Prosegue dalla parte CIII.
RUSSIA
"Ammodernamenti...in previsione di spiacevoli eventi"...
Russia stanzia 474 mld euro per esercito
Sottomarini nucleari, 600 aerei, 1.000 elicotteri e 100 navi
24 febbraio, 18:11
(ANSA) - MOSCA, 24 FEB - Entro il 2020 la Russia intende spendere 474 miliardi di euro per equipaggiare le sue forze armate con mezzi ed armi piu' efficaci. Il piano e' stato illustrato oggi dal vice ministro russo della Difesa, Vladimir Popovkin. E' prevista la costruzione di 8 sottomarini nucleari dotati di missili balistici intercontinentali. Saranno modernizzati anche i bombardieri Tupolev-160. Mosca acquistera' inoltre 600 aerei, mille elicotteri e 100 navi.
Che tuttavia, potrebbero palesarsi molto più celermente, dell'effettivo totale rinnovo.
Nuovo Ordine Mondiale.
Economia.
STATI UNITI
Wisconsin, si dorme in Campidoglio: protesta contro i tagli
Prosegue nel Wisconsin l'ondata di manifestazioni contro i tagli alla spesa sociale e a favore dei diritti sindacali sta coinvolgendo altri importanti stati americani, dall'Ohio, alla Pennsylvania, dalla Georgia all'Indiana, dal Tennessee all'Idaho. A Madison, la capitale del Wisconsin, dove la settimana scorsa è scoppiata la protesta, la sede del governo locale è ancora occupata dagli impiegati statali, insegnanti in testa, che si oppongono al programma di tagli varati dal governatore repubblicano Scott Walker. Ma cortei simili, con le stesse parole d'ordine, si stanno tenendo anche in tantissime città del Midwest
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ITALIA
I DATI
Istat, stallo nel commercio
Ferme le vendite al dettaglio
In ribasso soprattutto le piccole attività (-0,4%), mentre tutti i settori della grande distribuzione rilevano comunque variazioni positive. Giù le vendite di prodotti alimentari. Tra i non alimentari, segno meno per informatica e telefonia, aumenti sostenuti per foto ottica ed elettrodomestici
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LIBIA
IL REPORTAGE
"Gheddafi, addio per sempre"
Bengasi festeggia la liberazione
Nelle strade della capitale degli insorti la gioia tra le macerie. I poliziotti sono fuggiti tutti. Il servizio d'ordine è in mano ai ragazzi, tutti giovanissimi
dal nostro inviato PIETRO DEL RE
BENGASI - Dal penitenziario assaltato venerdì scorso, alla sontuosa caserma dei pretoriani del Colonnello bruciata due giorni fa, i luoghi della rivolta sono già diventati tappe di pellegrinaggio.
Nella Bengasi post Gheddafi non c'è più un solo poliziotto. Sono fuggiti tutti o passati dalla parte dei vincitori. A ogni angolo di strada, i ragazzini offrono il loro contributo alla rivoluzione, dirigendo il traffico con piglio marziale e distribuendo ai passanti le stellette strappate da divise dismesse in fretta e furia.
Ma il primo sacrario cittadino è la piazza dove, domenica, sotto il piombo dell'esercito sono cadute 300 persone. Da allora è presieduta giorno e notte da folti drappelli di giovani che, facendo sgommare i loro potenti pick-up, inneggiano a un futuro di libertà. Quella che era l'aiuola centrale è oggi arata da diverse buche dai bordi bruciacchiati e profonde un metro e mezzo circa. Sono le buche scavate dalle granate lanciate dall'esercito contro gli oppositori al regime.
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LIBIA: AGENZIA MISNA, ESECUZIONI SOMMARIE NEGLI OSPEDALI DI TRIPOLI
(ASCA) - Roma, 24 feb - ''Esponenti dei comitati rivoluzionari' al soldo di Muammar Gheddafi hanno fatto irruzione negli ospedali di Tripoli e hanno ucciso i feriti, quelli che avevano manifestato contro il regime. Hanno portato via i cadaveri, per farli scomparire, forse per bruciarli, perche' sanno che si stanno avvicinando giornalisti stranieri. I medici, che si sono opposti, sono stati minacciati. E' avvenuto ieri e l'altro ieri''.
Lo ha detto all'agenzia missionaria MISNA Sliman Bouchuiguir, segretario generale della Lega libica per i diritti umani, affiliata alla Federazione internazionale dei diritti umani (Fidh), il quale ha citato una fonte medica di uno degli ospedali della capitale della Libia contattata per via telefonica dalla Svizzera, dove ha sede la Lega. red-uda/mcc/ss
IL REPORTAGE
Nella città assediata dove regnano i miliziani
All'aeroporto la scena pazzesca di migliaia di persone ammassate una sull'altra. Militari e mercenari accorrono verso Zawia. Per le strade spuntano elmetti e mimetiche
dal nostro inviato VINCENZO NIGRO
TRIPOLI - Una guerra. Tripoli aspetta una guerra.
Non c'è altra sensazione nel vedere, nel percorrere questa città vuota, paralizzata e congelata dal maestrale impazzito che solleva polvere e sabbia. Come sempre, chi può prova a fuggire: alle 5 del pomeriggio, quando nell'aeroporto di Tripoli ci affacciamo sulla hall delle partenze, rimaniamo senza parole.
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DIRETTA
Spari sulla folla a Tripoli, vittime
La Russa: "Recuperare italiani alla fame"
Gheddafi sempre più isolato: la capitale sarebbe stretta nella morsa dei rivoltosi, che preparano la spallata decisiva. Tensione per l'annunciata manifestazione dopo la preghiera del venerdi.
Testimoni riferiscono che la polizia spara sulla folla, ci sono vittime. E' una carneficina, riporta Al Jazeera. Voci riportano nuove dimissioni nello staff del dittatore e alcuni figli del Colonnello già all'estero. Intervista a Seif: "Non distruggeremo mai i pozzi di petrolio. Rimarremo in Libia fino alla morte". La Ue verso l'adozione di sanzioni, oggi vertice Nato. Ma la priorità dell'Unione, concordano la diplomazia italiana e tedesca, è la protezione dei cittadini europei ancora in Libia.
Navi italiane nella rada di Misurata per l'evacuazione dei nostri connazionali. Napolitano: "Sugli sbarchi non cedere agli allarmismi". "A Sud Est ci sono italiani che stanno morendo di fame.
Andremo a prenderli", dice il ministro della Difesa.
Link aggiornamenti del 25/02/2011: repubblica.it
US military advisers in Cyrenaica. Qaddafi's loses his air force
CONSIGLIERI MILITARI STATUNITENSI IN CIRENAICA. GHEDDAFI HA PERSO LA SUA FORZA AEREA
( in inglese - debka.com ).
Dall'articolo...
The advisers, including intelligence officers, were dropped from warships and missile boats at the coastal towns of Benghazi and Tobruk Thursday Feb. 24, for a threefold mission:
I consulenti, incluso ufficiali dei servizi segreti, sono stati sbarcati giovedì 24 febbraio, dalle navi da guerra e da barche veloci alle città costiere di Bengasi e Tobruk, per una triplice missione:
1. To help the revolutionary committees controlling eastern Libyan establish government frameworks for supplying two million inhabitants with basic services and commodities;
1. Aiutare i comitati rivoluzionari che controllano la Libia orientale a stabilire strutture governative per sostenere i suoi due milioni di abitanti con servizi di base e cose utili;
2. To organize them into paramilitary units, teach them how to use the weapons they captured from Libyan army facilities, help them restore law and order on the streets and train them to fight Muammar Qaddafi's combat units coming to retake Cyrenaica.
2. Organizzarli dentro unità paramilitari, insegnargli come usare le armi da loro catturate nelle infrastrutture dell'esercito libico, aiutarli a ripristinare l'ordine e la legge nelle strade ed istruirli a combattere le unità di combattimento di Muammar Gheddafi se ritorneranno a riprendersi la Cirenaica.
3. The prepare infrastructure for the intake of additional foreign troops. Egyptian units are among those under consideration.
3. Preparare le infrastrutture per l'ingresso di truppe stranieri addizionali. Unità dell'esercito egiziano sono fra quelle prese in considerazione.
CISGIORDANIA
MO: palestinesi contro veto Usa all'Onu
Bloccata dagli Stati Uniti risoluzione di condanna di Israele
24 febbraio, 14:17
(ANSA) - GERUSALEMME, 24 FEB - Alcune migliaia di palestinesi hanno attuato oggi a Nablus, in Cisgiordania, una manifestazione di protesta contro gli Stati Uniti per aver posto il veto a una risoluzione di condanna di Israele per la sua politica di insediamenti, votata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu lo scorso 18 febbraio. I manifestanti, che sventolavano bandiere palestinesi e gridavano contro 'il veto della vergogna', hanno anche lanciato appelli all'unita' tra i palestinesi, divisi tra Al Fatah e Hamas.
SIRIA
Siria: dal satellite visibili 4 impianti nucleari
Giovedì 24 Febbraio 2011 11:48
Dall'immagine del satellite si può evincere che la Siria abbia istituito quattro impianti nucleari aggiuntivi.
L'Istituto statunitense per la Scienza e la Sicurezza Internazionale (ISIS) ha pubblicato un rapporto sul programma nucleare siriano, affermando che il Paese sia dotato di strutture molto più avanzate di quanto previsto. Queste ultime comprenderebbero, oltre al reattore distrutto ad Al-Kibar,un impianto di conversione dell'uranio e tre siti di stoccaggio.
Link: focusmo.it
E poi, riguardo alle due navi da guerra iraniane, la versione in italiano, con alcuni dettagli in più, di quanto ci aveva anticipato Debka...
Iran, Israele: 'Le navi iraniane trasportano armi per Hezbollah'
Hanno attraccato in Siria. Si tratterebbe di un tentativo dell'Iran di aggirare le restrizioni Onu, che vietano a Teheran la vendita di armi agli estremisti libanesi - Fonti governative israeliane hanno dichiarato che le due navi da guerra iraniane giunte nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez avrebbero a bordo materiale bellico. Si tratterebbe di armi ad alta tecnologia destinate a Hezbollah: razzi di vario genere, fucili d'assalto, munizioni e visori notturni. Le fonti - che hanno scelto di rimanere anonime - hanno rilasciato le informazioni al quotidiano "Màariv", che le ha diffuse tramite il proprio sito web.
Secondo gli israeliani, l'Iran sta cercando di aggirare le sanzioni che gli impediscono di vendere armi al movimento sciita libanese.
Teheran, infatti, deve fronteggiare delle misure restrittive imposte dal Consiglio di Sicurezza Onu a causa del suo programma nucleare, e questo sta creando problemi nei rifornimenti di materiale bellico per Hezbollah. É la prima volta dal 1979 (anno della Rivoluzione in Iran), che due navi da guerra iraniane attraversano il Canale di Suez.
Secondo una fonte iraniana a Damasco, le navi hanno attraccato in Siria, nel porto di Lattaquieh.
Link articolo: it.peacereporter.net
CINA
24/2/2011
"Cina, rivolta inevitabile"
L'Egitto e le paure di Pechino."Una rivoluzione in Cina è inevitabile",scrive su AsiaNews,Wei Jingsheng, uno dei maggiori dissidenti cinesi che analizza per l'agenzia del Pime il comportamento del Partito comunista cinese che "censura e minimizza le notizie riguardanti l'onda democratica nei Paesi arabi". Un paragone fra quei popoli e quello cinese.Ormai,spiega, “ soltanto chi parla per il popolo viene ascoltato. E in Cina è tutto pronto per una nuova rivolta popolare ”.
Continua su: lastampa.it
ISRAELE
Israele: sistema antimissile operativo tra poche settimane
Venerdì 25 Febbraio 2011 11:46
L’Iron Dome, il sofisticato sistema di difesa anti-missile a cui Israele sta lavorando da anni, sarà operativo in poche settimane. A dichiararlo sono fonti dell ’esercito israeliano. La “cupola di ferro” sarà in grado di intercettare razzi Grand e Katyusha sparati da Gaza e dal Libano contro il territorio israeliano.
Da quattro giorni i militari starebbero effettuando prove tecniche nel deserto del Negev; finora, ogni altro collaudo era stato fatto dalla società che produce le batterie Iron Dome, la parastatale Rafael. L ’altro ieri le sirene d’allarme hanno suonato a Beer Sheva, nel sud del Paese: la città, considerata la “capitale del Negev”, è stata colpita da due missili Grand. E’ la prima volta dai tempi dell’operazione Piombo Fuso contro la Striscia (tre settimane a cavallo tra 2008 e 2009) che degli ordigni sparati da Gaza raggiungono questa zona, a 40 chilometri dal confine con l ’enclave palestinese. Non ci sono stati feriti, ma quattro persone sono state ricoverate in stato di choc.
«Per fronteggiare armi di questa gittata bisogna avere una grande preparazione», ha commentato oggi un portavoce dell ’esercito israeliano, aggiungendo: «L’aviazione israeliana sta procedendo velocemente e in modo spedito per mettere l ’Iron Dome in grado di funzionare il prima possibile».
Link: focusmo.it
L'accelerazione nel rendere operativo questo sistema anti-missile, penso che ben dia, la misura dei timori israeliani, riguardo ciò che gli sta accadendo attorno.
A seguire la parte CV.
giovedì 24 febbraio 2011
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