Prosegue dalla parte CXXXVII.
TRIPOLI, CIRCONDATA L'AMBASCIATA SVIZZERA ULTIMATUM PER LA CONSEGNA DI MAX GOELDI...( repubblica.it ).
L'azione potrebbe essere ricollegabile alla rete "Ergenekon", un'organizzazione segreta volta a destabilizzare il Paese - TURCHIA, SVENTATO GOLPE FERMATE 40 PERSONE...( repubblica.it ).
Nucleare, Israele: embargo a petrolio Iran anche senza ok Onu - 22 Febbraio 2010 - GERUSALEMME (Reuters) - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto oggi l'embargo immediato per il settore energetico iraniano, suggerendo anche di scavalcare il Consiglio di Sicurezza dell'Onu se questo non dovesse essere d'accordo. Il processo di arricchimento dell'uranio iniziato dall'Iran, nonostante le ripetute sanzioni Onu, ha spinto le potenze mondiali a prendere in considerazione misure ancora più rigide, respingendo però l'ipotesi di intervento militare di Israele come ultima opzione. Netanyahu ha detto ai leader ebrei esteri che, se la comunità internazionale "è seria quando parla di fermare l'Iran, allora quello che ci vuole non sono sanzioni moderate, sanzioni annacquate...ma efficaci, sanzioni decise che limitino le importazioni e le esportazioni di petrolio dell'Iran". "Questo è quello che serve ora. Potrebbe non bastare, ma almeno saremmo certi di averci provato. E se questa opzione non dovesse passare al Consiglio di Sicurezza, allora andrebbe fatta a prescindere, ma immediatamente". Molti diplomatici occidentali sono convinti che la Cina, così come la Russia, porrebbe il veto su sanzioni che dovessero colpire il settore energetico iraniano. Le sanzioni proposte fino ad ora, invece, si concentrano in particolar modo sugli asset delle Guardie della Rivoluzione dell'Iran. Netanyahu, infine, non ha fatto menzione di un eventuale attacco militare, da parte di Israele, ai siti nucleari iraniani.
INDIA : ritratto blasfemo di Gesù, scontri e chiese distrutte Raffigurato con bottiglia di birra e sigaretta 22 febbraio, 18:32 - ( ANSA ) - CITTA' DEL VATICANO - Due chiese date alle fiamme, dieci feriti finora accertati e una guerriglia urbana tra cristiani ed estremisti indu' in atto da due giorni e che non accenna ad allentarsi. Tutto per un'immagine di Gesu' ritratto con una birra e una sigaretta in mano, l'ultimo pretesto bastato a riaccendere tensioni che l'India non riesce a reprimere, e che a cadenza quasi regolare, seppure in circostanze diverse, torna a seminare zizzania e a minare la pacifica convivenza tra etnie e religioni. L'ultima ondata di violenza si e' scatenata nello Stato nord-occidentale del Punjab, una delle mete predilette dei turisti di tutto il mondo e sede di templi e simboli delle piu' disparate religioni. In particolare nella citta' di Batala, una delle piu' importanti del distretto di Gurdaspur, dove le autorita' hanno appena allentato il coprifuoco dichiarato nei giorni scorsi, ''per permettere alla gente almeno di uscire da casa per fare la spesa'', ha puntualizzato un funzionario di polizia, anche se il livello di ''attenzione - ha detto - resta elevato''. Gli scontri sono iniziati da un paio di giorni, ma solo oggi l'agenzia vaticana Fides e quella del Pontificio istituto missioni estere, Asianews, hanno cominciato a darne notizia, nonostante ad essere state prese di mira siano state due chiese protestanti. In fiamme e' finito, fra l'altro, uno degli edifici religiosi piu' antichi della citta', che fa capo all'Esercito della Salvezza. I pastori sono stati aggrediti e malmenati. Non si ha notizia di vittime, come accadde invece nell'estate del 2008 in Orissa, in cui le violenze si trasformarono per qualche settimana in una cieca persecuzione: una religiosa laica bruciata viva, fedeli braccati casa per casa. All'origine degli scontri di questi giorni, estesi anche ad altre citta' dell'India, soprattutto del Punjab, l'immagine blasfema di un Gesu' che beve e fuma, pubblicata su un libro delle elementari, adottato in scuole di New Delhi. Scritto sotto, in inglese, la parola 'Idol', accanto le parole 'Jeep' e 'jeans', con le rispettive rappresentazioni grafiche. Il libro capita per caso in una scuola di suore del Meghalaya, nel nordest, lontano dal Punjab. Le suore ne chiedono il ritiro alle autorita', che subito acconsentono. Alcuni esponenti dei movimenti piu' estremisti, 'Bajrang Dal' e 'Shiv Sena', pero', non ci stanno. Nonostante le severe leggi antiblasfemia in vigore nel vicino Pakistan (contro le quali Asianews ha lanciato una campagna), ritengono l'immagine non censurabile, e l'affiggono sui muri delle citta'. Molti giovani cristiani scendono in piazza per protestare, staccando i manifesti. Lo scoppio delle violenze appare inevitabile. Secondo la Fides, la polizia avrebbe arrestato diversi cristiani, ma nessun estremista indu'. Ora il ministro capo del Punjab promette mano dura, condanna la diffusione dell'immagine e punta il dito contro chi ''fomenta l'odio interreligioso''. Il vescovo di Jalandhar, diocesi a cui appartiene Batala, lancia un appello alla calma, alla quale si sono poi associate, secondo Asianews, anche alcune organizzazioni indu'. E tra i cristiani d'India torna la paura.
IRAN, NEGLI USA È L'ORA DEI FALCHI...( espresso.repubblica.it ).
Tensioni in Medio Oriente - NUCLEARE, L'IRAN ALZA LA VOCE : RISPOSTA BRUTALE IN CASO DI GUERRA - Il vice-ministro degli esteri di Teheran non ha esplicitamente nominato Israele, ne ha fatto riferimento alle speculazioni su un eventuale suo attacco contro gli impianti nucleari in territorio iraniano. La tensione resta alta...( iltempo.ilsole24ore.com ).
A seguire la parte CXXXIX.
lunedì 5 aprile 2010
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