Secondo astrofisico 'non c'e' nulla oltre la vita'
16 maggio, 17:39
(ANSA) - ROMA, 16 MAG - Il paradiso e' una ''fiaba'' per chi ''ha paura del buio'': il celebre astrofisico britannico Stephen Hawking ha liquidato così l'idea di una vita oltre la morte. ''Non c'e' nulla per l'individuo oltre l'ultima scintilla di vita del cervello'', ha detto in un'intervista al Guardian lo scienziato di Cambridge che gia' lo scorso autunno aveva fatto scalpore escludendo Dio dalla nascita dell'universo.
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HAWKING: "IL PARADISO? SOLTANTO UNA FAVOLA"
Lunedì 16 Maggio 2011 - 16:02
ROMA - Il paradiso è una «fiaba» per chi «ha paura del buio»: il celebre astrofisico britannico Stephen Hawking ha liquidato così l'idea di una vita oltre la morte. «Non c'è nulla per l'individuo oltre l'ultima scintilla di vita del cervello», ha detto in un'intervista al Guardian lo scienziato di Cambridge che già lo scorso autunno aveva fatto scalpore escludendo Dio dalla nascita dell'universo. «Per me il cervello è come un computer che smette di lavorare quando le sue componenti si guastano. Non c'è paradiso o al di là per un computer rotto. È tutta una fiaba per chi ha paura del buio», ha detto l'astrofisico più famoso del mondo che nel suo ultimo libro 'The Grand Design' (Il Disegno Grandioso) aveva sostenuto che la creazione dell'Universo si puo spiegare anche senza l'intervento della «miccia» di un Creatore divino. Una tesi ripresa nel dialogo con Ian Sample, lo specialista scientifico del Guardian: «La scienza ci insegna che molti universi diversi possono crearsi spontaneamente dal nulla. È una scelta del caso quello in cui in cui ci troviamo». Un anno fa, all'uscita di 'The Grand Design', le affermazioni di Hawking fecero scalpore e il rabbino capo di Gran Bretagna, Lord Sacks, accusò il cosmologo di «un errore elementare di logica». Hawking, che ha 69 anni e tre anni fa durante un ciclo di conferenze in Usa si è sentito così male che si è temuto per la sua vita, è atteso domani ad un incontro Google-Zeitgeist a Londra dove, dalla sua sedia a rotelle, parlando attraverso un sintetizzatore che emette una voce metallica, si interrogherà sul «Perchè siamo qui».
L'autore di 'Breve Storia del Tempo' (un bestseller del 1988 da diecimilioni di copie) è malato da quando ne aveva 21 di una forma di atrofia muscolare progressiva: una malattia incurabile che alla diagnosi, secondo i medici, gli avrebbe lasciato poco da vivere. «Ho vissuto per 49 anni con la prospettiva di morire giovane. Non ho paura della morte, ma non ho fretta. Ho troppo da fare prima», ha detto il cosmologo che a Cambridge ha occupato per anni la cattedra di Lucasian Professor of Mathematics che fu anche di Isaac Newton. E alla domanda su cosa fare per vivere bene, ha risposto che è essenziale sfruttare al meglio le proprie possibilità, «cercare il valore più alto delle proprie azioni». Hawking è agnostico. Non specifica mai se crede o meno in Dio o in un'altra entità superiore, ma sostiene che Dio non può conciliarsi con la scienza, e non è correlato col nostro mondo.
Link articolo: leggo.it
E se avesse ragione lui?
lunedì 16 maggio 2011
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