ASIA
Lampi di guerra tra le due Coree
Artiglieria colpisce isola, Seul risponde
Si teme un'escalation, abitanti in fuga o nei bunker. Ma Pyongyang accusa: l'esercito sudcoreano ha sparato per primo. "Ferma condanna" dell'azione da parte della Casa Bianca
SEUL - Torna alta la tensione al confine fra le due Coree. L'artiglieria nordcoreana ha colpito un'isola della Corea del Sud, situata ad ovest della penisola, nel Mar Giallo. Due soldati sudcoreani sono morti, più di una decina sono rimasti feriti, alcuni dei quali in modo gravissimo. L'esercito sudcoreano ha subito risposto al fuoco; e intanto Seul ha decretato il massimo livello di allerta in tempo di pace, ha riunito il gabinetto di sicurezza e inviato i suoi caccia a sorvolare l'isola. Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha invitato il suo vicino a evitare un'escalation, ma ha anche avvertito che se le "provocazioni continueranno" la risposta sarà "più forte".
Volano, intanto, accuse reciproche: per Seul si tratta di un attacco premeditato da parte della Corea del Nord in aperta violazione dell'armistizio del 1953, che mise fine alle ostilità anche se un trattato di pace fra i due paesi non è mai stato firmato. Un'azione disumana, che mette a serio rischio i civili che abitano l'isola, circa 1500. Ma Pyongyang accusa l'esercito sud-coreano di aver sparato per primo assicura che il bombardamento dell'isola è avvenuto in risposta a quei colpi, riferisce l'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna. E minaccia nuove azioni contro il Sud se Seul violerà il confine marittimo tra i due Paesi "anche di 0,001 millimetri".
La zona dell'attacco, dove è situato un dispiegamento nordcoreano, è contesa da molti anni tra le due Coree e già in passato è stata teatro di scontri. Almeno 50 colpi d'artiglieria hanno raggiunto il bersaglio: obiettivo principale, secondo le prime informazioni, la base militare sull'isola che ospita almeno 600 marine e altre decine di militari di altri reparti. Il bombardamento ha però colpito anche decine di case, almeno 60 secondo i testimoni: le fiamme che hanno avviluppato gli edifici si sono propagate alle aree circostanti. Alcuni residenti hanno lasciato l'isola a bordo delle barche dei pescatori.
LE REAZIONI. Ferma la condanna dell'"azione bellica" nordcoreana da parte della Casa Bianca, Washington chiede che cessi immediatamente e conferma che gli Stati Uniti sono pienamente impegnati a garantire la sicurezza della Corea del Sud, oltrechè la stabilità e la pace regionale. Il governo cinese si è già detto molto preoccupato e ha invitato le parti a tornare alla ragionevolezza, invocando allo stesso tempo una rapida ripresa dei colloqui a sei (Corea del Nord, Corea del Sud, Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti), partiti nel 2003 per fermare la corsa all'atomica di Pyongyang. La Russia ha invitato ad evitare un'escalation e vede un "colossale pericolo" all'orizzonte: la tensione nella regione sta crescendo, dice il ministro degli Esteri Lavrov ed "è necessario mettere fine agli attacchi immediatamente". Il premier giapponese Naoto Kan ha riunito d'urgenza i ministri e ha detto loro di tenersi pronti a tutto per reagire in maniera ferma "qualunque imprevisto accada".
SEUL, SITUAZIONE TRANQUILLA. Al momento la situazione a Seul è tranquilla, riferisce l'ambasciatore italiano Andrea Leggeri. "Non c'è nessuna ragione per allarmare, il Paese ha reagito con calma" al bombardamento, ha detto parlando a Sky Tg24. L'ambasciata italiana sta monitorando l'evolversi della situazione.
IERI LE ESERCITAZIONI SUDCOREANE. Ieri Seul ha dato avvio al "Hoguk Exercise", una delle tre principali esercitazioni annuali di difesa che coinvolgono circa 70.000 militari, mentre oggi a Pechino è arrivato l'inviato speciale americano per la Corea del Nord Stephen Bosworth, nell'ambito dei colloqui sul dossier di Pyongyang in programma in questi giorni. Il bombardamento dell'isola giunge solo pochi giorni dopo la scoperta dell'esistenza di un sofisticato impianto per l'arricchimento dell'uranio in Corea del Nord, un sito dove i tecnici nordcoreani potrebbero fabbricare armi nucleari. La scoperta, fatta grazie alla visita di uno scienziato statunitense nel Paese, ha scatenato l'allarme internazionale. Washington ha parlato di aperta sfida, Seul si è detto "molto preoccupata" e Tokyo ha definito la situazione "totalmente inaccettabile".
Link : repubblica.it
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COREE: ONU ANNUNCIA CONSIGLIO DI SICUREZZA, IL MONDO E' IN ALLERTA
(ASCA-AFP) - Parigi, 23 nov - Dopo il bombardamento dell'isola di Yeonpyeong da parte della Corea del Nord, il Consiglio di sicurezza dell'Onu sta stabilendo una data in cui riunirsi. Lo si apprende da una fonte diplomatica francese.
La maggior parte delle grandi potenze, tra cui Stati Uniti e Cina, infatti, hanno fortemente condannato il fuoco di sbarramento di artiglieria provocato da Pyongyang nell'isola del mar Giallo, che ha causato la morte di 2 militari sudcoreani e 18 feriti.
Yeonpyeong si trova a sud del confine stabilito dall'Onu dopo la guerra di Corea ma a nord della linea di separazione rivendicata da Pyongyang.
Gravi incidenti navali si sono verificati nella stessa zona, nel 1999, 2002 e nel novembre 2009.
Gli attacchi recenti seguono la rivelazione da parte di uno scienziato americano di un programma per l'arricchimento dell'Uranio condotto dalla Corea del Nord e accrescono ancor piu' la tensione e l'inquietudine di Stati Uniti e loro alleati.
In particolare, la Cina rende nota la sua ''preoccupazione'' e giudica ''imperativo'' il rilancio delle negoziazioni sul nucleare nordcoreano.
Mosca mette in guardia contro una possibile ''esacalation'' del conflitto. Anche la Nato condanna ''con forza'' i bombordamenti mentre la Francia chiede alla Corea del Nord di ''fermare le provocazioni''.
Secondo Kim Yong-Hyun dell'Universita' sudcoreana di Dongguk, si tratta di una ''provocazione intenzionale'' che mira a portare alle ''estreme conseguenze'' le tensioni tra le due parti del paese. Il presidente sudcoreano Lee Myung-Bak ha convocato una riunione urgente con ministri e consiglieri di sicurezza e ordinato di ''gestire la situazione al meglio per evitare che peggiori'', secondo quanto riferito dal suo portavoce. red/uda/alf
Coree: Pyongyang minaccia nuovi attacchi
Lavrov, attenzione a escalation, colossale minaccia
23 novembre, 13:39
(ANSA) - ROMA, 23 NOV - La Corea del Nord minaccia nuovi attacchi contro il Sud se Seul violera' il confine marittimo tra i due Paesi ''anche di 0,001 millimetri''. E intanto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov avverte: 'L'incidente tra le due Coree puo' aggravare la situazione. Purtroppo non e' il primo incidente, questo e' il terzo. Quello che e' successo oggi potrebbe degenerare in un conflitto e diventare una minaccia colossale che bisogna evitare con tutti i mezzi possibili''.
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Seul: "Se nuovo attacco reagiremo"
"Bombarderemo basi missili Nordcorea"
In caso di una nuova aggressione da parte della Corea del Nord ci sarà "una pesante reazione" di Seul. E' questo il monito lanciato a Pyongyang dal presidente sudcoreano Lee Myung-bak, citato dall'agenzia Yonhap. Il presidente ha ordinato alle forze armate di "bombardare la base missilistica nordcoreana che si trova nei pressi delle postazioni di artiglieria sulla costa" in caso ci siano segnali di una nuova provocazione.
Link : tgcom.mediaset.it
COREE: ESPERTO, ATTACCO LEGATO A PASSAGGIO POTERI NEL NORD
15:33 23 NOV 2010
(AGI) Londra - L'attacco di artiglieria sferrato dalla Corea del Nord contro il Sud potrebbe spiegarsi con le 'esigenze' della successione ai vertici del potere a Pyongyang, dove e' ormai previsto il passaggio delle consegne tra l'attuale 'Caro Leader', Kim Jong-il, e il figlio minore, Kim Jong-un. E' l'opinione di un esperto di affari nord-coreani, Mark Fitzpatrick, secondo cui il delfino necessita di un !"qualche successo militare" .
LE COREE FANNO TREMARE LE BORSE.
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Coree: Seul, serve rappresaglia
Presidente sudcoreano, strumento per evitare altre provocazioni
23 novembre, 17:04
(ANSA) - ROMA, 23 NOV - "Penso che una forte rappresaglia sia necessaria per impedire altre provocazioni" di Pyongyang: cosi' il presidente sudcoreano Lee Myung-bak, non escludendo una attacco multi-forze di Seul contro la Corea del Nord. "Questa volta, la provocazione (di Pyongyang) puo' essere considerata come una invasione del territorio sudcoreano. In particolare, gli attacchi indiscriminati contro i civili sono un fatto grave", ha detto il presidente sudcoreano al quartier generale degli Stati maggiori a Seul.
Coree: Ban Ki-moon, incidente gravissimo
Usa: Pentagono, non abbiamo inviato forze aggiuntive
23 novembre, 17:41
(ANSA) - NEW YORK, 23 NOV - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, considera gli scontri tra le due Coree 'uno dei piu' gravi incidenti dalla fine della guerra coreana' e per questo e' 'estremamente preoccupato. Condanna l'attacco e chiede alle parti di tornare immediatamente alla moderazione', ed esprime 'rammarico per la perdita di vite'. Intanto un portavoce del Pentagono rende noto che gli Usa non hanno inviato nella regione coreana ulteriori forze militari dopo lo scambio di colpi di artiglieria.
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COREE: LIEBERMAN, BRUTTO SEGNALE A IRAN
'Sembra che la comunita' internazionale non riesca a risolvere la questione nucleare nord-coreana': lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, dopo l'incontro con l'omologo italiano Franco Frattini. Secondo Lieberman, tollerare l'aggressione della Corea del Nord alla Corea del Sud 'e' un brutto segnale per l'Iran', e 'bisogna fermare questo regime pazzo e la sua proliferazione nucleare' .
(23 novembre 2010 - repubblica.it - news)
Washington spurns Tokyo's demand for reprisal against North Korea
WASHINGTON RESPINGE UNA RICHIESTA DI TOKIO PER UNA RAPPRESAGLIA CONTRO LA COREA DEL NORD
( in inglese - debka.com ).
COREE: OBAMA ''INDIGNATO'', MA GLI USA ANCORA NON HANNO VALUTATO AZIONE
(ASCA-AFP) - Washington, 23 nov - Gli Stati Uniti giudicano prematuro considerare una possibile azione militare nei confronti della Corea del Nord, dopo l'attacco contro l'isola sudcoreana di Yeonpyeong che ha provocato 2 morti e 18 feriti, anche se il presidente Barack Obama si dice ''indignato''.
Obama e' stato informato all'alba dell'attacco, considerato la peggiore crisi ai confini delle due Coree da 60 anni a questa parte e la Casa Bianca ha immediatamente chiesto a Pyongyang di rispettare gli accordi che misero fine alla guerra del 1950-53.
''A questo punto e' prematuro prendere in considerazione qualsiasi azione'', ha detto un portavoce del Pentagono, il colonnello Dave Lapan. ''Stiamo ancora monitorando la situazione e parlando con i nostri alleati''. red-uda/mcc/bra
A seguire la parte II.
martedì 23 novembre 2010
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