Prosegue dalla parte 29.
Interessi e Conseguenze...
Dossier Iran: Chi vuole la
guerra e perché. L’embargo
del petrolio, i retroscena
politici e le conseguenze
economiche per l’Europa
10 marzo 2012 | Autore Lino Bottaro |
Finalmente un articolo che affronta e spiega in maniera esaustiva quanto sta
accadento nel mondo e a chi giova mettere alle corde l’Iran.
Dossier Iran: Chi vuole la guerra e perché;
L’embargo del petrolio, i retroscena politici e le
conseguenze economiche per l’Europa
fonte: civiumlibertas.blogspot.com
Il 31 dicembre, su pressione della Israel Lobby, il presidente americano Barack Obama firmava una legge che imponeva nuove sanzioni economiche contro la Banca Centrale Iraniana – una mossa strategica che aveva lo scopo principale di dissuadere gli alleati degli USA a proseguire i rapporti economici con l’Iran (pena il negato accesso alle istituzioni finanziarie statunitensi) e di punire le banche e imprese che avessero continuato a importare il greggio dell’Iran e a servirsi del suo istituto finanziario per eventuali transazioni.
In altre parole, si trattava di «un’offerta che gli alleati non potevano rifiutare» : gli USA avevano già escluso le proprie banche da qualsiasi trattativa con la Banca Centrale Iraniana, e le potenze alleate venivano «invitate» ad aggregarsi in uno «spirito di cooperazione internazionale» che mirava a mettere in riga un paese, l’Iran, che ha l’ardire di sfidare la volontà di Washington e Tel Aviv, conservando la propria indipendenza politica a differenza dei vari signori del petrolio nella regione del Golfo asserviti ai padroni USA/GB/Israele.
Di conseguenza, il 23 gennaio 2012 i ministri degli esteri europei (da notare: non i ministri dell’economia) hanno approvato le sanzioni contro l’Iran che comprendevano: l’embargo al petrolio iraniano con divieto a tutte le compagnie petrolifere europee di importare il greggio dell’Iran, il congelamento dei beni della Banca Centrale Iraniana in Europa, e il divieto di fornire all’Iran diamanti, oro e altri metalli preziosi.
Continua su: stampalibera.com
"Il Ritorno del Passato Ardire Egiziano"?
MEDIO ORIENTE
Egitto, niente stop ad
accordi con Israele
«Sì» del parlamento, ma il
governo vanifica la richiesta.
L’Egitto interrompa i rapporti con Israele. La richiesta è arrivata il 13 marzo dal parlamento egiziano esattamente nel momento in cui sembrava avere successo la mediazione del Cairo per stoppare le violenze tra l’esercito israeliano e i palestinesi sulla Striscia di Gaza. Diverse le richieste approvate dall’assemblea egiziana per rompere con Israele: espellere l'ambasciatore al Cairo, Yaakov Amital, peraltro non in sede da tempo, ritirare quello egiziano, sospendere le forniture di gas, riavviare il boicottaggio da parte dei paesi arabi.
Continua su: lettera43.it
BIBI CREA GUAI CON L'ATTACCO A GAZA
SIRIA
Fantapolitica o Realtà?
USA e Iran: Operazione Destroy
Bashar al Assad
Martedì 13 Marzo 2012 14:10
Secondo quanto riferito dal Foglio da fonti d’intelligence sembra che il destino del regime di Bashar al Assad sia stato deciso in una serie di colloqui segreti degli ultimi mesi tra Washington e Teheran. L’Amministrazione americana avrebbe confermato il proprio impegno a proseguire sulla strada della diplomazia in riferimento alla questione del nucleare iraniano, garantendo la propria opposizione a eventuali iniziative militari da parte israeliana.
Continua su: focusmo.it
Tutto è possibile, ci mancherebbe.
Ma, che gli iraniani, rinuncino ad un sicuro fedele alleato...nonché cliente, oltretutto, fidandosi delle promesse, del migliore amico del loro nemico per eccellenza, ed esponendosi in un "ipotetico futuro"...al rischio di lasciar fare, nel corridoio più diretto per un attacco al loro territorio...francamente, a me, pare pura controinformazione di ovvia parte...oltre che, una Follia da parte iraniana.
Ma comunque, anche se ciò, corrispondesse alla "realtà", alla Siria, forse, rimarrebbe un altro, interessato alleato fornitore...e che alleato...e che fornitore...
Siria: la Russia continuerà ad
armare il Paese
Martedì 13 Marzo 2012 15:25
La Russia non ha alcuna intenzione di limitare la cooperazione militare con la Siria, nonostante le richieste dell'Occidente di fermare il regime del presidente Bashar Assad, un alto funzionario del governo russo ha detto Martedì. Il vice ministro della Difesa Anatoly Antonov ha detto che la Russia rispetterà i contratti esistenti per produrre armi dirette alla Siria nonostante la repressione di Assad sull'opposizione.
La Russia ha protetto la Siria, il suo ultimo alleato nel mondo arabo, dalle sanzioni delle Nazioni Unite sulla sanguinosa repressione del regime di Assad.
Link: focusmo.it
E sempre dalla medesima fonte, l'aggiornamento odierno a riguardo...
Direttore della CIA ad Ankara.
Anche se, la seguente notizia, sembra di tutt'altro tenore...
Iran/ Clinton a Lavrov:
informi Teheran di sua
"ultima chance"
Cruciale la riunione con Gruppo 5+1 ad aprile
Mosca, 14 mar. (TMNews) - Il capo della diplomazia americana, Hillary Clinton, ha chiesto al suo collega russo, Sergei Lavrov, di informare Teheran della sua "ultima chance" per evitare una guerra, rappresentata dai colloqui previsti in aprile con il Gruppo dei 5+1. Lo scrive il quotidiano russo Kommersant.
"I negoziati previsti in aprile tra l'Iran e i sei mediatori internazionali sono l'ultima chance per Teheran di evitare la guerra. Hillary Clinton ha chiesto a Serguei Lavrov di far passare il messaggio alle autorità iraniane", scrive il giornale citando una fonte diplomatica russa.
Clinton e Lavrov hanno avuto un colloquio lunedì al Palzzo di Vetro di New York, al termine di una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. (fonte afp)
Potrebbe rappresentare..."un'ultima pressante mossa", per vincere la resistenza dell'Iran, anche sulla questione siriana sopra esposta.
Sembra, di "veder giocare, al gatto e il topo".
Anche se, capire...realmente, chi dei contendenti, sia l'uno e l'altro, in talune occasione, non è poi così facile...
O Semplice, nel "caso", che...a taluni, sia più gradito.
Pertinenti Domande e presunte, franche missive elettroniche, tra truci consigli e "spese folli"...
PERCHÉ L'IRAN È NEL MIRINO DEI PAESI DEL GOLFO?
Assad consigliato dall'Iran
Una...delle molteplici, in Verità..."Inevitabili" Scintille...
Gaza: razzi nel Neghev,
scuole chiuse
Tabloid israeliano non esclude 'super-escalation'
16 marzo, 15:20
(ANSA) - TEL AVIV, 16 MAR - Un milione di abitanti israeliani del Neghev hanno trascorso anche oggi una giornata di tensione nel timore di tornare ad essere bersagliati da razzi palestinesi sparati da Gaza. Mercoledi' e' entrata in vigore una tregua informale che prevede la sospensione di lanci di razzi sul Neghev e quella dei raid aerei israeliani sulla Striscia. Ma ieri e la scorsa notte razzi sono stati sparati verso Ashdod e Beer Sheva. In diverse citta' israeliane della zona le scuole sono rimaste chiuse.
"Provocanti...Realtà"...
L'Iran provoca Israele
Redazione Online 16.03.2012, 22:37
L'Iran ritiene che in una "vera guerra" Israele non duri neanche una settimana. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Ali Akbar Salehi, in un'intervista alla televisione danese. Secondo lui, "Israele è un Paese molto piccolo. Se decide di attaccare l'Iran, in una settimana o forse anche prima, scomparirà."
Salehi ha avvertito che la risposta in caso di un attacco contro gli impianti nucleari iraniani,"sarà molto potente." Ha espresso la speranza che negli israeliani prevalga un senso di autoconservazione. Israele ha ripetutamente affermato che solo la distruzione degli impianti nucleari iraniani è in grado impedire all'Iran di acquisire la bomba atomica.
Link: italian.ruvr.ru
Ovvero.
Le armi atomiche in suo possesso, anche se usate, non eviterebbero la sua distruzione...ma anzi, finirebbero per rendere l'intero popolo ebraico...globalmente, un bersaglio, ovunque nel mondo.
E con esso, anche dall'interno, i Paesi che continuassero ad appoggiarlo e/o a difenderlo.
Ciò, che "potrebbe" essere considerato, come...un Atto di Guerra...
Turchia: possibile "zona
cuscinetto" per proteggere i
rifugiati siriani
Venerdì 16 Marzo 2012 16:00
La Turchia ha detto che
Venerdì potrebbe istituire una "zona cuscinetto" di frontiera per proteggere il crescente numero di rifugiati siriani. Assad sta affrontando il crescente isolamento internazionale dopo che gli stati arabi hanno annunciato la chiusura delle ambasciate e il ministero degli Esteri turco ha "fortemente esortato" i suoi cittadini di lasciare il paese. Il primo ministro turco Tayyip Erdogan, una volta fermo alleato di Assad, vuole creare una zona cuscinetto lungo il confine con la Siria. Ankara potrebbe anche ritirare il suo ambasciatore.
Link: focusmo.it
...ed "il motivo", per cui sarà una delle prime a pagare, il "Prezzo della Vendetta"...nel "Giusto Tempo".
Ed a proseguire, aggiornando, quanto esposto sopra...
Un Interessante, seppur breve articolo (ultimo, ad oggi, degli altri interessanti articoli presenti nel sito), in particolare, non solo per il contenuto di analisi e le informazioni contenute (che in gran parte, erano già disponibili), ma per la deduzione finale, tratta dalla loro correlazione...
Pronta la Buffer Zone
Turca. La Zona
Cuscinetto in Territorio
Siriano
La Buffer Zone, la zona cuscinetto, tanto voluta dal primo ministro Erdogan è militarmente possibile e l’esercito di Ankara, molto discretamente, ha operato in queste settimane nell’eventualità che il primo ministro, Recep Tayyip Erdogan, e il gabinetto di sicurezza del governo, diano l’ordine operativo.
Continua su: geopoliticalcenter.com
Che poi, risulti eccessiva, o meno...
Beh! Questo, il tempo, a breve...brevissimo termine, ce lo dirà.
A seguire la parte 31.
mercoledì 14 marzo 2012
PANDORA'S TIMES - Medio Oriente: "In Attesa, della Giusta Scintilla...e della 'Gloria', che Verrà"/30
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2 commenti:
I primi di aprile, ci sono dei colloqui sul nucleare iraniano.
E nei prossimi giorni, una missione dell'Onu, in Siria.
Salvo eventi..."casuali inaspettati", per la prima fase (fino ad ora, abbiamo assistito solo ai preparativi) della creazione del califfato islamico, dall'Atlantico all'Oceano Indiano, secondo il "Copione", "tutto inizierà", dopo l'inevitabile fallimento (anche forzato) degli ultimi tentativi di mediazione.
Che effettivamente, seppur non tenuti sul "Lago Lemano" (che poi, con questa affermazione, MdN, abbia inteso "dirci", che a prescindere dalla Svizzera...si fossero svolti, in territorio "neutrale"...o quantomeno, tale prima dell'effettivo, palese a tutti, inizio degli eventi, forse, lo scopriremo solo in seguito...ma forse, sarebbe meglio dire, lo scopriranno i sopravvissuti, ai potenziali, futuri nefasti eventi, che ciò potrebbe comportare..."Come da Profezie...Come, appunto, da Copione") si stanno susseguendo con una cadenza, a dir poco "impressionante".
Per ipotesi.
Se un conflitto su più vasta scala, iniziasse con la creazione di una zona cuscinetto in Siria, per mano della Turchia.
Considerando, che fino a pochi mesi fà, almeno, la Turchia era un partner commerciale di prima grandezza per la Siria, nonché via, per i traffici merci tra Iran e Siria, che ora, con le tensioni in atto, passano perlopiù attraverso il nord dell'Iraq.
Mi spiegherei, oltre che per l'eventuale atto d'invasione in se per la creazione della suddetta "zona di sicurezza", perché subirà un invasione da parte iraniana, nel proseguio della futura nefasta guerra che verrà.
Dopo, ovviamente, che il passaggio dei rifornimenti, anche di armi e uomini, nord-iracheno, verrà meno, causa deflagrazione di una o più "Glorie" tattiche, di ultima istanza da parte israeliana, ma perché no, anche statunitense.
E dopo (o in concomitanza), che qualche nefasto evento, sia accaduto (o stia accadendo), negli Stati Uniti stessi.
Poiché, continuo a pensare, che è tale la loro superiorità militare, che senza eventi inaspettati...anche o soprattutto, in territorio patrio, che possono portare anche a soluzioni, in parte, o del tutto, drastiche...
Sarebbe un gioco al massacro.
Anche se, tuttavia, questa volta, viste anche le implicazioni di tecnologia russa in gioco, sicuramente, non sarebbe indolore.
Ed in seconda istanza, se l'apporto tecnologico, fosse molto consistente, potrebbe creare seri problemi.
Problemi di tale portata, con il potenziale, di far venir meno...la "necessità", dal mio punto di vista, dei patrii problemi.
Ah! Quasi dimenticavo, una...potenzialmente, interessante evidenza.
La via di Damasco, è, anche in prospettiva di un eventuale attacco israeliano alle centrali iraniane, la via più comoda.
Anche se, riguardo al Lago Lemano (o Lago di Ginevra), a quanto pare, una "certa origine", di ultimi tentativi, "Come da Profezie...Come da Copione", li porterebbe in dote...
Appello di Annan: ''Consiglio Onu sia unito''
Lunedì 19 Marzo 2012 09:05
Nell’anniversario delle prime proteste contro il regime siriano di Assad, l’Onu entra di nuovo in campo con una nuova iniziativa (quella annunciata a Ginevra) finalizzata, nell’immediato, a fermare la repressione mentre alla decisione dell’Italia di sospendere l’attività della propria Ambasciata a Damasco è seguita quella delle sei monarchie arabe del Golfo che hanno annunciato di volere chiudere le loro rappresentanze diplomatiche perché il regime siriano "sta continuando a massacrare il suo popolo". La drammaticità della situazione ha indotto anche la Turchia ad invitare i suoi cittadini in Siria a tornare in patria per i "gravi rischi" alla loro sicurezza.
Continua su: focusmo.it
(il grassetto, l'ho aggiunto io, al fine di evidenziarla)
Penso.
È proprio vero, che non si finisce mai d'imparare.
Ed a volte, alcune volte, "dietro all'angolo", si può riuscire...ancora, a meravigliarsi, per eventi, o "più semplicemente"...notizie, più o meno inaspettate, a confermare, anche...scritti, di antichi disegni.
Eh Si! Che Tempi Interessanti.
O No!?!
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