Prosegue dalla parte CLIV.
Ricordate...
Resistenza. Ed ancora Resistenza.
Non barattate mai la vostra libera mente, nel nome di ideali che siano "dettati" da uomini o tramite gli stessi, da presunti dei. Affinché, voi non dobbiate rendervi conto un giorno, che ciò in cui avete creduto, magari per una vita. Era solo il frutto di errati percorsi mentali, legati alla paura dell'ignoto.
O molto peggio, percorsi di potere assoluto, di uomini senza scrupoli ne pietà verso il prossimo.
Poi, ricordate anche che...
D'ingegno "l'uomo", durante la sua evoluzione, ne ha avuto in abbondanza.
Altrimenti, tra l'altro, non sarei qui a scrivere con gli attuali mezzi di comunicazione.
Però il lato negativo, molto negativo di questo ingegno. È che ha avuto un forte incremento in particolare nei periodi bellici ed in tale "arte" e/o per la fame. Che alla prima è legata a doppio filo, in quanto effetto ( carenza di cibo ) e causa ( potere ).
In ultimo...
C'è sempre il caso.
Ma per chi ha fede...
Anche quello è dovuto a mani divine.
Ed ancora.
Ricordate sempre di...
Gestire il proprio pensiero, tenendo in considerazione quanto da altri elaborato senza esserne "succubi".
Ed eventualmente, essere pronti a modifiche anche radicali di tal proprio pensiero, se l'evidenza di nuove prove portano alla luce "verità" più congrue.
Ovvero, avere una mente molto aperta.
E quindi fare...
Resistenza, verso chi vuole sottometterci al proprio potere.
Resistenza, verso chi vuole imporci il proprio credo, qualunque esso sia.
Resistenza, verso chi vuole appropriarsi dei nostri sogni.
Resistenza, verso chi vuole privarci di assaporare le primordi delizie di questo pianeta.
Resistenza, verso chi vuole precluderci un futuro da "uomini" liberi.
Resistenza, anche verso noi stessi, se cedessimo alla "tentazione", di smettere di resistere.
E così, avremmo il "nostro credo".
Ovvero...
In noi stessi.
Nella nostra libera mente.
E nella resistenza.
Che unita alla resistenza di altri, tanti altri, in futuro potrebbe portarci a costruire un mondo diverso.
Un mondo di popoli, che diventa un popolo.
Senza confini, razze, ideologie, religioni, sistemi economici insostenibili e quant'altro a dividerci.
Ma soprattutto...
Senza Caste e Padroni.
Ognuno farà ciò che è in grado di fare a seconda delle proprie doti, abilità e peculiarità fisiche.
Ma perché ciò abbia almeno qualche possibilità di realizzarsi.
È inevitabile, visti i poteri in questione che prima "passi l'uragano".
E dopo sarà di nuovo e comunque, dura lotta.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Ma io voglio credere che ciò sia possibile.
A seguire la parte CLVI.
giovedì 22 aprile 2010
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