Ministro iracheno: "Sumere
le prime astronavi nello
spazio"
Dichiarazioni durante inaugurazione
aeroporto Nassiriya
Roma, 30 set. (askanews) - Risalirebbe ad epoca sumera, ovvero 5.000 anni avanti Cristo, il primo lancio di un'astronave nello spazio. Di questo ne è fermamente convinto un ministro iracheno, per la precisione quello dei Trasporti che ha espresso questa sua convizione durante una conferenza stampa.
"Il primo aeroporto costruito sul pianeta terra è stato quello di Thi Qar (Provincia merdionale irachena il cui capoluogo è Nassirya) da parte dei sumeri 5mila anni Avanti Cristo", ha detto Khadim Finjan, nominato appena 45 giorni fa a ministro dei Trasporti durante una conferenza stampa tenuta a margine dell'inaugurazione dell'aeroporto cittadino, come riporta oggi con grande risalto la tv satellitare curda-irachena "Rudaw".
"I sumeri - ha proseguito serio il ministro - sono decollati con astronavi verso altri pianeti proprio dall'aeroporto di Thi Qar ed hanno scoperto il pianeta numero 12 la cui riscoperta è stata annunciata nei giorni scorsi dall'Agenzia Nasa".
Non solo, Finjan ha voluto spiegare anche il perchè della scelta dei sumeri proprio di quell'aeroporto che ai tempi di Saddam Hussein era una base aerea dell'esercito iracheno: "Il cielo di Thi Qar - ha voluto precisare - è privo di disturbi spaziali, fenomeno che appesantisce il movimento dei veicoli e limita le loro manovre durante l'atterraggio, ed è per questo che i sumeri hanno optato per la terra di Thi Qar per costruire un'aeroporto".
Accorgendosi della perplessita mostrata dai giornalisti, il ministro - sempre secondo Rudaw - rivolgendosi ai presenti ha detto: "Io so di cosa parlo e so anche che molta gente lo ignora ma vi dico di leggere il grande storico Zakaria Sergent", noto come esperto internazionale di storia antica in particolare della civiltà e la cultura dei sumeri.
I sumeri sono la prima popolazione stanziale al mondo. Erano rappresentati da un'etnia della Mesopotamia meridionale (l'odierno Iraq sud-orientale), autoctona o stanziatasi in quella regione dal tempo in cui vi migrò fino all'ascesa di Babilonia (attorno al 1500 a.C.). Preceduta da una scrittura fondamentalmente figurativa, a base di pittogrammi, la cui successiva stilizzazione condusse alla scrittura cuneiforme e sembra aver preceduto ogni altra forma di scrittura codificata comparendo attorno alla fine del IV millennio Avanti Cristo.
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sabato 1 ottobre 2016
Il Raccontar Storie di un Recente Ministro, ed Assai Antichi Astronauti...Iracheni
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giovedì 4 febbraio 2016
Nel Calcolar "Divine" Posizioni Planetarie, v'è, chi c'è Arrivato Prima...ma Molto Prima
Tavolette di argilla per calcolare posizione Giove:
Babilonesi in anticipo di 1400 anni

I Babilonesi erano in grado di calcolare la posizione di Giove nel cielo, il pianeta che accostavano al loro dio principale, utilizzando un sistema complesso di calcolo che utilizza figure trapezoidali. E lo facevano con un anticipo di 1.400 rispetto alle capacità di calcolo che sarebbero venute successivamente in Europa. La scoperta si deve a Mathieu Ossendrijver, professore di Storia della Scienza Antica alla Università Humboldt di Berlino e si è guadagnata la copertina dell'ultimo numero di Science. Ossendrijver è arrivato a questa conclusione interpretando quattro tavolette di argilla, conservate a Londra presso il British Museum. La posizione del pianeta gigante è stata calcolata in due intervalli di tempo: 60 e 120 giorni dopo dalla sua comparsa sull'orizzonte. Finora si pensava che i Babilonesi calcolassero il movimento di Sole, Luna e pianeti solo con l'aritmetica. Ma le tavolette, osserva Ossendrijver, dimostrano invece che "i Babilonesi utilizzavano la geometria in senso astratto per definire il tempo e la velocità, a differenza degli antichi Greci che usavano le figure geometriche per descrivere la posizione nello spazio fisico". Le tavolette, prosegue, "riscrivono i libri di storia dell'astronomia e rivelano che gli studiosi europei del '400 di Oxford e Parigi sono stati preceduti dai Babilonesi nell'uso della geometria per calcolare la posizione dei pianeti". Gli storici della scienza Alexander Jones, dell'università di New York, e John Steele, della Brown University, rilevano nello stesso numero di Science che la scoperta "testimonia quanto fossero brillanti gli studiosi della Mesopotamia" ed è "un contributo estremamente importante per la storia della scienza".
Link fotogallery (5): repubblica.it
Babilonesi in anticipo di 1400 anni

I Babilonesi erano in grado di calcolare la posizione di Giove nel cielo, il pianeta che accostavano al loro dio principale, utilizzando un sistema complesso di calcolo che utilizza figure trapezoidali. E lo facevano con un anticipo di 1.400 rispetto alle capacità di calcolo che sarebbero venute successivamente in Europa. La scoperta si deve a Mathieu Ossendrijver, professore di Storia della Scienza Antica alla Università Humboldt di Berlino e si è guadagnata la copertina dell'ultimo numero di Science. Ossendrijver è arrivato a questa conclusione interpretando quattro tavolette di argilla, conservate a Londra presso il British Museum. La posizione del pianeta gigante è stata calcolata in due intervalli di tempo: 60 e 120 giorni dopo dalla sua comparsa sull'orizzonte. Finora si pensava che i Babilonesi calcolassero il movimento di Sole, Luna e pianeti solo con l'aritmetica. Ma le tavolette, osserva Ossendrijver, dimostrano invece che "i Babilonesi utilizzavano la geometria in senso astratto per definire il tempo e la velocità, a differenza degli antichi Greci che usavano le figure geometriche per descrivere la posizione nello spazio fisico". Le tavolette, prosegue, "riscrivono i libri di storia dell'astronomia e rivelano che gli studiosi europei del '400 di Oxford e Parigi sono stati preceduti dai Babilonesi nell'uso della geometria per calcolare la posizione dei pianeti". Gli storici della scienza Alexander Jones, dell'università di New York, e John Steele, della Brown University, rilevano nello stesso numero di Science che la scoperta "testimonia quanto fossero brillanti gli studiosi della Mesopotamia" ed è "un contributo estremamente importante per la storia della scienza".
Link fotogallery (5): repubblica.it
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lunedì 16 novembre 2015
I SEGRETI DELLA GRANDE PIRAMIDE/3
Prosegue da questo post.
Notizie (del finir di Ottobre) di non invasive ricerche, a riguardo di eventuali celati, ignoti antri, in due delle Piramidi della Piana di Giza. Ma non solo in quelle...
A caccia degli ultimi segreti delle Piramidi
Una missione scientifica si propone di studiare l’interno di alcune tra le più famose Piramidi egizie. Utilizzando le emissioni infrarosse e i raggi cosmici.
Continua su: focus.it
E l'iniziar a rivelarsi di "ignoti nuovi misteri", dopo Solo un paio di settimane...
L'anomalia termica delle Piramidi
Alle soglie di un nuovo mistero: l'esplorazione all'infrarosso delle Piramidi rivela la presenza di architetture ignote, forse mai violate.
È iniziata una nuova ricerca per verificare se nelle più importanti piramidi vi siano ancora segreti da svelare: lo studio terminerà nel 2016, ma i primi risultati sono già molto interessanti.
Continua su: focus.it
Notizie (del finir di Ottobre) di non invasive ricerche, a riguardo di eventuali celati, ignoti antri, in due delle Piramidi della Piana di Giza. Ma non solo in quelle...
A caccia degli ultimi segreti delle Piramidi
Una missione scientifica si propone di studiare l’interno di alcune tra le più famose Piramidi egizie. Utilizzando le emissioni infrarosse e i raggi cosmici.
Continua su: focus.it
E l'iniziar a rivelarsi di "ignoti nuovi misteri", dopo Solo un paio di settimane...
L'anomalia termica delle Piramidi
Alle soglie di un nuovo mistero: l'esplorazione all'infrarosso delle Piramidi rivela la presenza di architetture ignote, forse mai violate.
È iniziata una nuova ricerca per verificare se nelle più importanti piramidi vi siano ancora segreti da svelare: lo studio terminerà nel 2016, ma i primi risultati sono già molto interessanti.
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Recenti...e potenzialmente Vasti, aggiornamenti...
Piramide di Cheope: scoperta una nuova stanza
Usate particelle elementari chiamate muoni. Provengono dai raggi cosmici e, come in una radiografia, permettono di identificare gli spazi vuoti. Il nuovo ambiente è lungo almeno 30 metri. Scoprirne la funzione e il contenuto sarà la prossima missione degli archeologi
di ELENA DUSI
02 Novembre 2017
Continua su: repubblica.it
Intriganti...possibili, novità, da italiche menti donate...
Un trono di ferro nella
camera della Piramide di
Cheope?
Potrebbe nascondersi nel "Grande vuoto" scoperto a novembre all'interno della tomba del faraone: è l'interpretazione di un professore del Politecnico di Milano, basata su antichi testi rituali.
Continua su: focus.it
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sabato 23 marzo 2013
I SEGRETI DELLA GRANDE PIRAMIDE/2
Prosegue da questo post.
Sempre "Grazie" (a seconda dei punti di vista...ovviamente) al mio girovagare nel web, mi sono imbattuto nel seguenti documentari in lingua francese, di cui il primo (in cinque parti, di cui pongo in chiara evidenza le prime due e linko alla ricerca di youtube le restanti) riguardo il "Fantomatico Progetto Isis", di sovietica memoria (Scoperta Tecnologia Extraterrestre Sotto le Piramidi)...
Sempre "Grazie" (a seconda dei punti di vista...ovviamente) al mio girovagare nel web, mi sono imbattuto nel seguenti documentari in lingua francese, di cui il primo (in cinque parti, di cui pongo in chiara evidenza le prime due e linko alla ricerca di youtube le restanti) riguardo il "Fantomatico Progetto Isis", di sovietica memoria (Scoperta Tecnologia Extraterrestre Sotto le Piramidi)...
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giovedì 20 dicembre 2012
Google, i rotoli del Mar Morto vanno online

Grazie ad un accordo fra Israele e Google sarà possibile consultare su Internet i Rotoli del Mar Morto, la più antica versione della Bibbia in ebraico, risalente a 2mila anni fa. Sul sito www.deadseascrolls.org.il si possono consultare oltre mille immagini dei frammenti restaurati, oltre a 3500 negativi risalenti agli anni '50. Sono state usate tecnologia avanzate per unire assieme i frammenti e fornire immagini ad alta definizione. In alcuni casi si e' fatto ricorso ai raggi infrarossi per mostrare lettere invisibili all'occhio nudo.
L'annuncio giunge a 65 anni dalla scoperta dei rotoli in grotte vicino al mar Morto. I frammenti dei rotoli, essendo molto fragili, sono custoditi a Gerusalemme e solo pochissimi studiosi possono consultarli. "Ora chiunque in qualsiasi luogo del globo può 'toccarli' sullo schermo del proprio computer e vederli con una qualità simile all'originale", ha dichiarato Shuka Dorfman, direttore dell'Autorità israeliana per le antichità.
Link articolo con fotogallery (6): repubblica.it
Beh! Sicuramente, un evento...in particolare, per gli studiosi di "tutto il mondo".
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mercoledì 25 luglio 2012
The Temple Of The Night Sun
Era ovvio, che questo 2012, fosse un anno particolare, in merito ad eventuali Scoperte (o ri-scoperte), e/o Rivelazioni, riguardanti il mondo Maya.
E che Scoperte...
"Il Tempio Del Sole di Notte (o Notturno, che dir si voglia)".
ECCEZIONALE SCOPERTA
ARCHEOLOGICA: TROVATO UN NUOVO
TEMPIO MAYA
Circa 1.600 anni fa, il Tempio del Sole di notte era un faro rosso sangue visibile per chilometri e ornato con maschere giganti del dio Maya del sole, raffigurato come un giaguaro bevitore di sangue.
Da lungo tempo perso nella giungla del Guatemala, il tempio è finalmente stato ritrovato mostrando la sua faccia agli archeologi, e rivelando nuovi indizi circa i regni dei Maya.
A differenza degli imperi Aztechi e Inca, la civiltà Maya durò molto raggiungendo territori che sono ora il Guatemala, Belize e Messico sino alla regione dello Yucatán, con una struttura da libera aggregazione di città-stato.
"Questa è stata una crescente presa di coscienza per noi dal 1990, quando divenne chiaro che alcuni pochi regni erano più importanti di altri", ha detto Brown University archeologo Stephen Houston, che ha annunciato la scoperta del nuovo tempio Giovedi scorso.
Link: antikitera.net
E l'articolo seguente...invece, è la fonte originale...
"Dramatic" New Maya Temple
Found, Covered With Giant Faces
Trovato un Nuovo "Drammatico" Tempio Maya, Coperto Con Facce Giganti
( in inglese - news.nationalgeographic.com ).
Una sola cosa da dire a riguardo...
Ho trovato interessanti, i "contenuti", di alcuni commenti.
E che Scoperte...
"Il Tempio Del Sole di Notte (o Notturno, che dir si voglia)".
ECCEZIONALE SCOPERTA
ARCHEOLOGICA: TROVATO UN NUOVO
TEMPIO MAYA
Circa 1.600 anni fa, il Tempio del Sole di notte era un faro rosso sangue visibile per chilometri e ornato con maschere giganti del dio Maya del sole, raffigurato come un giaguaro bevitore di sangue.
Da lungo tempo perso nella giungla del Guatemala, il tempio è finalmente stato ritrovato mostrando la sua faccia agli archeologi, e rivelando nuovi indizi circa i regni dei Maya.
A differenza degli imperi Aztechi e Inca, la civiltà Maya durò molto raggiungendo territori che sono ora il Guatemala, Belize e Messico sino alla regione dello Yucatán, con una struttura da libera aggregazione di città-stato.
"Questa è stata una crescente presa di coscienza per noi dal 1990, quando divenne chiaro che alcuni pochi regni erano più importanti di altri", ha detto Brown University archeologo Stephen Houston, che ha annunciato la scoperta del nuovo tempio Giovedi scorso.
Link: antikitera.net
E l'articolo seguente...invece, è la fonte originale...
"Dramatic" New Maya Temple
Found, Covered With Giant Faces
Trovato un Nuovo "Drammatico" Tempio Maya, Coperto Con Facce Giganti
( in inglese - news.nationalgeographic.com ).
Una sola cosa da dire a riguardo...
Ho trovato interessanti, i "contenuti", di alcuni commenti.
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lunedì 6 giugno 2011
I SEGRETI DELLA GRANDE PIRAMIDE
Come ultimamente mi accade non di rado, mi trovo nuovamente ad approfondire, in forma alternativa, una interessante notizia della fine di maggio, di cui io ho postato un articolo in inglese, tratto da discovery news, all'inizio di questo post di Pandora's Times.
Quella che segue, intanto, è una versione, ortodossa, in italiano, di ciò che potete trovare nel link che ho evidenziato sopra...
PIRAMIDE DI CHEOPE -
ESPLORATORE ROBOT RIVELA
GEROGLIFICI NASCOSTI
Scritti con vernice rossa, i simboli possono aiutare gli egittologi a capire il motivo della costruzione dei misteriosi pozzi nelle piramidi.
Un robot è stato inviato attraverso la Grande Piramide di Giza (Altezza 145,75 m, lato Nord, 230,25 m, lato Ovest 230,35 m, lato Est 230,39 m, lato Sud 230,45 m, con un margine di errore pari allo 0.1%, gli angoli sono quasi esattamente di 90°, a Sud-Est 89°56’, a Nord-Est 90°3’, a Sud-Ovest 90° e a Nord-Ovest 89°59’) e ha trasmesso immagini che mostrano dei geroglifici dietro una porta misteriosa.
Gli archeologi sperano che i simboli possano aiutarli a comprendere lo scopo dei pozzi costruiti all'interno delle piramidi.
Da diverso tempo gli studiosi ritengono che nella Grande Piramide esistano passaggi dei passaggi nascosti che portano a delle camere segrete.
Continua su: ilmulinodeltempo.blogspot.com
Veniamo al dunque...
Come al solito, nel mio girovagare per il web, m'imbatto in un interessantissima discussione sul forum di abovetopsecret.com, dal titolo intrigante:
- Evidence of Extraterrestrial Message in the Shaft Chamber of the Great Pyramid
Ovvero...
- Evidenza di un Messaggio Extraterrestre nel Pozzo/Condotto della Camera della Grande Piramide
Incuriosito, mi metto a sfogliare, leggendo qua e la, le pagine della sopracitata discussione, fino a quando non mi trovo davanti alla evidenza, data (quantomeno a me), dalle seguenti foto e di cui, francamente, alcuni giorni fà, postando la notizia (anch'essa con foto), tratta da discoverynews, non mi ero reso conto...
Eccole:

Il particolare, tratto dalla foto originale del robot.
Con a lato, il riferimento che aiuta a darci la grandezza approssimativa del geroglifico

Un simbolo molto simile
(per non dire "lo stesso", a mio parere...e non solo),
tratto dalla serie tv "Stargate"

Simboli 'Alieni'
La Camera Segreta della Grande Piramide.
Una rappresentazione grafica, della disposizione dei simboli
E secondo l'articolo a seguire, di un noto ricercatore, autore di un famoso libro a tema sul finire del secolo scorso, confermerebbe, quantomeno, in buona parte, la tesi di una origine, ma sopratutto un uso, non ortodosso, della stessa grande piramide.
E ciò, non è per nulla in conflitto, con una origine (intesa, sia come...costruzione, che come "commissione") "Aliena" della stessa, in data anche molto antecedente di quella attualmente riconosciuta ufficialmente...
Evidence of Ancient Electrical Devices found in the Great Pyramid?
L'EVIDENZA DI ANTICHI APPARECCHI ELETTRICI TROVATA ALL'INTERNO DELLA GRANDE PIRAMIDE?
Published on June 3, 2011 by Nenad
by Christopher Dunn June 2, 2011 gizapower.com

Lo schema dell'interno della Grande Piramide di Giza
The Discovery of the Century
Evidence of Ancient Electrical Devices found in the Great Pyramid?
La Scoperta del Secolo
Evidenza di Antichi Apparecchi Elettrici trovata nella Grande Piramide?
New images from inside the Great Pyramid shaft reveal evidence of electrical terminals, cables and even ancient wiring diagrams!
Nuove immagini dall'interno dei condotto/pozzo della Grande Piramide rivelano evidenze di terminali elettrici, cavi ed i più antichi diagrammi di fili di sempre!
Continua, in inglese, su: truthfrequencynews.com
Insomma, qui potremmo realmente trovarci di fronte, ad evidenze, che naturalmente, l'archeologia cosidetta "ortodossa", troverà quantomeno, "fantasiose e prive di logica", che qualcuno, in un antichissimo passato aveva conoscenze superiori e di gran lunga, a quanto finora ipotizzato.
E la visione del simbolo "simil-stargate" (nel quale rappresenta, il simbolo..di origine, o di arrivo..del pianeta Terra), una volta realizzato, mi ha ancor di più convinto che, in alcuni film e serie tv, vi siano forti messaggi di verità.
Una ''evidente verità'', ufficialmente negata alle masse...del quieto vivere.
A seguire, un interessante articolo a tema, relativamente datato, tratto dalla rubrica "Archeologando" di edicolaweb.net, che a mio avviso, è in molti punti, d'integrazione a quanto contenuto in questo post...
- RIVELATO IL SEGRETO DELLA GRANDE PIRAMIDE?
Ed infine, un video esemplificativo, sempre a mio parere, molto ben realizzato...
Exclusive video - Hidden Hieroglyphs in the Great Pyramid - Djedi robot mission
VIDEO ESCLUSIVO - I GEROGLIFICI NASCOSTI NELLA GRANDE PIRAMIDE - LA MISSIONE DEL ROBOT DJEDI
"Una piccola, ed a mio parere, interessante...appendice"...
Extraterrestrials and the Great Pyramid
Gli Extraterrestri e la Grande Piramide
( in inglese - ufodigest.com ).
A seguire, un'altra...altrettanto interessante appendice, anche se nella fonte originaria, relativamente datata ( il video e dell'aprile 2011 l'articolo da cui è ispirato del 2009, più altri riferimenti e foto antecedenti)...
Giza Pyramid: The
Secret Caves of Giza
Rediscovered
Piramide di Giza: La Riscoperta delle Cave Segrete di Giza

"Le Catacombe Sconosciute di Giza"

"I PIANI SUPERIORI" - 2003
UFOTV Presents...: The Secret Caves of Giza
( in inglese - ufo-blogger.com ).
Altre foto al link qui sopra.
Il video seguente (La Rivelazione delle Piramidi - "video cambiato"), invece è più generico, seppur con focus principale, sulla grande piramide di Giza, insomma, un pò di "ripasso...male non fà"...
La Rivelazione Delle Piramidi - Documentario Sub Ita
Sviluppi...
Dentist to probe 'cavities' inside Great Pyramid - and unlock the Pharaoh's last secret chambers, unseen for 4,500 years
Un Dentista a sondare le 'cavità' all'interno della Grande Piramide - e sbloccare le ultime camere segrete del Faraone, invisibili per 4.500 anni
( in inglese - dailymail.co.uk ).
Articolando di "segrete" scoperte in terra Egiziana...seppur, ahinoi...con quasi un anno di ritardo...
EGYPT - Secrets Found
EGITTO - Trovati Segreti
( in inglese - kryderexplorationllc.multiply.com ).
P.S. Quando ho visto l'immagine del citato..."Tempio dei Geroglifici", a momenti "mi prende un colpo".
Poi, linkato su di un forum, ho trovato la seguente, interessante, parte di un articolo a tema, corredato di video...
THE TIME TEMPLE
IL TEMPIO DEL TEMPO
( in inglese - endelrivers.com ).
Continua...QUI.
Quella che segue, intanto, è una versione, ortodossa, in italiano, di ciò che potete trovare nel link che ho evidenziato sopra...
PIRAMIDE DI CHEOPE -
ESPLORATORE ROBOT RIVELA
GEROGLIFICI NASCOSTI
Scritti con vernice rossa, i simboli possono aiutare gli egittologi a capire il motivo della costruzione dei misteriosi pozzi nelle piramidi.
Un robot è stato inviato attraverso la Grande Piramide di Giza (Altezza 145,75 m, lato Nord, 230,25 m, lato Ovest 230,35 m, lato Est 230,39 m, lato Sud 230,45 m, con un margine di errore pari allo 0.1%, gli angoli sono quasi esattamente di 90°, a Sud-Est 89°56’, a Nord-Est 90°3’, a Sud-Ovest 90° e a Nord-Ovest 89°59’) e ha trasmesso immagini che mostrano dei geroglifici dietro una porta misteriosa.
Gli archeologi sperano che i simboli possano aiutarli a comprendere lo scopo dei pozzi costruiti all'interno delle piramidi.
Da diverso tempo gli studiosi ritengono che nella Grande Piramide esistano passaggi dei passaggi nascosti che portano a delle camere segrete.
Continua su: ilmulinodeltempo.blogspot.com
Veniamo al dunque...
Come al solito, nel mio girovagare per il web, m'imbatto in un interessantissima discussione sul forum di abovetopsecret.com, dal titolo intrigante:
- Evidence of Extraterrestrial Message in the Shaft Chamber of the Great Pyramid
Ovvero...
- Evidenza di un Messaggio Extraterrestre nel Pozzo/Condotto della Camera della Grande Piramide
Incuriosito, mi metto a sfogliare, leggendo qua e la, le pagine della sopracitata discussione, fino a quando non mi trovo davanti alla evidenza, data (quantomeno a me), dalle seguenti foto e di cui, francamente, alcuni giorni fà, postando la notizia (anch'essa con foto), tratta da discoverynews, non mi ero reso conto...
Eccole:

Il particolare, tratto dalla foto originale del robot.
Con a lato, il riferimento che aiuta a darci la grandezza approssimativa del geroglifico

Un simbolo molto simile
(per non dire "lo stesso", a mio parere...e non solo),
tratto dalla serie tv "Stargate"

Simboli 'Alieni'
La Camera Segreta della Grande Piramide.
Una rappresentazione grafica, della disposizione dei simboli
E secondo l'articolo a seguire, di un noto ricercatore, autore di un famoso libro a tema sul finire del secolo scorso, confermerebbe, quantomeno, in buona parte, la tesi di una origine, ma sopratutto un uso, non ortodosso, della stessa grande piramide.
E ciò, non è per nulla in conflitto, con una origine (intesa, sia come...costruzione, che come "commissione") "Aliena" della stessa, in data anche molto antecedente di quella attualmente riconosciuta ufficialmente...
Evidence of Ancient Electrical Devices found in the Great Pyramid?
L'EVIDENZA DI ANTICHI APPARECCHI ELETTRICI TROVATA ALL'INTERNO DELLA GRANDE PIRAMIDE?
Published on June 3, 2011 by Nenad
by Christopher Dunn June 2, 2011 gizapower.com

Lo schema dell'interno della Grande Piramide di Giza
The Discovery of the Century
Evidence of Ancient Electrical Devices found in the Great Pyramid?
La Scoperta del Secolo
Evidenza di Antichi Apparecchi Elettrici trovata nella Grande Piramide?
New images from inside the Great Pyramid shaft reveal evidence of electrical terminals, cables and even ancient wiring diagrams!
Nuove immagini dall'interno dei condotto/pozzo della Grande Piramide rivelano evidenze di terminali elettrici, cavi ed i più antichi diagrammi di fili di sempre!
Continua, in inglese, su: truthfrequencynews.com
Insomma, qui potremmo realmente trovarci di fronte, ad evidenze, che naturalmente, l'archeologia cosidetta "ortodossa", troverà quantomeno, "fantasiose e prive di logica", che qualcuno, in un antichissimo passato aveva conoscenze superiori e di gran lunga, a quanto finora ipotizzato.
E la visione del simbolo "simil-stargate" (nel quale rappresenta, il simbolo..di origine, o di arrivo..del pianeta Terra), una volta realizzato, mi ha ancor di più convinto che, in alcuni film e serie tv, vi siano forti messaggi di verità.
Una ''evidente verità'', ufficialmente negata alle masse...del quieto vivere.
A seguire, un interessante articolo a tema, relativamente datato, tratto dalla rubrica "Archeologando" di edicolaweb.net, che a mio avviso, è in molti punti, d'integrazione a quanto contenuto in questo post...
- RIVELATO IL SEGRETO DELLA GRANDE PIRAMIDE?
Ed infine, un video esemplificativo, sempre a mio parere, molto ben realizzato...
Exclusive video - Hidden Hieroglyphs in the Great Pyramid - Djedi robot mission
VIDEO ESCLUSIVO - I GEROGLIFICI NASCOSTI NELLA GRANDE PIRAMIDE - LA MISSIONE DEL ROBOT DJEDI
"Una piccola, ed a mio parere, interessante...appendice"...
Extraterrestrials and the Great Pyramid
Gli Extraterrestri e la Grande Piramide
( in inglese - ufodigest.com ).
A seguire, un'altra...altrettanto interessante appendice, anche se nella fonte originaria, relativamente datata ( il video e dell'aprile 2011 l'articolo da cui è ispirato del 2009, più altri riferimenti e foto antecedenti)...
Giza Pyramid: The
Secret Caves of Giza
Rediscovered
Piramide di Giza: La Riscoperta delle Cave Segrete di Giza

"Le Catacombe Sconosciute di Giza"

"I PIANI SUPERIORI" - 2003
UFOTV Presents...: The Secret Caves of Giza
( in inglese - ufo-blogger.com ).
Altre foto al link qui sopra.
Il video seguente (La Rivelazione delle Piramidi - "video cambiato"), invece è più generico, seppur con focus principale, sulla grande piramide di Giza, insomma, un pò di "ripasso...male non fà"...
La Rivelazione Delle Piramidi - Documentario Sub Ita
Sviluppi...
Dentist to probe 'cavities' inside Great Pyramid - and unlock the Pharaoh's last secret chambers, unseen for 4,500 years
Un Dentista a sondare le 'cavità' all'interno della Grande Piramide - e sbloccare le ultime camere segrete del Faraone, invisibili per 4.500 anni
( in inglese - dailymail.co.uk ).
Articolando di "segrete" scoperte in terra Egiziana...seppur, ahinoi...con quasi un anno di ritardo...
EGYPT - Secrets Found
EGITTO - Trovati Segreti
( in inglese - kryderexplorationllc.multiply.com ).
P.S. Quando ho visto l'immagine del citato..."Tempio dei Geroglifici", a momenti "mi prende un colpo".
Poi, linkato su di un forum, ho trovato la seguente, interessante, parte di un articolo a tema, corredato di video...
THE TIME TEMPLE
IL TEMPIO DEL TEMPO
( in inglese - endelrivers.com ).
Continua...QUI.
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sabato 14 maggio 2011
SCOPERTA SCALINATA CON GEROGLIFICI MAYA
Scoperta una scalinata con geroglifici a El Palmar
maggio 11, 2011
Una scalinata con geroglifici Maya è stata scoperta a El Palmar. Una prima decifrazione delle iscrizioni rivela che questa città mantenne i contatti con Calakmul, nello stato messicano del Campeche, e Copán, in Honduras, quasi 1 300 anni fa.
La scalinata è composta da 6 gradini e 90 blocchi con più di 130 glifi che fanno riferimento a eventi registrati nel periodo classico dei Maya (250– 900 d.C.).

(Kenichiro Tsukamoto/INAH)

(Kenichiro Tsukamoto)
A differenza di altre simili scalinate scoperte nella regione, quella di El Palmar era associata a strutture di modeste dimensioni ed era in periferia; in genere queste costruzioni venivano collegate a edifici monumentali nelle zone centrali degli insediamenti.
Un’analisi preliminare condotta dall’epigrafista Octavio Esparza Olguin svela che il testo delle iscrizioni narra la visita di personaggi stranieri a El Palmar, forse dignitari. La creazione delle incisioni è associata a una data equivalente al 13 settembre del 726 d.C.
Vi sono anche informazioni sui signori della città, così come i contatti mantenuti con città come Copán e Calakmul. La visita dei signori di Copán e Calakmul a El Palmar potrebbe essere avvenuta un decennio prima che entrambe le città furono sconfitte, rispettivamente, da parte di Tikal e Quirigua, tra il 736 e il 738 d.C.
La scalinata portava a una stanza sotto al cui pavimento è stata trovata una sepoltura completa di resti umani e due recipienti. Secondo l’antropologa Jessica Cerezo-Román, appartenevano a un uomo di alto rango, viste anche le incastonature di giada nei canini.

Raffigurazione di un rituale associato al fuoco
(Kenichiro Tsukamoto)
Fonti: INAH, National Geographic.
Link articolo: ilfattostorico.com
Affascinante scoperta, una scalinata cosparsa di geroglifici Maya.
Quando vi saranno novità, ovvero, ad esempio, la traduzione completa delle iscrizioni, "appena ne avrò notizia" la posterò.
maggio 11, 2011
Una scalinata con geroglifici Maya è stata scoperta a El Palmar. Una prima decifrazione delle iscrizioni rivela che questa città mantenne i contatti con Calakmul, nello stato messicano del Campeche, e Copán, in Honduras, quasi 1 300 anni fa.
La scalinata è composta da 6 gradini e 90 blocchi con più di 130 glifi che fanno riferimento a eventi registrati nel periodo classico dei Maya (250– 900 d.C.).

(Kenichiro Tsukamoto/INAH)

(Kenichiro Tsukamoto)
A differenza di altre simili scalinate scoperte nella regione, quella di El Palmar era associata a strutture di modeste dimensioni ed era in periferia; in genere queste costruzioni venivano collegate a edifici monumentali nelle zone centrali degli insediamenti.
Un’analisi preliminare condotta dall’epigrafista Octavio Esparza Olguin svela che il testo delle iscrizioni narra la visita di personaggi stranieri a El Palmar, forse dignitari. La creazione delle incisioni è associata a una data equivalente al 13 settembre del 726 d.C.
Vi sono anche informazioni sui signori della città, così come i contatti mantenuti con città come Copán e Calakmul. La visita dei signori di Copán e Calakmul a El Palmar potrebbe essere avvenuta un decennio prima che entrambe le città furono sconfitte, rispettivamente, da parte di Tikal e Quirigua, tra il 736 e il 738 d.C.
La scalinata portava a una stanza sotto al cui pavimento è stata trovata una sepoltura completa di resti umani e due recipienti. Secondo l’antropologa Jessica Cerezo-Román, appartenevano a un uomo di alto rango, viste anche le incastonature di giada nei canini.

Raffigurazione di un rituale associato al fuoco
(Kenichiro Tsukamoto)
Fonti: INAH, National Geographic.
Link articolo: ilfattostorico.com
Affascinante scoperta, una scalinata cosparsa di geroglifici Maya.
Quando vi saranno novità, ovvero, ad esempio, la traduzione completa delle iscrizioni, "appena ne avrò notizia" la posterò.
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mercoledì 27 aprile 2011
I SUMERI NON FURONO I PRIMI ARTEFICI DELLA PAROLA SCRITTA
Tra alfabeti indecifrabili e tombe egizie, le culture ataviche reclamano il loro posto nella storia
I Sumeri non furono i primi artefici della parola scritta
di: Aliena
La civiltà umana compie ufficialmente il suo ingresso nella storia attraverso la scrittura: l’utilizzo di segni fonetici o ideografici rappresenta infatti la discriminante per individuare il termine dell’era preistorica e convenzionalmente anche l’origine di quel pensiero dominante espresso nell’arte, nella religione e nella scienza fino al giorno d’oggi.
Da oltre cinquemila anni, il primato di quest’ideazione è sempre stato detenuto dalla popolazione mesopotamica che nel IV millennio a.C. prosperava nella regione meridionale dell’attuale Iraq: i Sumeri. Dall’antica città di Uruk,
infatti, provengono le famose tavolette di argilla riportanti le sequenze di segni incisi allo scopo di registrare scambi commerciali, elenchi dei tributi o editti regali, meglio noti come metodo di scrittura cuneiforme. Ma ultimamente, questa lunghissima tradizione è stata messa in discussione ed il podio millenario comincia a scricchiolare; non solo i faraoni egizi reclamano dall’oltretomba il loro posto nella storia ― ed a pieno titolo, in base alle iscrizioni scoperte presso la necropoli di Abydos dall’archeologo tedesco Gunter Dreyer, e risalenti ad alcune centinaia di anni prima delle tavolette sumere ― ma le più disparate civiltà di un remoto passato sollevano a gran voce un’affannata protesta.
E se dalla valle del Nilo tornano alla luce incisioni su placche ossee destinate ad accompagnare le merci ― una sorta di etichetta moderna ― che svelano l’antecedente elaborazione di un preciso sistema espressivo in forma scritta, dall’Estremo Oriente giungono testimonianze di segni scalfiti su ossa e gusci di tartaruga ancora più reconditi. Si tratta delle cosiddette jiaguwen o “ossa di drago” utilizzate dagli sciamani per l’interpretazione oracolare; i primi ritrovamenti ― nel villaggio di Xiaotun, in Cina ― sono risalenti al 1899 ed attestano l’esistenza della prestigiosa dinastia Shang oltreché dell’antica capitale Yinxu.
Più di recente, nel 2003 ― presso il sito di Jiahu (Henan) ― di tali iscrizioni divinatorie ne sono state scoperte alcune, racchiuse all’interno di ventiquattro tombe, la cui datazione al radiocarbonio è stata attestata intorno al VII-V millennio a.C. in corrispondenza degli albori della cultura neolitica Peiligang. Le affinità stilistiche dei segni grafici su queste ossa di drago con quelli di Xiatun sono state divulgate dai ricercatori dell’Università di Scienza e Tecnologia di Pechino [1] ed avvalorate anche da successivi studi, dimostrando così una continuità storica che precederebbe di ben duemila anni le testimonianze mesopotamiche.
La dea dell’amore Ishtar dovrà lasciare il posto alle divinità femminili venerate più anticamente nelle regioni a sud del Fiume Giallo? E Gilgamesh il leggendario re di Uruk cederà il suo scettro?
A quanto pare sì, poiché perfino nella regione sud-orientale dell’attuale Iran, in seguito all’esondazione del fiume Halil Rud nel 2001, sono riemerse a Jiroft fra necropoli e perdute rovine, iscrizioni che secondo l’archeologo iraniano Yussef Majidzadegh sarebbero appartenute alla mitica e fiorente civiltà di Aratta, anch’essa di qualche secolo più antica rispetto alla sumerica.
Mentregli studiosi s’immergono in interminabili diatribe per stabilire se davvero l’insieme di quei segni originali abbia successivamente dato luogo a veri e propri caratteri alfabetici, sillabe e fonemi, non è prematuro constatare quanto sia limitata la cognizione a disposizione sulle civiltà del passato.
Esistono ulteriori scritture arcaiche mai decifrate, di cui non è noto l’alfabeto o il linguaggio risulta del tutto incomprensibile, mancando il prezioso ed essenziale supporto di un riferimento come la Stele di Rosetta per i geroglifici egizi.
Idiomi inaccessibili, come il meroitico utilizzato in Africa del Nord nell’800 a.C. ― che non risulta avere nessuna affinità con altre lingue delle regioni sahariane ― l’etrusco, i linguaggi delle civiltà precolombiane e l’alfabeto miceneo in uso a Creta nel II millennio a.C. oltre all’indus diffuso ancor più remotamente nella Valle dell’Indo: complesse forme di scrittura, simboli, segni che per quanto si continui ad interrogare mantengono un impenetrabile silenzio. È sconosciuta anche la provenienza dei misteriosi caratteri ― ricevuti in dono da Odino secondo la leggenda ― che compongono l’alfabeto runico germanico [2]; si ipotizza una derivazione etrusca, ma alcuni simboli identici erano diffusi già in tutto il mondo indoeuropeo.
Aquanto pare il percorso a ritroso nella storia umana, sebbene in gran parte sconosciuta, è senza dubbio molto più tortuoso e vasto rispetto ai limitati parametri cui si è soliti fare riferimento; ma se come affermava Socrate nel “Fedro” di Platone, l’alfabeto “ingenererà oblio nelle anime di chi lo imparerà: essi cesseranno di esercitarsi la memoria perché fidandosi dello scritto richiameranno le cose alla mente non più dall’interno di se stessi, ma dal di fuori, attraverso segni estranei” forse molte risposte andrebbero ricercate altrove...
Aliena
Note
[1]Xueqin Li, Garman Harbottle, Juzhong Zhang, Changsui Wang, The Earliest Writing? Sign Use in the Seventh Millennium BC at Jiahu, Henan Province, China, in “Antiquity”, March 2003, N. 77, pp. 31-44; Miriam T. Stark (a cura di…), Archaeology of Asia, Blackwell Publishing, Oxford 2005, p. 128.
[2]Di questi simboli sono rimasti: Ð-ð (Dh-dh) e Þ-þ (Th-th) sia nell’alfabeto islandese che in quello feringio (Fær Øer).
Link articolo: rinascita.eu
I Sumeri non furono i primi artefici della parola scritta
di: Aliena
La civiltà umana compie ufficialmente il suo ingresso nella storia attraverso la scrittura: l’utilizzo di segni fonetici o ideografici rappresenta infatti la discriminante per individuare il termine dell’era preistorica e convenzionalmente anche l’origine di quel pensiero dominante espresso nell’arte, nella religione e nella scienza fino al giorno d’oggi.
Da oltre cinquemila anni, il primato di quest’ideazione è sempre stato detenuto dalla popolazione mesopotamica che nel IV millennio a.C. prosperava nella regione meridionale dell’attuale Iraq: i Sumeri. Dall’antica città di Uruk,
infatti, provengono le famose tavolette di argilla riportanti le sequenze di segni incisi allo scopo di registrare scambi commerciali, elenchi dei tributi o editti regali, meglio noti come metodo di scrittura cuneiforme. Ma ultimamente, questa lunghissima tradizione è stata messa in discussione ed il podio millenario comincia a scricchiolare; non solo i faraoni egizi reclamano dall’oltretomba il loro posto nella storia ― ed a pieno titolo, in base alle iscrizioni scoperte presso la necropoli di Abydos dall’archeologo tedesco Gunter Dreyer, e risalenti ad alcune centinaia di anni prima delle tavolette sumere ― ma le più disparate civiltà di un remoto passato sollevano a gran voce un’affannata protesta.
E se dalla valle del Nilo tornano alla luce incisioni su placche ossee destinate ad accompagnare le merci ― una sorta di etichetta moderna ― che svelano l’antecedente elaborazione di un preciso sistema espressivo in forma scritta, dall’Estremo Oriente giungono testimonianze di segni scalfiti su ossa e gusci di tartaruga ancora più reconditi. Si tratta delle cosiddette jiaguwen o “ossa di drago” utilizzate dagli sciamani per l’interpretazione oracolare; i primi ritrovamenti ― nel villaggio di Xiaotun, in Cina ― sono risalenti al 1899 ed attestano l’esistenza della prestigiosa dinastia Shang oltreché dell’antica capitale Yinxu.
Più di recente, nel 2003 ― presso il sito di Jiahu (Henan) ― di tali iscrizioni divinatorie ne sono state scoperte alcune, racchiuse all’interno di ventiquattro tombe, la cui datazione al radiocarbonio è stata attestata intorno al VII-V millennio a.C. in corrispondenza degli albori della cultura neolitica Peiligang. Le affinità stilistiche dei segni grafici su queste ossa di drago con quelli di Xiatun sono state divulgate dai ricercatori dell’Università di Scienza e Tecnologia di Pechino [1] ed avvalorate anche da successivi studi, dimostrando così una continuità storica che precederebbe di ben duemila anni le testimonianze mesopotamiche.
La dea dell’amore Ishtar dovrà lasciare il posto alle divinità femminili venerate più anticamente nelle regioni a sud del Fiume Giallo? E Gilgamesh il leggendario re di Uruk cederà il suo scettro?
A quanto pare sì, poiché perfino nella regione sud-orientale dell’attuale Iran, in seguito all’esondazione del fiume Halil Rud nel 2001, sono riemerse a Jiroft fra necropoli e perdute rovine, iscrizioni che secondo l’archeologo iraniano Yussef Majidzadegh sarebbero appartenute alla mitica e fiorente civiltà di Aratta, anch’essa di qualche secolo più antica rispetto alla sumerica.
Mentregli studiosi s’immergono in interminabili diatribe per stabilire se davvero l’insieme di quei segni originali abbia successivamente dato luogo a veri e propri caratteri alfabetici, sillabe e fonemi, non è prematuro constatare quanto sia limitata la cognizione a disposizione sulle civiltà del passato.
Esistono ulteriori scritture arcaiche mai decifrate, di cui non è noto l’alfabeto o il linguaggio risulta del tutto incomprensibile, mancando il prezioso ed essenziale supporto di un riferimento come la Stele di Rosetta per i geroglifici egizi.
Idiomi inaccessibili, come il meroitico utilizzato in Africa del Nord nell’800 a.C. ― che non risulta avere nessuna affinità con altre lingue delle regioni sahariane ― l’etrusco, i linguaggi delle civiltà precolombiane e l’alfabeto miceneo in uso a Creta nel II millennio a.C. oltre all’indus diffuso ancor più remotamente nella Valle dell’Indo: complesse forme di scrittura, simboli, segni che per quanto si continui ad interrogare mantengono un impenetrabile silenzio. È sconosciuta anche la provenienza dei misteriosi caratteri ― ricevuti in dono da Odino secondo la leggenda ― che compongono l’alfabeto runico germanico [2]; si ipotizza una derivazione etrusca, ma alcuni simboli identici erano diffusi già in tutto il mondo indoeuropeo.
Aquanto pare il percorso a ritroso nella storia umana, sebbene in gran parte sconosciuta, è senza dubbio molto più tortuoso e vasto rispetto ai limitati parametri cui si è soliti fare riferimento; ma se come affermava Socrate nel “Fedro” di Platone, l’alfabeto “ingenererà oblio nelle anime di chi lo imparerà: essi cesseranno di esercitarsi la memoria perché fidandosi dello scritto richiameranno le cose alla mente non più dall’interno di se stessi, ma dal di fuori, attraverso segni estranei” forse molte risposte andrebbero ricercate altrove...
Aliena
Note
[1]Xueqin Li, Garman Harbottle, Juzhong Zhang, Changsui Wang, The Earliest Writing? Sign Use in the Seventh Millennium BC at Jiahu, Henan Province, China, in “Antiquity”, March 2003, N. 77, pp. 31-44; Miriam T. Stark (a cura di…), Archaeology of Asia, Blackwell Publishing, Oxford 2005, p. 128.
[2]Di questi simboli sono rimasti: Ð-ð (Dh-dh) e Þ-þ (Th-th) sia nell’alfabeto islandese che in quello feringio (Fær Øer).
Link articolo: rinascita.eu
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