Prosegue dalla parte 34.
Al fine del Complotto, ad un'élite..."Non serve molto"...
- Il Potere. Derivato, dall'oro e/o dai suoi simulacri di color verde, nero, etc
Che, oltre a generare crisi devastanti e reali, su beni fittizzi, provocando risposte del popolo, in ogni dove...a comando, o per meglio dire..."a voce", grazie alla forma speculativa...
Altresì, hanno aperto la strada, per costruire la più potente macchina bellica integrata della storia conosciuta, ovvero il complesso militare-industriale statunitense e sono...appunto, legati a "doppio filo" con l'apparato economico-finanziario del "nuovo ultimo impero".
- La conoscenza.
Dell'Umanità, della sua natura, delle sue debolezze, della sua Storia, anche molto antica (anche grazie a fonti, non di Dominio pubblico)...
E quindi, dei suoi popoli, degli usi e delle sue credenze.
Sia all'interno degli stessi popoli, che nell'interazione con gli altri, limitrofi o meno, essi siano.
Poi.
Conoscenza, è anche...
- Informazione/i (anche di puro "gossip" politico-economico).
Ad alcuni potrà sembrare fantasioso, ma...come dire, agevolare nella realizzazione? Un eventuale scopo/fine...per esempio, abbattere un governo ritenuto "ostile", conoscendo determinati parametri, anche o soprattutto..."ad personam", può mandare nel caos un intero Paese...dipende, in particolare, chi è colui a cui queste attenzioni si riferiscono, la sua mansione, ed il contenuto..oltre che, al Paese...ovviamente.
Questo vale...ancor di più, per il rilascio, apparentemente incontrollato, di un'eventuale...grande mole d'informazioni, più o meno private e segrete.
Che ad alcuni popoli, ignari dei raggiri di potere...nella quasi totalità, a scopo di lucro e nella parte restante, più o meno in prospettiva, comunque, assoggettati ad esso, potrebbero prendere per nulla, con moderazione.
E ciò, potrebbe in seguito tornare utile, in un eventuale secondo scopo, al fine di aizzare le "stesse" masse, magari con il "plus" religioso, nell'indirizzare l'odio per eventuali nuovi torti subiti, anche da vecchie questioni, dagli appurati, ed evidenti...corrotti sistemi, occidentali.
Come ho già scritto, più volte ormai, per tentare...quantomeno, di comprendere gli eventi futuri, vi è necessità di conoscere gli eventi passati, sia in generale, che in particolare, dei popoli coinvolti in...possibili, futuri e non poco nefasti, eventi.
Poiché la Storia, tende a ripetersi, magari cambiando i nomi, i colori, le bandiere...ma poiché scritta dagli uomini e dalle loro credenze, anche se, più o meno in parte, modificate nel corso dei secoli e dei millenni, tende a ripetersi, ed il più delle volte non curante degli errori passati.
Ancora una volta, i miei più sentiti complimenti a questo sito, ed a colui che ha "fisicamente" scritto questo più che interessante articolo, in attesa della seconda parte...
La Storia della Persia –
Prima parte -
Premessa. I pessimi rapporti fra Occidente e mondo iranico non hanno certo origine con la Rivoluzione Islamica del 1979: dalla conquista della Ionia da parte dell’Impero Persiano (546 a.C.) passando per la sua successiva rivolta (499 a.C.), per le Guerre Persiane (499-459 a.C.), le campagne di Alessandro il Grande (336 – 323 a.C.), le innumerevoli guerre che contrapposero la Persia e Roma (53 a.C. – 627 d.C., ovverosia quasi 680 anni di sistematico conflitto armato!), parliamo di una serie di conflitti bellici tanto numerosi da essere persino difficili da elencare, e la cui lista è tutt’altro che chiusa. In un certo senso, Obama che tuona contro Ahmadinejad, adeguatamente ricambiato, non rappresenta che il più recente e tutt’altro che ultimo atto di una tragica sequenza di eventi segnata da un’immutabile costante: la sostanziale incomunicabilità fra il mondo iranico e la cultura occidentale. Per comprenderne la gravità e la profondità, possiamo prendere ad esempio quest’apparentemente innocuo aneddoto narratoci dallo storico greco Erodoto, nostra guida privilegiata nella studio dei rapporti fra Occidente e Persia.
Continua su: geopoliticalcenter.com
Ed ancora, tratto dal medesimo autore e sempre, da geopoliticalcenter.com...
Storia della Russia : dalla
preistoria all’anno mille
Degli Slavi, il mondo antico sapeva pochissimo.
Dei cosiddetti “Slavi dell’Est”, ancor meno. Fatte salve alcune sporadiche attestazioni (per esempio, ne “La Germania” di Tacito, popoli di sospetta e sospettabile origine slava sono effettivamente citati nei capitoli finali, poco più che en passant: cap. 46: “Cetera iam fabulosa: Hellusios et Oxionas ora hominum voltusque, corpora atque artus ferarum gerere: quod ego ut incompertum in medio relinquam”), gli Slavi appaiono sulla scena storica del mondo mediterraneo quasi all’improvviso, sul finire del VI secolo.
La loro comparsa è travolgente: i cosiddetti “Slavi del Sud” irrompono nei Balcani, travolgono il limes danubiano e così frantumano il dominio di Costantinopoli su tutta l’area balcanica. Prima che l’Impero sia in grado di reagire, sono riusciti a penetrare nel cuore della penisola ellenica, riducendo il controllo di Costantinopoli all’area metropolitana di alcune grandi città, status quo che rimarrà immutato fino al VIII secolo. Nello stesso tempo, confinano l’originaria componente etnica illirica della regione all’odierna Albania ed annientano quella tracia, la cui lingua e la cui cultura spariscono proprio in questo periodo. Gli Slavi del Sud (da cui avranno origine i moderni Serbi, Croati, Sloveni, Bosniaci, Macedoni, Bulgari) sono popoli estremamente primitivi – ancor più primitivi dei Germani che li hanno preceduti sulla scena storica nell’ambito delle invasioni barbariche (o Völkerwanderung che dir si voglia). Da un certo punto di vista, rappresentano un’istantanea scattata sulle popolazioni indoeuropee del primo millennio a.C., come se queste fossero rimaste intrappolate a quel livello di sviluppo socioculturale per quasi millecinquecento anni.
Continua su: geopoliticalcenter.com
- Seconda Parte: La Rus’ di Kiev, apogeo e caduta (988 – 1262).
- Storia della Russia: il Giogo Mongolico
- Storia della Russia. Dal Principato all’Impero: Ivan IV Zar di tutte le Russie
Un'altra interessante lettura dalla medesima fonte...
Abu Musa : l’Isola
contesa tra Iran e
Emirati Arabi
Abu Musa, una piccola isola che ha catalizzato la nostra attenzione fino dai primi nostri articoli.
Un’isola apparentemente insignificante per dimensioni ma fondamentale per la sua posizione. Su Abu Musa si sta svolgendo un confronto serrato tra l’Iran e le monarchie del Golfo. La repubblica islamica sta lavorando, in modo efficiente su più fronti. Ad Istanbul ha ottenuto ciò che voleva, le forze armate diventano ogni giorno più efficienti la marina affina le proprie tattiche asimmetriche, la missilistica torna ad evolvere dopo la sostituzione del responsabile del programma balistico, ed ora si concentra anche sugli aspetti legali di un possibile limitazione al traffico marittimo nello Stretto di Hormuz. La chiave di questa partita legale è Abu Musa.
Continua su: geopoliticalcenter.com
Di Nessuna Autorizzazione, ne Termini Temporali da Rispettare, Abbiamo Necessità di Richiedere...
Barak, Israele potrebbe
attaccare Iran
Il ministro della Difesa, non abbiamo mai promesso di non farlo
17 aprile, 12:34
(ANSA) - TEL AVIV, 17 APR - ''Non c'e' alcuna promessa israeliana di astenersi da un attacco all'Iran finche' proseguono i colloqui fra quel Paese e l'Occidente'': lo ha affermato il ministro della Difesa Ehud Barak commentando alla radio israeliana il recente incontro ad Istanbul sul nucleare fra gli emissari di Teheran e i rappresentanti del '5+1' (i Paesi con diritto di veto al Consiglio di sicurezza dell'Onu - Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna - piu' la Germania).
Il Dubbio, almeno il mio, è il solito...
- Dichiarazioni, al solo fine di porre pressione alla diplomazia, ed alle implementazione delle sanzioni.
Oppure.
- Nella consapevolezza dell'inutilità delle stesse, l'avviso agli alleati di ciò che accadrà e delle certe conseguenze a cui si andrà...chi più e chi meno, tutti, incontro?
"Segni...della Fine, della 'Dovuta Sudditanza' Europea, nei Riguardi d'Israele...o Solo, Riguardo Taluni suoi Metodi"...
Aeroporti europei chiusi alle
compagnie israeliane
Giovedì 19 Aprile 2012 12:30
Come riferito da Haaretz, gli aeroporti svedesi e danesi di Stoccolma, Malmoe e Copenaghen sono chiusi alle compagnie israeliane, perché le locali autorità aeroportuali non permettono più che i controlli di sicurezza israeliani, che prevedono lunghi e umilianti interrogatori e controlli non meno asfissianti, vengano eseguiti. Stando a Haaretz, il rifiuto potrebbe presto estendersi ad altri scali europei.
Link: focusmo.it
Chiare, Volute, Richieste...
Siria: Esl, intervento
militare senza Onu
Ribelli, alleanza militare dei Paesi amici popolo siriano
19 aprile, 20:15
(ANSA) - BEIRUT, 19 APR - Il generale Mustafa' Ahmed al Shaykh, capo del Consiglio militare dell'esercito siriano libero (Esl), ha chiesto l'intervento in Siria di una ''alleanza militare'', senza l'avallo dell'Onu. Accusando Damasco di non rispettare il cessate il fuoco, ha chiesto la ''formazione di un'alleanza militare dei Paesi amici dei siriani senza l'avallo del Consiglio di sicurezza Onu per colpire chirurgicamente le installazioni chiavi del regime e ha assicurato, in quel caso, che proteggera' i civili''.
La Possibile..."Giusta Causa", affinché, anche antiche profezie, giungano "infine", comunque, a compimento...
Francia-Siria: Hollande pronto ad
andare in guerra
Venerdì 20 Aprile 2012 14:30
Non è ancora presidente, ma annuncia già di voler andare in guerra. Francois Hollande, candidato socialista all'Eliseo, ha detto che se l'Onu decidesse di lanciare un'azione militare contro la Siria, la Francia non si tirerà indietro.
Link: focusmo.it
..."Come da Copione".
Golfo Persico: nessuna portaerei oggi lo presidia
A seguire la parte 36.
martedì 17 aprile 2012
PANDORA'S TIMES - Medio Oriente: "In Attesa, della Giusta Scintilla...e della 'Gloria', che Verrà"/35
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