Prosegue dalla parte CXLIX.
GIORNATA INTERNAZIONALE
Torture nel mondo, la
lista delle tragedie
Dove ancora la polizia
indaga seviziando
Secondo Amnesty International l'80% delle torture si pratica nei paesi del G20. L'esempio del "waterboarding" utilizzato dagli Usa. Mentre in 14 paesi, come l'Afghanistan, l'Iran, l'Iraq, la Nigeria, l'Arabia Saudita, la Somalia e il Sudan, si assiste a mutilazioni e fustigazioni
di LUCA ATTANASIO
ROMA - Nel nostro Paese, approdano migliaia di immigrati all'anno. Molti lasciano alle spalle una vita di stenti, povertà endemiche, altri fuggono da guerre, carestie, disastri naturali. Nel migliore dei casi, qualcuno progetta per sé un futuro fatto di studio o cerca un impiego dignitoso. Ma nel mezzo delle cifre e le stime che li quantificano, tra le pieghe dei dati ufficiali, si nasconde un numero enorme di uomini e donne che giungono da noi per salvarsi la pelle, che hanno subito torture, sevizie, abusi di ogni tipo. Non pensano a un futuro migliore, ma a garantirsi il presente.
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Nuovo Ordine Mondiale.
"Geo-Economia-Politica"...
Consiglio caldamente la lettura, "tutta di un fiato" dei seguenti articoli.
Il primo, tratta di un fatto curioso, ed inusuale...
Venerdì 24 Giugno 2011 11:08
Giochi di prestigio sul
petrolio
di Redazione Contropiano
Giustamente il Financial Times definisce la decisione dell'Agenzia internazionale del'energia una“nuova era” nella gestione del mercato petrolifero globale. Appare invece decisamente ridicolo il modo in cui una decisione del genere viene presentata al pubblico:“uno schiaffo dell'Occidente all'Opec”, colpevole – secondo analisti truffatori e giornalisti più veloci a tradurre dall'inglese che non a ragionare sui dati di un mercato davvero particolare– di non aver aumentato la produzione di greggio. In un momento di domanda crescente, la rigidità dell'offerta, come si dice, ha provocato un rialzo dei prezzi.
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Interessante, vero?
A seguire, vi posto da fonte in inglese ( in italiano non l'ho trovato, ma potete, eventualmente, usare il traduttore di google, o altri ), l'elenco dei precedenti dell'evento, sopra e di seguito, descritto...
Prior releases of oil from U.S.
I PRECEDENTI DEI RILASCI DI PETROLIO DAGLI STATI UNITI
( in inglese - reuters.com ).
Ed ancora...
DEFAULT PER GRECIA E STATI UNITI
DI YURI GAVRILECHKO
Strategic Culture
Nella metà di giugno Alan Greenspan, l’ex direttore della Federal Reserve, ha detto che il default della Grecia è“quasi certo” e potrebbe contribuire a portare l’economia degli Stati Uniti in depressione. La forte dichiarazione di Greenspan sulla Grecia potrebbe essere una“cortina di fumo” per preparare la comunità globale al default degli USA
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Da cui cito un paio d'interessanti passaggi, uno di essi, potrebbe risultarvi utile, per farvi balenare in mente, una..."possibile idea alternativa"...anche, su di un recente fatto di cronaca...
"Un default in Grecia avvantaggerebbe molto gli USA. Non solo per coloro che vogliono innalzare il tetto del debito per la 63esima volta, ma anche perché renderebbe possibile spostare il peso della stretta deflazionistica sulle spalle degli europei."
E poi...
"Un ulteriore avvenimento che mi rammenta quella truffa è il recente scandalo sessuale dell’ex direttore del FMI, Dominique Strauss-Kahn. L’ex direttore del FMI face una dichiarazione pubblica in cui rivelò l’informazione che gli Stati Uniti non avevano riserve d’oro. Questa potrebbe essere una delle ragioni dietro lo scandalo.
Strauss-Kahn era sempre più preoccupato dalla mancanza delle riserve d’oro dopo che gli Stati Uniti avevano ritardato la “spedizione” di 191,3 tonnellate d’oro per il FMI, che ne aveva bisogno come alternativa alle riserve composte dalle divise. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, Strauss-Kahn ha ricevuto conferma dai funzionari della CIA che la riserva d’oro era scomparsa.
La pubblicazione della conversazione tra il parlamentare Ron Paul e il rappresentante del FRS Scott Alvarez all’inizio di giugno dà conferma a quest’informazione. In questo dialogo hanno detto che il FRS non ha più oro per sostenere il dollaro (2)."
Quindi, il rilascio di un seppur "modesto" quantitativo di petrolio della riserva mondiale, può servire a calmierare le quotazioni del greggio, orfano della produzione libica e dar fiato ad un'economia, in particolare statunitense, già in affanno di suo, non precludendo, inoltre, ai suoi abitanti, il consueto e spensierato viaggio estivo a buon prezzo rimandando a fine estate le "eventuali" brutte notizie, legate, alle mancate verità sul reale stato del Paese, sia dallo stesso punto di vista economico-finanziario che delle sue garanzie e tutto ciò che ne consegue.
Ma, perché prendere tempo?
Ciò che segue, anche se ci giunge da una fonte non filo-occidentale, forse, raccontando una visione diversa dei recenti fatti mediorientali, ci aiuta a farci un'idea in merito a ciò che potrebbe attenderci in un prossimo futuro e che, a mio parere, è fortemente correlato a quanto è descritto negli altri articoli...
Venerdì 24 giugno 2011 14:11
Cia e Mossad contro Siria e Iran: prima la campagna mediatica poi la guerra
di Giancarlo Chetoni - 23/06/2011
Fonte: Liberazione
Per capire l’origine delle “rivolte popolari” che secondo i media dell’Occidente starebbero trascinando nel caos la presidenza di Bashar al Assad occorre risalire al 25 febbraio di quest’anno quando passato il Canale di Suez approdano nel porto siriano di Latakia la fregata Alvand e la nave appoggio Kharg della Repubblica Islamica dell’Iran.
Continua su: italian.irib.ir
E poi, il secondo...
Venerdì 24 Giugno 2011 11:06
Iraq: aviazione Usa simula
attacco all’Iran a Camp Anaconda
BAGHDAD – L’aviazione Usa starebbe provando in questi giorni con numerosi aerei una azione di guerra elettronica per mettere fuori uso i radar dell’antiaerea nel caso di un attacco all’Iran.
Secondo fonti informate raggiunte dalla rete Press TV, le manovra in questione si tengono nella più grande base aerea dell’Iraq, l’attuale base Al-Bakr, l’ex base di Balad o Camp Anaconda. Circa 20 aerei, F-15, F-16 ed F-18, stanno simulando manovra di guerra elettronica con lo scopo di poter distruggere, nel caso di una aggressione all’Iran, la capacità di reazione dei radar e del sistema di difesa aereo. Ciò mentre ultimamente pare che gli americani stiano conducendo attraverso aerei senza pilota giri di ricognizione a ridosso della frontiera tra l’Iran e l’Iraq.
Link articolo: italian.irib.ir
Al momento, non ho trovato conferme a questa notizia, da fonti occidentali.
Ed a terminare questa mia proposta di articoli da leggere..."tutto di un fiato", questa "sorprendente", a dir poco ( per me, quantomeno ), notizia...
IL CASO
Voli Delta Airlines per
l'Arabia Saudita
vietati a ebrei e
israeliani: è polemica
Il divieto potrebbe scattarecon l'ingresso ufficiale della Saudi Arabian nell'alleanza dei cieli Sky Team: il regno è off limits anche a chi ha visitato Israele.
Comunità ebraiche Usa e associazioni per la libertà di culto sul piede di guerra
di MARCO PASQUA
A partire dal 2012, gli ebrei e gli israeliani potrebbero vedersi negato il permesso di salire a bordo degli aerei della Delta Airlines diretti in Arabia Saudita. Ciò dovrebbe avvenire con l'ingresso ufficiale della Saudi Arabian Airlines 1 nell'alleanza dei cieli Sky Team, di cui fa parte anche Alitalia. Alla base di questo divieto c'è la chiusura del Paese della Mecca ai cittadini ebrei ed israeliani, ma anche a chi ha visitato Israele (e abbia un timbro sul proprio passaporto). Le comunità ebraiche americane, ma anche le associazioni che si battono per la libertà di culto, sono già sul piede di guerra: "La Delta non discrimini gli ebrei", dicono. E problemi, sui voli dall'America per l'Arabia Saudita, potrebbero esserci anche per i cristiani, che viaggino, ad esempio, con simboli religiosi (come, ad esempio, collane con crocifissi) o abbiano nel bagaglio una Bibbia.
Continua su: repubblica.it
Eh Si! "Sorprendente"...
E non mi stò riferendo al fatto che, in Arabia Saudita, non esiste di fatto nessuna libertà di culto tranne che non sia musulmana, ma che..."se ne siano accorti solo ora".
Lascio alla vostra intuizione, correlare ciò, con quanto esposto sopra...tutto.
( Per chi ha intuito, dove voglio andare a parare e quindi, "ha trovato il nesso"... interessante e "come da copione, anche nei tempi"...vero? )
LIBANO
Libano: Hezbollah, tra noi spie Cia
Ambasciata Usa a Beirut smentisce, accuse senza fondamento
24 giugno, 22:25
(ANSA) - BEIRUT, 24 GIU - Il leader degli Hezbollah libanesi, Sayyed Hassan Nasrallah, ha detto oggi che il suo movimento ha individuato e catturato tra i suoi membri tre spie, di cui due erano state reclutate dalla Cia, i servizi segreti Usa.
Accuse che l'ambasciata americana a Beirut, per bocca del suo portavoce, ha definito "prive di ogni fondamento". (ANSA).
TURCHIA
Turchia pronta a scontri a confine Siria
Haaretz, Ankara teme che Damasco possa colpire campo profughi
26 giugno, 14:49
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - La situazione tra Siria e Turchia e' esplosiva e potrebbe presto sfociare in uno scontro armato al confine. Lo scrive il giornale israeliano Haaretz citando una fonte turca ''di alto livello''. La fonte ha spiegato che il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha convocato un secondo incontro nel fine settimana dopo quello di giovedi' con i capi dell'esercito turco, i servizi segreti e il ministero degli Esteri per esaminare lo scenario di possibili operazioni militari siriane in territorio turco.
Curiosità..."trentennali, a riscatto".
IL CASO
Christiania resta libera
Gli hippie riscattano la
città
Dopo otto anni di scontri e negoziati, i 700 cittadini della città fondata nel 1971 in un campo di caserme abbandonate hanno vinto la battaglia. E accettato l'accordo elaborato dal ministero della Difesa: compreranno l'intero complesso residenziale per 76,2 milioni di corone danesi, circa 10,2 milioni di euro
BRUXELLES - La città dell'utopia di Copenaghen continuerà a vivere, libera e abitata. Gli hippie di Christiania sono riusciti a evitare che le autorità danesi la smantellassero, distruggendone l'utopia.
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A seguire la parte CLI.
sabato 25 giugno 2011
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