Prosegue dalla parte CI.
O mio dolce amore.
Tu rosa, ardente di passione.
Tu, di lei, petalo delicato,
armonia floreale, fatta persona.
Incanto dei miei occhi,
nell'altrimenti triste e vuota esistenza.
Luce abbagliante, nel buio delle mie notti.
Unico appiglio, per non cedere all'inevitabile fato.
Porto sicuro, da ogni tempesta.
Ti avrei cercato ovunque,
se sol intuito avessi,
la tua real esistenza.
Amore.
Paolo
Nuovo Ordine Mondiale.
"Minaccia dallo spazio"...
U.S. Must Take Space Storm Threat Seriously, Experts Warn
GLI ESPERTI AVVISANO, CHE GLI STATI UNITI STANNO PRENDENDO MOLTO SERIAMENTE LA MINACCIA PORTATA DALLA TEMPESTA SPAZIALE
( in inglese - space.com ).
SUEZ
20/02/2011 - IL CASO
Giallo sulle navi iraniane a Suez
La tv: «Già attraversato il canale»
Fars nega: «Passeranno domani»
Continua su: lastampa.it
Anche se c'è, chi...in merito, la pensa diversamente...
Cairo and Tehran connive to slip Iranian warships through Suez after fake delays
IL CAIRO E TEHERAN SONO CONNIVENTI NELL'AVER INTRUFOLATO LE NAVI DA GUERRA IRANIANE ATTRAVERSO SUEZ DOPO I FALSI RITARDI
( in inglese - debka.com ).
Dall'articolo...
"Egypt's military rulers approved the passage of Iranian flotilla through the Suez Canal without inspecting their freights for banned cargo, taking advantage of the sandstorm over the region which obscured them from spy satellites and helped them to give monitors the slip."
"I militari egiziani al potere hanno approvato il passaggio della flottilia attraverso il Canale di Suez senza ispezionare il loro carico per scoprire trasporti di merce proibita, avvantaggiandosi della tempesta di sabbia sopra la regione che li ha oscurati dai satelliti spia ed aiutati nell'evitare di essere monitorati nell'attraversamento."
US warships box in Iranian flotilla, delay Suez passage
NAVI DA GUERRA STATUNITENSI 'INSCATOLANO' LA FLOTTILIA IRANIANA, RITARDANDONE IL PASSAGGIO A SUEZ
( in inglese - debka.com ).
Dall'articolo...
"The next date announced for their passage, Tuesday night, Feb. 22, will be a testing moment."
"La prossima data annunciata per il loro passaggio è la notte di martedì 22 febbraio, sarà un momento provante"
Ci sono 5 navi da guerra Usa, fra cui due portaerei, che in pratica, le stanno aspettando "nei pressi" dell'entrata del Canale di Suez.
Se decidono di abbordarle, nonostante il via libera, dato a loro, dalla risoluzione Onu dell'anno scorso...
Potrebbe accadere di tutto...e di più.
E non solo in quelle acque.
A proposito, come "recitava" quella quartina di MdN ?
"Mare arabico, grande flotta sprofonderà..."
Questa potrebbe essere la volta buona.
Ed "infine", passarono...
MEDIO ORIENTE
Navi iraniane nel Canale di Suez dirigono verso il Mediterraneo
E' la prima volta che accade dalla Rivoluzione islamica del 1979. Si tratta di una fregata armata di siluri e missili e di un'unità di approvvigionamento. Israele: "Grave provocazione"
Continua su: repubblica.it
Da ora in poi, ogni accadimento, anche il più estremo, è possibile...
"Dal Nulla...al causare una Guerra."
LIBIA
Libia minaccia stop cooperazione con Ue
Tripoli avverte: non sostenete rivolte in corso in Nord Africa
20 febbraio, 18:09
(ANSA) - BRUXELLES, 20 FEB - Se l'Unione Europea non cessera' di sostenere le rivolte in corso nei Paesi del Nord Africa e in particolare in Libia, Tripoli cessera' ogni cooperazione con la Ue in materia di gestione dei flussi migratori: e' questa la 'minaccia' arrivata alla presidenza ungherese di turno della Ue da parte delle autorita' libiche. La minaccia delle autorita' libiche e' stata resa nota giovedi' scorso all'ambasciatore ungherese a Tripoli.
Libia: unita' militare con rivoltosi
Rappresentante libico a Lega Araba si dimette, unito a rivolta
20 febbraio, 21:42
(ANSA) - BENGASI (LIBIA), 20 FEB - Membri di un'unita' dell'esercito libico a Bengasi hanno detto ai manifestanti di essere passati dalla parte dei rivoltosi. La citta' e' stata 'liberata' dalle forze filogovernative, hanno affermato. Intanto il rappresentante libico presso la Lega Araba ha rassegnato le sue dimissioni affermando di essersi 'unito alla rivoluzione' e di voler protestare contro la 'violenza contro i manifestanti'.
Almeno 50 persone sono morte nel solo pomeriggio di oggi nelle violenze a Bengasi.
Libia: amministrazione Obama preoccupata
Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Susan Rice
20 febbraio, 22:24
(ANSA) - NEW YORK, 20 FEB - L'amministrazione Obama e' 'molto preoccupata' per l'evolversi della situazione in Libia. Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Susan Rice, alla trasmissione televisiva domenicale 'Meet the Press' della Nbc.
'Siamo molto preoccupati dalle notizie che arrivano da Bengasi e dalle zone costiere, che riportano di spari da parte delle forze di sicurezza contro manifestanti pacifici' ha detto la Rice. Per gli Usa 'non c'e' spazio per la violenza contro manifestanti pacifici'.
DIRETTA
Libia, 61 morti a Tripoli
Al Jazeera: Militari verso colpo di Stato
Scontri e tensione dopo il discorso del figlio di Gheddafi che promette riforme ma minaccia: "Fermatevi o sarà guerra civile". Spari e urla nella capitale, in fiamme il palazzo del popolo, uno dei principali edifici governativi. Per Al Jazeera nella capitale solo oggi ci sarebbero 61 vittime. Il bilancio ufficioso parla di quasi trecento morti a Bengasi, caduta in mano ai rivoltosi. Unità dell'esercito solidarizzano con la protesta. Un cantiere straniero assaltato: feriti. Voci di fuga del leader, ma secondo i siti di opposizione Gheddafi è ancora nel Paese. La Cnn: "Impossibile collegarsi". Il ministro Frattini: "Avviare processo di riconciliazione nazionale pacifico".
Link aggiornamenti del 21/02/2011: repubblica.it
Fra le varie notizie che ci giungono dalla Libia, presenti, tra l'altro, anche al link che ho postato qui sopra, quelle che a mio parere, danno maggiormente il "polso della situazione, su ciò che potrebbe riservare il futuro prossimo in quelle terre", sono le evacuazioni, iniziate, o in procinto d'iniziare delle varie compagnie petrolifere presenti in loco.
Quando non decidano, di cedere un intero settore del comparto petrolifero...
PETROLIO: SHELL VENDE ATTIVITA' RAFFINAZIONE IN AFRICA PER 740MLN EURO
(ASCA-AFP) - Londra, 21 feb - Shell ha annunciato la vendita delle sue attivita' di raffinazione in Africa al gruppo svizzero Vitol e a quello africano Helios Investment Partners per un miliardo di dollari, circa 740 milioni di euro. Ne da' notizia la compagnia franco-olandese in un comunicato. luq/sam/alf
Ma sicuramente, sarà solo un ''caso''.
"Come al solito".
Libia: allerta in basi aeree italiane
Molti elicotteri avrebbero avuto ordine di spostarsi verso sud
21 febbraio, 18:31
(ANSA) - ROMA, 21 FEB - 'In tutte le basi aeree italiane il livello di allarme sarebbe massimo in relazione alla crisi libica': e' quanto apprende l'ANSA da qualificate fonti parlamentari. Secondo le stesse fonti, una consistente quota di elicotteri dell'Aeronautica militare e della Marina militare in queste ore avrebbe ricevuto l'ordine di spostarsi verso il sud.
Io penso, che la straordinaria mobilitazione di mezzi dell'aviazione e della marina servano a questo...
LIBIA: FARNESINA ANNUNCIA PIANO PER RIMPATRIO ITALIANI
(ASCA-AFP) - Roma, 21 feb - La Farnesina ha annunciato un ''piano di rimpatrio'' per gli italiani presenti in Libia. Il paese e' in preda oramai a disordini incontrollati contro il regime del colonnello Gheddafi. sen/mcc/rob
Poi, che si tutelino, anche, da un possibile, folle gesto estremo, di un dittatore "esangue", ci stà.
DIRETTA
Libia, nuovi raid aerei su Tripoli
C130 pronto per il rimpatrio di 100 italiani
Secondo Al Jazeera sono ripresi i bombardamenti sui manifestanti che chiedono la fine del regime di Moammar Gheddafi. Centinaia di morti nella sola Tripoli. Il colonnello appare per pochi secondi in tv per smentire le voci secondo cui era fuggito in Venezuela o in Francia. La situazione è sempre più drammatica e oggi, alle 15 ora italiana, ne discuterà il Consiglio di sicurezza dell'Onu. La Russa annuncia l'avvio del rimpatrio dei nostri connazionali
Link aggiornamenti del 22/02/2011: repubblica.it
MAROCCO
Marocco: scontri polizia-manifestanti
Polizia ha fatto uso gas lacrimogeni per disperdere dimostranti
20 febbraio, 19:44
(ANSA) - RABAT, 20 FEB - Scontri tra polizia e manifestanti sono scoppiati oggi ad Al Hoceima, nel nord del Marocco. Lo riferiscono testimoni. La polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere dei manifestanti che avevano preso d'assalto una stazione di polizia. Manifestazioni a sostegno di riforme politiche e per una maggiore democratizzazione del Paese si sono svolte in tutto il Marocco. Incidenti anche a Marrakech (nel sud) e Larache (nel nord).
Marocco: scontri nel Nord, 5 morti
Ministro, 'disordini dovuti a provocatori'
21 febbraio, 13:03
(ANSA) - RABAT, 21 FEB - E' di cinque morti il bilancio degli scontri di ieri ad Al Hoceima, nel nord del Marocco. I cadaveri carbonizzati sono stati ritrovati all'interno di una banca che era stata data alle fiamme. Nel corso degli scontri di ieri nella citta' e in quelle di Marrakech e Larache, ha aggiunto il ministro, ci sono stati 128 feriti, 115 dei quali agenti di polizia. In manette sono finite 120 persone. Il ministro dell'Interno Taib Cherkaoui, ha attribuito i disordini a dei 'provocatori'.
MAROCCO, MIGLIAIA IN PIAZZA PER LE DIMISSIONI DEL RE.
CINA
Pechino, protesta tra web e gelsomini
Soffocate le prove di rivolta "tunisina"
Ispirati dalle ribellioni in Africa e Medio Oriente, nella capitale e altre città alcuni attivisti hanno lanciato i simbolici fiori come forma di protesta.
Rapido l'intervento della polizia, sul territorio e con blocco di cellulari e web. Centinaia di arresti
Continua su: repubblica.it
IRAQ
Iraq: prosegue la rivolta di piazza
Lunedì 21 Febbraio 2011 11:46
Nel crescendo di proteste in tutta l’area mediorientale e nordafricana a manifestare sono anche le vedove e i bambini iracheni che denunciano la mancanza di servizi e la dilagante corruzione.
Continua su: focusmo.it
Iraq: la protesta si diffonde
Martedì 22 Febbraio 2011 13:12
Secondo quanto riportato da Osservatorio Iraq, non si ferma la protesta popolare in Iraq, ormai estesa da nord a sud (inclusa la regione del Kurdistan), aspettando la grande manifestazione prevista a Baghdad per il 25 febbraio, in quella che è stata ribattezzata la "Giornata della rabbia".
Da ieri a Ramadi, capitale di al Anbar, provincia dell'ovest del Paese, le manifestazioni iniziate la settimana scorsa si sono trasformate in un sit-in a oltranza – con i dimostranti intenzionati ad andare avanti finché non saranno stati rimossi il governatore e il presidente del Consiglio Provinciale, accusati di non avere fatto nulla per la provincia. Le tensione è palpabile: mentre i manifestanti minacciano di bloccare l'autostrada internazionale che collega Baghdad a Damasco e ad Amman nel caso in cui le loro richieste non ricevano risposta, la protesta incassa l'appoggio di uno dei più influenti capi tribù locali – lo sceicco Ali Hatim al Sulaiman.
Link articolo: focusmo.it
A seguire la parte CIII.
domenica 20 febbraio 2011
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