre email. Pochi lo sanno, qualcuno lo sospetta, quasi tutti lo ignorano, ma è proprio così. Ci spia. E poi ci scheda, conservando la mole di informazioni che ci riguardano in un database per un anno e mezzo.
Otto italiani su dieci che usano Internet sono finiti nei database di Google. Più riesce a conoscerci, più specifica, corrispondente ai nostri gusti e quindi efficace sarà la pubblicità che ci farà trovare sui siti che visitiamo. Per i cervelloni del marketing è semplicemente behavioral advertising, pubblicità personalizzata. I difensori della privacy, invece, usano un termine più sinistro: profiling.
Profilazione degli utenti. Ormai lo fanno quasi tutti i più grossi operatori del web. Ma nessuno in maniera capillare quanto il gigante di Mountain View. Ma quante informazioni riesce a raccogliere il colosso della rete?

Continua su : repubblica.it

Eh si ! Tutto è Business.

Però mi sorge spontanea un dubbio e di conseguenza, una domanda...

Secondo voi, è stato saggio da parte mia, postare questo articolo qui sul blog ?

Mi dò la risposta, quantomeno, sempre dal mio punto di vista...

In assoluto.

Non sò, se è stato saggio.

Ma, tenuto conto dei valori in cui credo fermamente, fra i quali vi è all'apice della "classifica", la libertà di pensiero e d'espressione mia ed altrui.

E tenuto altresì conto, che se dovessi "perderli", verrei meno al più grande dei miei princìpi.

Sicuramente, SI.


Aggiornamento...

La risposta di Google.

IL CASO

Google, l'autodifesa del GF
"Non vi spiamo, ecco perché"

I vertici dell'azienda Usa rispondono all'inchiesta di Repubblica di venerdì. Per voce del capo dello staff per la difesa della privacy

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