
Schema di una centrale ad energia talassotermica (OTEC), che sfrutta la differenza di temperatura fra l'acqua in superficie ed in profondità per generare elettricità (Lockeed Martin)
Link fotogallery (7): repubblica.it
E poi, a seguire...ovviamente, dalla medesima fonte, l'altrettanto interessante, articolo correlato...
FONTI PULITE
Le centrali sottomarine
del futuro
"ruberanno" energia
all'oceano
Sfruttando la differenza di temperatura nelle acque tropicali è possibile costruire centrali per produrre elettricità senza inquinamento. Ci sono però ancora alcune limitazioni tecnologiche da superare, ma Stati Uniti e Giappone non si arrendono...
di MASSIMILIANO RAZZANO

RACCOGLIERE energia direttamente dal mare, sfruttando il calore delle acque tropicali per attivare delle centrali termoelettriche nell'oceano.
Un progetto che a prima vista può sembrare semplice, se non fosse che una centrale sottomarina efficiente richiede la costruzione di un'enorme sistema di pompaggio largo alcuni metri e che si estende per oltre un chilometro di profondità.
Praticamente come costruire un tunnel della metropolitana ed immergerlo verticalmente negli abissi marini per una profondità pari a tre grattacieli come l'Empire State Building. Una sfida tecnologica molto ambiziosa, ma che secondo gli ingegneri della Lockheed Martin potrebbe essere realizzabile in pochi anni.
Continua su: repubblica.it
Da ignorante in materia come sono, mi limiterò a dire solo una piccola cosa.
Ovvero.
Ma sono/siamo sicuri, che per trovare "nuove" fonti di energia, bisogna...per forza complicarsi così tanto l'esistenza?
Vabbè, che tutto è...o deve creare, business...però, penso vi siano metodi più semplici per usufruirne.
E secondo Voi?
Nessun commento:
Posta un commento