Prosegue dalla parte XLIII.
Nuovo Ordine Mondiale.
Economia.
In Usa è strage di banche
Ma i giganti possono esultare
Dall'inizio del 2010 sono già falliti 103 istituti. Un record che pesa sulle tasche dei contribuenti. Ma per i grandi colossi finanziari il futuro appare sempre più roseo.
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Tensioni coreane...
COREA DEL NORD MINACCIA TERZO TEST MISSILISTICO.
IRAN
SCENARI DI GUERRA CONTRO TEHERAN
di Christian Rocca
NEW YORK.- L'opinionista liberal Joe Klein e il dittatore cubano Fidel Castro hanno poco in comune. Così come il settimanale neoconservatore Weekly Standard e la rivista online giapponese The Diplomat. Poca affinità anche tra le pagine del Wall Street Journal e quelle del quotidiano saudita Asharq Al-Awsat. Stessa cosa tra il mensile filo israeliano Commentary e l'American Interest di stretta scuola realista diretto da Francis Fukuyama.
Eppure tutti quanti, da diverse e spesso opposte prospettive, in questi giorni di mezza estate scrivono che nell'aria c'è qualcosa di poco rassicurante riguardo ai rapporti con l'Iran. Le notizie di cronaca, sui grandi giornali d'informazione, raccontano di schermaglie diplomatiche fra Iran e Stati Uniti, con accuse reciproche e spesso surreali di spionaggio e controspionaggio, ma anche dei primi effetti concreti della nuova tornata di sanzioni economiche - non solo Onu, ma anche quelle insolitamente dure appena approvate dall'Unione europea e soprattutto quelle americane passate all'unanimità al Senato di Washington e con soli otto voti contrari alla Camera. C'è chi dice che l'embargo economico non serve, ma c'è anche chi assicura che in Iran cominci a farsi sentire.
Ma non è la cronaca, in questo caso, a fare notizia. C'è altro. Uno scenario più inquietante. Il liberal Klein, su Time, scrive che «un attacco all'Iran è tornato di nuovo all'ordine del giorno».
L'anziano e malato Castro, alla televisione cubana, ha detto con un filo di voce che «gli Stati Uniti hanno aumentato la probabilità di una guerra nucleare in Iran e nella penisola coreana». La copertina del Weekly Standard chiede se «Israele deve bombardare l'Iran». Bret Stephens, sul Wall Street Journal, domanda «come mai Israele non ha ancora bombardato l'Iran?», con sottolineatura sull'avverbio di tempo. Su The Diplomat, rivista di studi sull'area Asia-Pacifico, Barry Rubin suggerisce di non attaccare l'Iran, ma aggiunge "adesso". Commentary pubblica una lunga analisi dal titolo pessimista: «L'Iran non può essere contenuto», sotto inteso - ma mica tanto - «con la diplomazia». Il titolo dell'intervento di Walter Russell Mead sul sito di National Interest spiega in modo dotto che «le profonde convinzioni di Obama porteranno a una guerra con l'Iran».
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Ed ancora dall'articolo, pongo in evidenza il seguente passaggio...
"Infine l'annuncio del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad di ampie manovre militari a partire dal 31 luglio per preparare il paese a un possibile attacco occidentale, mitigato da una nuova disponibilità a riprendere la trattativa con l'Agenzia atomica Onu."
Incidente, avvertimento, intimidazione, o prova di "false flag" ?
Il curioso "caso" della petroliera giapponese...
GIAPPONE: ESPLODE PETROLIERA NELLO STRETTO DI HURMUZ
(ASCA-AFP) - Tokyo, 28 lug - Un'esplosione ha colpito una petroliera giapponese che stava attraversando lo stretto di Hurmuz, tra l'Iran e l'Oman, nelle prime ore del giorno.
L'equipaggio ha attribuito l'esplosione a un attacco, come ha riferito il Ministro dei Trasporti giapponese.
Un membro dell'equipaggio e' stato ferito, mentre la nave, di proprieta' della compagnia giapponese Mitsui OSK Lines, e' stata in parte danneggiata.
''Poiche' un membro dell'equipaggio ha visto un lampo all'orizzonte immediatamente prima dello scoppio, la compagnia sospetta che si tratti con tutta probabilita' di un attacco'', ha detto il Ministro, sottolineando pero' che lo stretto di Hurmuz non e' mai stato un'area pericolosa per la pirateria commerciale.
La petroliera trasportava 270.000 tonnellate di greggio, ma non ci sono state fuoriuscite. La nave continuera' il suo viaggio verso il porto giapponese di Chiba, a est di Tokyo, dove era diretta. red/cam/lv
Petroliera colpita:era onda
anomala
Autorità: "Nessun attacco di pirati"
( Fonte : Tgcom )
28 luglio 2010
E' stata un'onda anomala a colpire la petroliera giapponese M.Star nello stretto di Hormuz, nelle acque fra l'Oman e l'Iran. Lo ha reso noto un funzionario dell'autorità portuale degli Emirati arabi uniti, citando membri dell'equipaggio.
Inizialmente alcuni testimoni avevano raccontato di aver visto un "forte bagliore", lasciando ipotizzare un attacco di pirati. La nave è diretta dagli Emirati arabi uniti verso il porto di Chiba in Giappone.
Pirates or rogue Iranian Guards suspected in Hormuz Japanese tanker explosion
I PIRATI O LE ARROGANTI GUARDIE IRANIANE SOSPETTATI DELL'ESPLOSIONE SULLA PETROLIERA GIAPPONESE NELLO STRETTO DI HORMUZ...
( in inglese - debka.com ).
Dall'articolo, la conclusione...
"After the attack, the Japanese supertanker, which took on crude oil Tuesday at the United Arab Emirates port of Das Island, headed for Fujairah in the UAE to assess the damage. Straight after the first inspection, both American and Iranian naval experts no doubt received an interim diagnosis of what caused the explosion from their local agents.
The forensic analysis of the means used to damage the M STAR would offer the first lead to the perpetrators, indicate whether it was caused by a missile, torpedo or some other means, and from what direction it was fired."
Eh si !
Un'onda anomala.
Ed infatti, poi anche le agenzie...
Petroliera giapponese forse danneggiata da sottomarino o da mina
FUJAIARAH Emirati Arabi Uniti, 29 luglio (Reuters)
- Potrebbe essere stata una collisione con un sottomarino o una mina subacquea a danneggiare ieri una petroliera giapponese nei pressi dello Stretto di Hormuz. Lo ha detto oggi un funzionario del porto di Fujairah.
"E' possibile che si sia trattato di una collisione con un sottomarino, o di una mina subacquea", ha detto il capitano Mousa Mourad nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che le cause, su cui stanno indagando le autorità degli Emirati Arabi Uniti, non sono chiare.
L'imbarcazione M. Star è rimasta danneggiata ieri mattina mentre viaggiava, carica di petrolio, alla volta del Giappone.
Ieri, il direttore del porto di Fujairah aveva detto che a danneggiare la petroliera era stata un'onda anomala, dopo che la società proprietaria - la nipponica Mitsui O.S.K. Lines - aveva parlato di un'esplosione o di un possibile attacco.
Ripeto.
Eh si !
Un'onda anomala.
Ed ancora, da altra fonte ma citando debkafile...
PETROLIERA DANNEGGIATA.
NON È COLPA DELLE ONDE. COLLISIONE O ATTACCO ESTERNO
Ma noi lo sapevamo già.
Vero ?
E poi.
A voi, non appare come un ( meno cruento ) dèjà vù ?
Vedremo come andrà a finire.
Comunque ciò che io sento è...
Profumo di "Gloria"
Future promesse, "sacrileghi avvelenamenti", possibili rappresaglie e "ripensamenti"...
Iran: min. Petrolio, tra 4 anni esporteremo benzina
29 luglio, ore 20:42
Teheran, 29 lug. - (Adnkronos/Aki) - L'Iran aumentera' la sua produzione di benzina fino a raggiungere i 179 milioni di litri al giorno in quattro anni. A quel punto, diventera' un Paese esportatore di greggio. Lo ha dichiarato il ministro del Petrolio iraniano, Massoud Mirkazemi, che citato dal 'Teheran Times' ha definito ''inefficaci'' le sanzioni imposte contro la Repubblica islamica.
Iran/ Teheran scopre sigarette contaminate: è complotto occidente
Con sangue di maiale e materiale nucleare
Teheran, 30 lug. (Ap) - Una partita di sigarette contaminate con sangue di maiale e materiale nucleare è stata contrabbandata in Iran in un complotto dell'occidente. Lo ha denunciato un responsabile di Teheran.
Mohammad Reza Madani, della Società per la lotta al fumo, ha dichiarato all'agenzia di stampa semiufficiale Mehr che le Marlboro di contrabbando erano state contaminate con emoglobina di suini e non meglio precisato materiale nucleare. Madani ha denunciato che la Philip Morris International, che vende le Marlboro fuori dagli Stati Uniti, è "guidata dai sionisti" ed esporta deliberatamente sigarette avvelenate. Non ha fornito prove o informazioni sulle 'bionde' sequestrate, né su come la contaminazione sia stata scoperta.
Iran: rappresaglie in vista in caso di limitazioni al trasporto marittimo
( arabmonitor.info )
Teheran, 30 luglio - Il rappresentante della Guida suprema iraniana persso il corpo delle Guardie rivoluzionarie Mojtaba Zolnour ha detto, stando all'agenzia Fars, che la Repubblica islamica adatterà il proprio comportamento nel Golfo Persico e nello stretto di Hormuz a quello degli altri Paesi. Se le navi da trasporto da iraniane subiranno vessazioni e controlli da parte di altri, l'Iran farà lo stesso nei confronti delle imbarcazioni straniere in transito.
Nucleare: Iran; Cina si oppone a sanzioni Ue La Cina si oppone alle sanzioni unilaterali decise dall'Unione Europea nei confronti dell'Iran. Lo ha detto in conferenza stampa un portavoce del ministro degli esteri di Pechino.
Continua su : bluewin.ch
Iran: Soltanieh, pronti a negoziati con gruppo Vienna, aspettiamo risposta
30 luglio, ore 18:02
Vienna, 30 lug. - (Adnkronos/Aki) - L'Iran e' pronto "anche subito" a negoziare con il gruppo di Vienna (Usa, Francia e Russia) il piano di scambio di uranio, e aspetta ora la risposta alla lettera consegnata alcuni giorni fa all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Lo ha detto, intervistato da AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL, l'ambasciatore di Teheran Ali Asghar Soltanieh.
A seguire la parte XLV.
venerdì 30 luglio 2010
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