Prosegue dalla parte 87.
Consci delle Proprie...Dichiarate, Capacità...o, anche/solo l'alzar la voce, per tentar di prender tempo?
LA PROVOCAZIONE
Siria, la sfida di Assad:
fermare i raid isrealiani
Il raìs dalla libanese Manar Tv: «Possiamo affrontare gli attacchi».
La Siria è pronta a replicare agli attacchi di Israele.
Dopo le incursioni di Tel Aviv oltre confine, il presidente siriano Bashar al Assad ha annunciato che il il suo Paese è in grado di opporsi all'aggressione di Israele.
Continua su: lettera43.it
In attesa di rinforzi...non solo a/per "se stesso", in Uomini, Nuove Armi e Collocamenti e/o Ri-collocamenti degli/delle stessi/e, nei "Giusti Luoghi"...per i "Giusti Tempi"...di "Gloria...o Morte".
"Totali" Disconnessioni...già viste (?)...
— INTERNET
La Siria non ha più Internet
Da ieri sera tutto il traffico online da e verso il paese si è interrotto, dice Google
8 maggio 2013
Diverse società che si occupano di fornire servizi su Internet e di monitorare i flussi di dati, tra cui Google, hanno detto che da martedì sera tutti collegamenti Internet tra la Siria e il resto del mondo sono stati interrotti.
Continua su: ilpost.it
Su tal evento, ho trovato alquanto Interessante, quanto citato nel seguente articolo...
Syria Loses Access to the
Internet
La Siria ha Perso l'Accesso ad Internet
( in inglese - bits.blogs.nytimes.com ).
A/Come dire...se spegni tutti i segnali che "tu" puoi controllare, quelli che rimarranno, anche solo nelle aree topiche in cui stai cercando...saranno, quantomeno, più facilmente tracciabili...e avrai più certezze che non saranno..."Tuoi".
"Presumibilmente, Ultimi...Tentativi di Mediazione"...
- SIRIA, STATI UNITI E RUSSIA SULLA VIA DI DAMASCO ?
Sempre che nel frattempo, qualche scintilla, non accenda, il fuoco regionale...che cova...
Siria, Pentagono pronto al
peggio
Gli Stati Uniti si preparano anche alla disintegrazione del Paese e stanno pensando a una zona cuscinetto in Giordania per i rifugiati.
John Kerry: "Senza una soluzione pacifica si rischia il caos"
Patrizio Cairoli 08.05.13 11:36
Il Pentagono si sta preparando ad affrontare un peggioramento della situazione in Siria, con un piano che include anche la creazione di una zona cuscinetto in Giordania per i rifugiati, controllata da truppe arabe, secondo funzionari statunitensi sentiti dal Wall Street Journal.
Continua su: america24.com
Rischiando di Trovarsi...Fra due Fuochi...
- Tensione al confine tra Libano ed
Israele
I segnali di fumo della guerra di Siria
di Lorenzo Trombetta
RUBRICA DAMASCO-BEIRUT Gli attacchi israeliani di questi giorni, Assad che minaccia la rappresaglia, le mosse di Hezbollah e dell'Iran: nel conflitto siriano, i veri obiettivi dei principali attori sono spesso nascosti da una nebbia mediatica creata ad arte.
Continua su: temi.repubblica.it/limes
Confermando, già in precedenza anticipati, Invii...
Washington Post after DEBKAfile on Russian S-300s to Syria
Il Washington Post dopo DEBKAFILE riguardo gli S-300 Russi alla Siria
“There are concerns” in Washington that Moscow may soon deliver S-300 air defense batteries to Syria, a US official told the Washington Post Thursday. That paper cites the Wall Street Journal as first out with this disclosure Wednesday evening. Not this time. Russia’s decision to supply Syria with these advanced air defense systems first appeared in DEBKAfile of Tuesday, May 7, at 2.19 pm IDT in its report on President Vladimir Putin’s phone call to Prime Minister Binyamin Netanyahu.
Link: debka.com
"Resoconti Stranieri"...
9 maggio 2013 - ore 06:59
L’azione di Teheran funziona
In Siria i ribelli le stanno prendendo dagli
uomini del “piano Suleimani”
Persa una città strategica per la battaglia di Damasco. I missili Fateh colpiti da Israele erano arrivati da una settimana
Continua su: ilfoglio.it
Dichiarando Lealtà alla Causa e all'Acquisizione di Idonei Strumenti, atti a Compierla...In Piena Luce...
Nashrallah dichiara: la Siria ci fornirà
armi avanzate, combatteremo per il Golan
Il leader di Hezbollah, la milizia sciita libanese alleata di Iran e Siria, ha
dichiarato in un discorso televisivo non
programmato che la Siria fornirà ad Hezbollah armi avanzate, descritte come “game changing weapons”; e che Hezbollah si prodigherà spiritualmente e materialmente per fornire appoggio ai
siriani e a chiunque combatterà Israele,
in particolare con l’obiettivo di riconquistare in mani arabe le alture del Golan, ora sotto il controllo israeliano. I nostri analisti attendevano il discorso di Nasrallah, in quanto il leader di Hezbollah aveva parlato in pubblico solo 11 giorni fa e solitamente egli si presta solo ogni 4/6 mesi a discorsi televisivi. Qualcosa di fondamentale doveva comunicare Nasrallah, ma non pensavamo a dichiarazioni così nette e in così forte
contrasto alle linee rosse tracciate da Israele relative al trasferimento d i missili antiaerei avanzati e d i missili da crociera supersonici dalla Siria al Libano. Il discorso di oggi di Nasrallah è quasi
una dichiarazione di guerra allo stato
ebraico, mentre Stati Uniti, Russia, Giordania, Monarchie del Golfo, Egitto e Turchia cercano di rilanciare il processo di pace tra Israele e la Palestina, Hezbollah cerca di rifocolare l’odio per Israele presente più o meno latente in molte popolazioni arabe.
La posizione di Nasrallah minaccia
direttamente Israele, non solo riferendosi alla volontà della milizia libanese di acquisire armi di moderna concezione, in grado di creare non pochi problemi agli israeliani, ma annunciando pubblicamente l’intenzione di voler combattere per le alture del Golan.
Il discorso del leader libanese potrebbe concretizzarsi in un attacco di Hezbollah e Siria allo stato di Israele, nel caso in cui avvenisse un nuovo raid della Aeronautica Militare Israeliana in Siria o nel sud del Libano. Il casus belli sarebbe il prossimo raid di Israele in Siria, l’obiettivo ufficiale riconquistare il Golan,
l’obiettivo reale cercare di evidenziare
eventuali punti deboli dello stato di Israele e contemporaneamente ridurre le capacità belliche israeliane in prospettiva di un possibile attacco della IAF alle installazioni nucleari iraniane dopo le elezioni presidenziali di giugno.
Sulle coste orientali del mediterraneo si
combatte una partita che ha il suo fulcro
nel Golfo Persico, ma che verrà decisa nelle prossime settimane dall’evoluzione della guerra di Siria.
Link: geopoliticalcenter.com
Penso che...sia, Sempre Interessante, notare, come...la Storia, oltre che tendente al ripetersi, talune volte almeno e forse anche per questo, sia pure, dannatamente prevedibile..."sfumatura più, sfumatura meno", ovviamente.
A seguire parte 89.
mercoledì 8 maggio 2013
PANDORA'S TIMES - Medio Oriente: "In Attesa, della Giusta Scintilla...e della 'Gloria', che Verrà"/88
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