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NOSTRADAMUS - "Le Sestine, Nuove idee, Nuove datazioni/2"

Continua da questo post . Oppure che..."ci abbia anche voluto fornire" il modo di svelare l'arcano sul come datare...quanto...

lunedì 26 luglio 2010

PANDORA'S TIMES parte XLII

Prosegue dalla parte XLI.

Nuovo Ordine Mondiale.

Tensioni.

"Guerra" diplomatica fra Caracas e Bogotà...

Chavez rompe con la Colombia.
Bogota' ha accusato Caracas di ospitare 1500 guerriglieri Farc.
22 luglio, 21:51
(ANSA) - CARACAS, 22 LUG - Il presidente Hugo Chavez ha annunciato oggi la rottura dei rapporti diplomatici con la Colombia.'Mi vedo costretto a farlo' ha detto in riferimento al fatto che a Washington, nel corso di una assemblea straordinaria dell'Organizzazione degli stati americani, l'ambasciatore colombiano,Luis Alfonso Hoyos,ha denunciato che almeno 1.500 guerriglieri Farc sono dislocati in 87 accampamenti in territorio venezuelano. Per gli Usa 'non e' un buon modo di agire'.

Caracas, via a diplomatici Colombia ''Chiudano la loro ambasciata e lascino il paese''.
22 luglio, 22:55
(ANSA) - CARACAS, 22 LUG - Dopo la rottura con la Colombia annunciata dal presidente Chavez, il Venezuela ha dato 72 ore di tempo ai diplomatici di Bogota'. Devono per andarsene dal Paese.
Lo ha reso noto il ministro degli Esteri venezuelano Nicolas Maduro.''Abbiamo mandato una nota diplomatica all'incaricato d'affari della Repubblica di Colombia a Caracas affinche' chiudano la loro ambasciata entro 72 ore e lascino il Paese'', ha dichiarato Maduro ai giornalisti.

Penisola coreana.

Sul "filo del rasoio", fra accuse di manipolazioni, manovre militari nel mar del Giappone, e minacce di ritorsioni...

Corea N.:risposta a manovre Usa-Corea S.
Esercitazioni Washington-Seul da domenica a mercoledi'.
23 luglio, 11:35
(ANSA) - SEUL, 23 LUG -La Corea del Nord minaccia una risposta fisica alle esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud, in programma da domenica a mercoledi'. 'Sono manovre contro la sovranita' della Corea del Nord e la sua sicurezza', ha detto il componente della delegazione nordcoreana al Forum sulla sicurezza regionale dell'Asean in corso ad Hanoi. L'iniziativa di Washington e Seul e' stata decisa in risposta all'affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan (costato la via a 46 marinai).

Coree/ Nord minaccia risposta atomica a esercitazioni Usa-Seoul.
07:32 - ESTERI- 24 LUG 2010
Pyongyang: ricorreremo a "potente dissuasione nucleare".
Seoul, 24 lug. (Apcom) - La Corea del Nord ha minacciato di ricorrere ad una "potente dissuasione nucleare" di fronte alle esercitazioni militari di Stati Uniti e Corea del Sud, previste da domani nel Mar del Giappone. Pyongyang è pronta a una "guerra sacra di rappresaglia", ha dichiarato nella notte l'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna, che cita la Commissione per la Difesa nazionale. "Tutte queste manovre di guerra non sono nulla altro che pure provocazioni destinate a soffocare la Repubblica democratica popolare di Corea con la forza delle armi", ha aggiunto l'agenzia. "L'esercito e il popolo della Repubblica democratica popolare di Corea si opporranno in maniera legittima con la loro potente dissuasione nucleare alle più importanti esercitazioni di guerra nucleare mai organizzate dagli Stati Uniti e dalle forze dei burattini sudcoreani", ha minacciato l'agenzia Kcna. Ieri la Corea del Nord aveva minacciato una "risposta fisica" alle rappresaglie annunciate dagli Stati Uniti dopo l'affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan, che Washington e Seoul attribuiscono a Pyongyang. Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro Pyongyang che quest'ultima considera però "in violazione" della dichiarazione del 9 luglio delle Nazioni Unite. In quella occasione, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva condannato l'attacco, pur evitando di accusare direttamente Pyongyang. Il Consiglio Onu aveva chiesto l'adozione di "misure idonee e pacifiche" contro "le persone responsabili dell'incidente", raccomandando di "evitare qualsiasi nuovo attacco o atto ostile contro la Repubblica di Corea (Corea del Sud, ndr) o nella regione". (fonte afp)

Corea del Nord: pronta sia al dialogo che alla guerra.
2010-07-24 20:01:31
( fonte cri )
Il 24 luglio a Pyongyang, il portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano ha affermato che, puntando alle prossime esercitazioni militari e alle nuove sanzioni Usa, la Corea del Nord "è pronta sia al dialogo che alla guerra".
Citando le parole del suddetto portavoce, lo stesso giorno l'Agenzia d'informazione KCNA ha riferito che poco fa, nel corso dell'incontro dei ministri degli Esteri e della Difesa di Usa e Corea del Sud, gli Usa hanno annunciato pubblicamente l'inizio della grande esercitazione militare e l'applicazione di nuove sanzioni contro la Corea del Nord, dimostrando che gli Usa non hanno abbandonato il pensiero di una guerra fredda e promuovono ancora le politiche di resistenza.

Usa a Nord Corea, stop 'guerra parole'.
Domani al via manovre militari Stati Uniti-Corea del Sud.
24 luglio, 15:29
(ANSA) - WASHINGTON, 24 LUG - Gli Stati Uniti hanno esortato oggi la Corea del Nord a cessare quello che hanno definito il suo ''linguaggio provocatorio''. Ieri la Corea del Nord aveva minacciato il ricorso a una ''potente dissuasione nucleare'' in risposta alle manovre militari congiunte previste a cominciare da domani da Stati Uniti e Corea del Sud. ''Non siamo interessati a una guerra di parole con la Corea del Nord'', ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Philip Crowley.

Coree, massiccio dispiegamento di mezzi.
24 luglio, 18:56
Invincible Spirit e' l'esercitazione militare tra le piu' grandi mai fatte.

Link photostory : ansa.it

Quando una guerra, non è sufficiente a decidere il destino di un territorio e dei popoli che vi dimorano...

Onu: indipendenza Kosovo non viola la legge.
Per la Corte di giustizia la proclamazione non è un atto contrario al diritto internazionale.
( ansa.it )
22 luglio, 21:19
BRUXELLES - La proclamazione dell'indipendenza del Kosovo non è un atto contrario al diritto internazionale. Lo afferma la Corte di giustizia dell'Onu nel parere consultivo pronunciato oggi all'Aja.

"La legge generale internazionale non contiene proibizioni all'indipendenza. Di conseguenza la dichiarazione (di indipendenza del Kosovo, ndr) non ha violato la legge generale internazionale", ha dichiarato il presidente della Corte di giustizia dell'Aja, che sta ancora leggendo le ragioni che hanno portato al verdetto.
La proclamazione di indipendenza del Kosovo è coerente anche con la risoluzione 1244 delle Nazioni Unite in quanto la risoluzione non contiene proibizioni all'indipendenza. Lo afferma la corte di giustizia dell'Onu nel parere consultivo sullo status indipendente del Kosovo reso oggi all'Aja. Secondo i giudici della Corte, la 1244 "non preclude" la proclamazione dell'indipendenza fatta dal Kosovo il 17 febbraio 2008, in quanto i due strumenti "operano su livelli diversi". Al contrario della 1244, la dichiarazione di indipendenza "é un tentativo di determinare lo status del Kosovo". Per i giudici, la 1244 "non contiene proibizioni" alla dichiarazione di indipendenza e non può essere quindi interpretata come un ostacolo all'indipendenza. Con la risoluzione Onu 1244, adottata nel 10 giugno del 1999, la comunità internazionale aveva posto il Kosovo sotto l'amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite dopo che i bombardamenti Nato avevano posto fine a due anni di guerra tra la Serbia e l'etnia kosovara albanese.

MINISTRO ESTERI,ORA DIALOGO CON SERBIA TRA PARI - Dopo il verdetto sulla legalità della proclamazione di indipendenza del Kosovo, da parte della Corte di giustizia dell'Onu, oggi all'Aja, "ci aspettiamo che la Serbia venga verso di noi per discussioni": è il primo commento del ministro degli esteri del Kosovo Skender Hyseni, al termine della lettura del parere consultivo. 'Le discussioni devono però avvenire entro Stati sovrani", ha chiarito Hyseni. Finora la Serbia ha sempre rifiutato di riconoscere lo status indipendente del Kosovo. Dopo il verdetto odierno, Hyseni ha detto di aspettarsi che anche i cinque paesi europei che non hanno ancora riconosciuto la proclamazione del 17 febbraio 2008 (Spagna, Romania, Grecia, Slovacchia e Cipro), riconoscano ora l'indipendenza del Kosovo.

PRESIDENTE SERBIA, NON LO RICONOSCEREMO MAI - La Serbia non riconoscera' mai l'indipendenza del Kosovo. Lo ha affermato il presidente serbo Boris Tadic, commentando il parere della Corte internazionale dell'Aja, secondo il quale l'indipendenza del Kosovo non viola il diritto internazionale.

INDIPENDENZA RICONOSCIUTA DA 69 PAESI - A riconoscere il Kosovo come stato indipendente e sovrano sono 69 paesi in tutto il mondo, sui circa 200 rappresentanti nell'assemblea delle Nazioni Unite. Dal momento della proclamazione unilaterale dell'indipendenza dalla Serbia, il 17 febbraio del 2008, il processo di riconoscimento è andato avanti in modo rallentato, rispetto alle attese di Pristina che puntava ad essere riconosciuta da almeno 100 paesi entro la fine del 2008.
La comunità internazionale attende il parere della Corte di giustizia dell'Onu che, benché solo consultivo, è destinato ad incidere molto sulle prospettive future.

USA MA NON RUSSIA - Gli Usa hanno subito riconosciuto il Kosovo indipendente e anche ieri il vice presidente americano Joe Biden ha ribadito l'appoggio statunitense al nuovo status di quella che viene ormai considerata un ex provincia serba. La Russia invece, paese che fa parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu, si è sempre rifiutata di riconoscere la secessione del Kosovo, schierandosi con le ragioni della Serbia.

MOSCA: DECISIONE CORTE NO BASE LEGALE PER INDIPENDENZA - La Russia sostiene che la decisionedella Corte di giustizia all'Aja, secondo cui la proclamazione di indipendenza del Kosovo non viola il diritto internazionale, non costituisce una ''una base legale per l'indipendenza del Kosovo''. Mosca, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo, ribadisce inoltre che la sua posizione ''resta immutata''. Lo afferma il ministero russo degli Esteri in un comunicato.

NELLA UE SI' DA 22 - Ventidue stati membri della Ue, tra cui l'Italia, hanno riconosciuto il Kosovo indipendente. Sono però ancora cinque i paesi che non si sono uniformati a livello europeo: Spagna, Grecia, Romania, Slovacchia e Cipro. La maggioranza di loro teme che il Kosovo rappresenti un precedente per rivendicazioni autonomiste interne.

DENTRO IL FMI E BANCA MONDIALE, NON ONU - Il Kosovo è diventato il 186/mo membro del Fondo monetario internazionale (Fmi), da cui ha ricevuto proprio oggi un prestito, e della Banca mondiale, ma non è ancora riuscire ad entrare a far parte dell'Onu. La Serbia si oppone nettamente e senza il suo consenso non è possibile l'ingresso.

A seguire la parte XLIII.

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