Prosegue dalla parte CXXXV.
MEMORANDUM SEGRETI SVELANO
LEGAMI TRA DITTE PETROLIFERE E
INVASIONE DELL'IRAQ
DI PAUL BIGNELL
The Independent
Alcuni documenti rivelano
l'esistenza di progetti che sono stati discussi dai ministri governativi e dalle maggiori compagnie petrolifere mondiali un anno prima che il Regno Unito assumesse un ruolo guida nell’invasione dell’Iraq.
Queste annotazioni, rivelate qui per la prima volta, sollevano nuove domande sul coinvolgimento della Gran Bretagna nella guerra, una questione che aveva diviso il gabinetto di Tony Blair e che era stata approvata solo dopo che il premier britannico affermò che Saddam Hussein
possedeva armi di distruzione di massa.
Si è sempre negato un interesse per le risorse irachene, ma la cosa è sempre suonata strana.
I verbali stilati dopo una serie di incontri avvenuti tra i ministri e i dirigenti petroliferi di alto livello contrastano con le pubbliche smentite riguardo gli interessi delle compagnie petrolifere e dei governi occidentali di allora.
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Nuovo Ordine Mondiale.
Economia.
COSA ACCADREBBE SE SI PENSASSE CHE GLI
STATI UNITI SONO VICINI AL DEFAULT?
DI MIKE WHITNEY
Counterpunch.org
Lunedì il governo degli Stati Uniti ha raggiunto il limite dettato dal suo statuto per la concessione dei prestiti (14,29 trilioni di dollari), il cosiddetto "tetto del debito". Ciò significa che il Segretario del Tesoro, Timothy Geithner, ha iniziato a mettere in opera il piano emergenziale per mantenere in sella il governo e per pagare i possessori dei bond mentre la Casa Bianca e il Congresso stanno elaborando i dettagli finali dell’accordo sul bilancio. Ma le manovre contabili di Geithner funzioneranno solo per un breve periodo. Se per l’inizio di agosto non verrà raggiunto un compromesso sul bilancio, "l’ultimo prestatore” e gli Stati Uniti andranno in default.
Alcuni parlamentari Repubblicani credono che un default non sarebbe così grave e che i possessori di titoli e i beneficiari della Social Security avranno gli assegni solo un po’ di tempo più tardi. Ma questa gente davvero non comprende come stanno le cose e quello che è realmente in gioco.
Con le parole di Greg Ip, dell’Economist: "I debiti del Tesoro sono il fondamento di una vasta e complessa rete di relazioni finanziarie in tutto il mondo che verrebbero sconquassate anche da un default tecnico." La sola allusione al fatto che gli Stati Uniti ritardino i pagamenti ai possessori delle obbligazione sconvolgerebbe i mercati e causerebbe un danno irreversibile alle casse del Tesoro. E porterebbe la quotazione del dollaro in picchiata e, probabilmente, sarebbe la fine del ruolo del dollaro come divisa di riserva del pianeta.
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GEAB 55 Parte Pubblica.
Crisi sistemica globale - La conferma di un grave allarme per il secondo semestre del 2011 - Fusione esplosiva della dissezione geopolitica mondiale e della crisi economica globale
Quasi un anno fa, LEAP/E2020 identificò il secondo semestre del 2011 come un nuovo punto critico nello sviluppo della crisi sistemica globale.
Analogamente alla nostra anticipazione del Febbraio 2008, che evidenziò il grave shock che avrebbe interessato l'economia degli Stati Uniti nel Settembre del 2008, noi, in questo numero del Geab, confermiamo che tutte le condizioni sono state soddisfatte affinché la seconda metà del 2011 possa essere il palcoscenico della fusione esplosiva di due fondamentali tendenze della crisi sistemica, vale a dire la dissezione geopolitica globale da un lato, e la crisi economica e finanziaria globale dall'altro.
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ITALIA
CONTI PUBBLICI: DA S&P UN MONITO DA NON SOTTOVALUTARE (ANALISI)
(ASCA) - Roma, 21 mag - Crescita economica debole e governo ancor piu' debole. Sono queste le ragioni che hanno indotto l'agenzia di rating Standard & Poor's a tagliare le prospettive (Outlook) sulle capacita' dell'Italia di ripagare il debito pubblico. Si scende da una situazione Stabile a una Negativa. Resta invece invariato il rating, cioe' l'attuale capacita' del debitore di rimborsare capitale e interesse: A+ sul debito a lungo termine e A/1+ per quello a breve termine.
Per ora ha parlato solo Standard & Poor's, vedremo nel prossimo futuro se anche gli altri big delrating, Fitch e Moody's, si incammineranno sulla stessa strada.
S&P solleva dubbi sulla possibilita' di centrare gli obiettivi di finanza pubblica, tra cui il pareggio di bilancio previsto nel 2014 e la riduzione progressiva del debito pubblico in rapporto al Pil.
Cosi' aumenta al 33% ''la probabilita' che i rating potrebbero essere abbassati nei prossimi 24 mesi''.
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IL CASO
L'avvocato di Strauss-
Kahn
"Alla fine verrà assolto"
Benjamin Brafman parla della strategia difensiva al quotidiano israeliano Haaretz: "Si dichiarerà innocente e sarà rilasciato. Mi ha molto impressionato, sta reagendo bene"
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Vedremo!!!
MEDIO ORIENTE
Stati del Terrore
Siria e Iran: i Fiori del Male
di Maria Chiara Albanese 21 Maggio 2011
Un file rouge attraversa lo scacchiere mediorientale e lega indissolubilmente il destino di due paesi: Iran e Siria. Nell’intricato scenario geopolitico mediorientale le relazioni bilaterali più che trentennali tra Damasco e Teheran sembrano aver trovato nuova linfa vitale. L’Occidente guarda sospettoso questa liaison su cui grava il sospetto di favoreggiamento verso il terrorismo internazionale di matrice islamica, condiviso antioccidentalismo e disprezzo della democrazia e delle sue libertà.
La partita che si sta giocando nello scenario mediorientale inciderà nel breve e lungo periodo sui destini dei popoli arabi ed su quelli dei vicini regionali. Tutti vogliono giocare un proprio ruolo, per gestire il timone di una trasformazione politica che potrebbe potenzialmente minare il loro stesso predominio. Una valutazione sempre più fondata se si osservano gli sforzi economici, bellici e logistici messi in campo da Damasco e Teheran per rafforzare quella leadership bicefala che li vede protagonisti. L’uno, la Siria, con lo sguardo sempre rivolto verso Beirut e Gerusalemme, storiche spine nel fianco; l’altro, l’Iran di Ahmadinejad, che mai ha negato le proprie aspirazioni egemoniche regionali, in un marcato spirito antiamericano ed antisemita.
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IRAN
"Spie, sospetti"...
Iran: sospettato dall’IAEA di violazione di dati riservati sul nucleare
Venerdì 20 Maggio 2011 11:23
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, IAEA, nata con lo scopo di promuovere un utilizzo pacifico e non bellicoso dell'energia nucleare , è stata messa in allerta dai propri esperti riguardo a delle fughe di notizie top secret.
L’agenzia avrebbe riscontrato “un’attività sospetta” e ad essere indiziati sarebbero dei funzionari iraniani in cerca di informazioni sensibili.
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Iran: arrestate 30 'spie' per gli Usa
Secondo tv di Stato fornivano informazioni alla Cia
21 maggio, 12:42
(ANSA) - TEHERAN, 21 MAG - L'Iran ha detto oggi di avere arrestato ''30 spie che lavoravano per gli Stati Uniti''. Secondo un comunicato del ministero dell'Intelligence di Teheran, letto dalla televisione di Stato, gli arrestati fornivano informazioni alla Cia, che le raccoglieva ''dalle ambasciate americane negli Emirati arabi uniti, Turchia e Malaysia''.
Secondo lo stesso comunicato, il controspionaggio iraniano ''ha identificato 42 agenti della Cia in diversi Paesi'' all'estero. (ANSA).
Ed inoltre, da un'altra fonte, si viene a sapere che...
Terrorismo, nuova
accusa choc da
Washington "Iran e
Hezbollah dietro gli
attentati dell’11/09"
Lo rivelano tre ex 007 iraniani al processo: sono stati chiamati a testimoniare dai parenti delle vittime. Gli ayatollah non replicano ai legali, ma sviano l’attenzione. Teheran reagisce: "Arrestati 30 infiltrati americani"
Continua su: ilgiornale.it
"Tentativi, nella ricerca del giusto appiglio, per il coinvolgimento"...o realtà?
YEMEN
...e complotti...
Yemen: Saleh, se io vado arriva al Qaida
'Piano monarchie Golfo per transizione e' complotto'.
21 maggio, 17:16
(ANSA) - SANAA, 21 MAG - Il presidente dello Yemen Ali Abdullah Saleh, che tra stasera e domani dovrebbe firmare il piano elaborato dal Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) che dichiara di aver accettato, definisce l'iniziativa un "complotto", un colpo di mano condizionato "dalle pressioni e dell'agenda di paesi stranieri".
Saleh ha anche messo in guardia rispetto alla capacità di espansione di Al Qaida. Se il sistema cade, ha detto, Al Qaida prenderà diverse province e "controllerà la situazione".
SIRIA
In Siria è ancora alta la
tensione, spari e vittime
ai funerali manifestanti
5 morti e decine feriti.
Dissidenti, 44 morti in proteste di ieri
21 maggio, 22:19
di Stefano de Paolis
BEIRUT - Le forze di sicurezza siriane hanno oggi di nuovo aperto il fuoco uccidendo cinque persone e ferendone una ventina d'altre, davanti al cimitero di Homs, dove erano in corso i funerali di una decina delle persone uccise ieri nella repressione delle manifestazioni contro il regime del presidente Bashar al Assad. I feriti sono ''decine'', secondo quanto ha riferito un militante per la difesa dei diritti umani, aggiungendo che che alla cerimonia funebre, nella grande moschea della citta', avevano poco prima partecipato decine di migliaia di persone.
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LIBIA
Libia: Zawahri, Nato vuole rubare risorse
Egiziano invita connazionali a unirsi lotta popolo libico
22 maggio, 13:30
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - La Nato "vuole rubare le risorse della Libia" e il conflitto nel Paese e' una "guerra della nazione musulmana": e' quanto afferma Ayman al-Zawahri in un nuovo audio pubblicato sui siti jihadisti e rilanciato dai media statunitensi. "La Nato e' uno strumento delle potenze egemoniche. Puntano a porre fine al regime corrotto di Gheddafi, ma vogliono rubare le risorse della Libia per la loro avidita'", afferma l'egiziano che invita i connazionali a unirsi "alla lotta del popolo libico". (ANSA).
E poi, da un altro "lancio" della stessa agenzia di stampa, aggiunge, riguardo all'...
EGITTO
Al-Zawahri, ora in Egitto la sharia
N.2 Al Qaida in messaggio audio precedente morte Bin Laden
22 maggio, 18:29
(ANSA) - NICOSIA, 22 MAG -Il presunto numero due di Al Qaida, il medico egiziano Ayman al-Zawahri, in un messaggio audio saluta e dichiara di sostenere le rivolte nel mondo arabo e chiede che in Egitto sia ora instaurata la sharia, la legge islamica. Lo scrive il sito Usa che sorveglia i siti internet islamici, Site, secondo il quale il messaggio audio e' stato registrato prima della morte di Bin Laden. Sulla Libia al-Zawahri ha detto che la Nato "vuole rubare le risorse" e che è una "guerra della nazione musulmana".
"Come da Copione".
A seguire la parte CXXXVII.
sabato 21 maggio 2011
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