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mercoledì 29 giugno 2011

LEONARDO, IL CAPOLAVORO SCOMPARSO

Un capolavoro di Leonardo ricompare dopo secoli



Un capolavoro scomparso di Leonardo da Vinci è stato ritrovato in una collezione privata americana e sarà esposto al pubblico, dopo secoli, alla National Gallery di Londra dal 9 novembre al 15 febbraio 2012. Si tratta di un Cristo "Salvator Mundi", con la mano destra alzata benedicente mentre nella sinistra regge un globo celeste. Il dipinto, su tavola, misura 66 cm di altezza per 46 di larghezza. All'inizio era catalogato correttamente nella collezione di Carlo II Stuart.
Riapparve in quella di Sir Francis Cook, un collezionista britannico del XIX secolo, ma qui si era persa l'attribuzione leonardesca ed era semplimente catalogato come "Di scuola milanese (circa 1500)". Secondo la rivista specializzata Artnews Magazine varrebbe 200 milioni. La mano del maestro toscano ha trovato conferma solo dopo la rimozione di uno strato di pittura scolorita e ritoccata durante un precedente restauro.

Link articolo con fotogallery: repubblica.it


Non si finisce mai, di stupirsi dell'arte insita in quell'uomo.

E poi.

Qualcuno, potrebbe trovare interessante, le date in cui si svolgerà l'esposizione, in particolare l'apertura.

E perché no.

Anche le misure della tela stessa.

D'altronde Leonardo, aveva delle "frequentazioni rosacrociane", se non erro.

Ed un Cristo..."Salvatore di Mondi", con un globo trasparente in una mano e l'altra che indica il cielo...

In un quadro, di cui si era persa traccia e l'attribuzione al genio fiorentino era in dubbio e per giunta, venuta alla luce in questo tumultuoso periodo storico, mi fa "pensare male...molto male".

Ma, "Come al Solito"..."saranno solo, mie paranoie, globali."

1 commento:

Ernesto Solari ha detto...

AFFASCINANTE E ABBAGLIANTE MA..NON E’ LEONARDO
Premetto che non ho avuto ancora il piacere di visionare il dipinto ne di aver avuto la possibilità di vederne un’immagine a colori reali, ma ritengo che il bianco e nero sia sufficientemente eloquente per affermare una mia sommaria opinione sul visibile. Certamente tutto ciò che è sotto la superficie pittorica, che non è di mia conoscenza, potrebbe smentire questa mia sommaria opinione.
I fari abbaglianti (gli occhi) di questo volto di Cristo hanno colpito per il loro fascino e probabilmente messo fuori strada gli illustri esperti di Leonardo che non si sono accorti di trovarsi davanti ad un dipinto dalle caratteristiche pittoriche di alcuni allievi come un Ambrogio Depredis e lo testimonierebbe il fatto che i pigmenti siano gli stessi presenti nella restaurata vergine delle rocce Londinese, opera in gran parte realizzata proprio dal de Predis. Possibili alternative al De Predis potrebbero essere a mio avviso Francesco Napoletano per le affinità coi capelli e il taglio degli occhi, e alcuni disegni e studi lo possono confermare, ma anche il Giampietrino e il Boltraffio. In quest’ultimo troviamo affinità con il taglio della bocca ma soprattutto il taglio degli occhi e la forma elegante delle mani . Anche la sfera di cristallo può far pensare alla grande abilità del De Predis, del Boltraffio o del Giampietrino veri maestri nella esecuzione di oggetti in vetro, ceramica o metallo. Il fascino del volto con questi occhi è estremamente interessante ma in quanto copia di un originale oggi probabilmente perduto. Auspico vivamente di poter essere smentito dalla visione diretta e dalla conoscenza del non visibile, comunque sia, anche se non fosse come penso opera del Vinciano è pur sempre una grande e preziosa scoperta.
Prof. Ernesto Solari