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Continua da questo post . Oppure che..."ci abbia anche voluto fornire" il modo di svelare l'arcano sul come datare...quanto...

domenica 14 gennaio 2018

WIKILEAKS: Assange e "l'Ultima Possibilità"/5

Prosegue da questo post.


Riuscendo "infine" ad ottenere cittadinanza ecuadoriana, seppur...al momento almeno, nulla cambi per le autorità britanniche...

Assange. Londra rifiuta di
concedergli lo status di
diplomatico ecuadoriano


Il fondatore di Wikileaks si è rifugiato da oltre 5 anni
nell'ambasciata del paese sudamericano a Londra.

LONDRA - La Gran Bretagna ha respinto la richiesta del governo dell'Ecuador di concedere lo status di diplomatico a Julian Assange, il cofondatore di WikiLeaks rifugiato nell'ambasciata a Londra del paese sudamericano dal 2012 per evitare di essere arrestato e scongiurare un'eventuale estradizione negli Stati Uniti. Lo ha reso noto il 'Foreign Officè britannico.

Assange, nato in Australia, ha recentemente ottenuto la cittadinanza ecuadoriana, almeno secondo i media locali. Se gli fosse stato concesso lo status di diplomatico avrebbe potuto lasciare l'ambasciata a Knightsbridge ed eventualmente il Regno Unito. La situazione di Assange in ambasciata da oltre 5 anni è state definita "insostenibile" dal ministro degli Esteri di Quito, Maria Fernanda Espinosa. Lo scorso maggio la procura svedese ha annunciato la chiusura, a sorpresa, delle indagini preliminari contro il patron di WikiLeaks per un presunto stupro. Assange rischia comunque l'arresto nel Regno Unito, se lascia l'ambasciata, per violazione dei termini della cauzione.

Link articolo: repubblica.it


Cittadinanza avuta, causa - a quanto pare almeno - demeriti d'igiene, in maleodoranti riverberi in chiusi ambienti diplomatici espressi...

Ambasciata Quito, 'Assange non si lava'


Proteste personale della sede diplomatica a Londra

13 gennaio 2018 10:55

(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Julian Assange "non si lava". Sarebbe questo uno dei motivi dietro i recenti tentativi dell'Ecuador di far uscire il fondatore di Wikileaks dall'ambasciata di Quito a Londra dove è rifugiato da cinque anni.

Secondo quanto riferisce Fox News, che cita a sua volta l'International Business Times, sembra che Assange "non si lavi abbastanza" e questo avrebbe portato a diverse lamentele del personale dell'ambasciata ecuadoriana dove il 46enne si è rifugiato nel 2012 per sfuggire all'estradizione verso la Svezia.

Due giorni fa, l'Ecuador ha concesso ad Assange la nazionalità e ha chiesto a Londra di riconoscergli lo status di diplomatico. Mossa questa che gli avrebbe concesso libertà di movimento. Ma il Foreign Office ha rifiutato. Ora, secondo una fonte citata dall'International Business Times, molti all'interno dell'ambasciata si sono lamentati della mancata igiene di Assange.

Io penso che, dopo svariati anni...in pratica, chiuso - seppur "libero" - dentro "quattro mura", possa passare la voglia di tante cose, anche quella di lavarsi con costanza.

Richieste, in attesa di risposte...

Julian Assange,
chiesto
annullamento del
mandato di arresto
britannico


Gli avvocati del fondatore di WikiLeaks in Tribunale a Londra per richiedere al giudice di dichiarare la decadenza dell'ordine di cattura emesso dalle autorità inglesi. Potrà uscire dall'ambasciata dell'Ecuador da uomo libero o sarà l'inizio della fine con l'estradizione negli Usa?

di STEFANIA MAURIZI

Continua su: repubblica.it

E l'amaro esito del loro giungere...

Wikileaks, tribunale
Gb respinge
richiesta Assange
di revoca mandato
arresto del 2012


Il fondatore del sito non s'è consegnato alla giustizia britannica in quanto teme di essere estradato negli Usa dove potrebbe esserci un mandato di arresto a suo nome per spionaggio e violazione di segreti di Stato in riferimento alle migliaia di documenti top-secret pubblicati da Wikileaks sulla guerra in Iraq e in Afghanistan

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

Continua su: repubblica.it

A lecite domande...ben poche e scarne risposte...

Processo Assange,
quei documenti
fondamentali sui
misteri di un intrigo
internazionale


Repubblica ha cercato di ricostruire l'affaire attraverso file richiesti all'Inghilterra e alla Svezia tramite il Freedom of Information Act che si sono rivelati centrali nel caso dibattuto oggi in un Tribunale di Londra che ha confermato il mandato di cattura contro il fondatore di Wikileaks

di STEFANIA MAURIZI

Continua su: repubblica.it

Finora momentanee...ricorrenti, disconnessioni...

Wikileaks, Ecuador taglia le
comunicazioni ad Assange


Varoufakis e Brian Eno denunciano pressioni da Usa

28 marzo 2018 19:24

(ANSA) - Connessione internet tagliata e niente visite per Julian Assange nell'ambasciata ecuadoriana a Londra dove il fondatore di Wikileaks ha trovato asilo fin dal 2012. Lo denunciano attivisti suoi sostenitori come l'ex ministro greco Yanis Varoufakis e il musicista Brian Eno, mentre Quito conferma, come riportano alcuni media britannici. Varoufakis si dice "preoccupato" ipotizzando pressioni sull'Ecuador da parte degli Usa. Misure del genere erano state già prese in passato dall'ambasciata, temporaneamente.

Potenzialmente definitivi, sviluppi...

Assange a rischio sfratto,
potrebbe lasciare
l'ambasciata dell'Ecuador
a Londra


La Cnn sostiene che il fondatore di WikiLeaks potrebbe perdere il suo asilo politico nella rappresentanza diplomatica. Già da tempo non ha più un collegamento internet

Continua su: repubblica.it

Svelando..."Affari italiani" (punti di vista eh!)...

Wikileaks rivela i garanti politici degli
interessi USA in Italia


Emerge un ritratto a tinte fosche dei protagonisti della storia recente, specie a confronto con le immaginette oleografiche proposte dalla stampa nostrana 09/07/2018

di Francesco Galofaro - Marx XXI

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Purgatorio, VI, 76-78.

L'Espresso e Repubblica mantengono da tempo un archivio on line di documenti segreti o riservati “spifferati” da Wikileaks e che riguardano l'Italia [1]. Si tratta per la maggior parte di cablogrammi dell'ambasciata americana. In questo archivio si trova di tutto: dal caso Calipari ai tentativi italiani di salvare gli USA dalle inchieste della corte dell'Aia al rapimento di Abu Omar. Emerge un ritratto a tinte fosche dei protagonisti della storia recente, specie a confronto con le immaginette oleografiche proposte dalla stampa nostrana.

Purtroppo, non tutti i documenti sono tradotti. In questo articolo ne presento tre. Mi sembrano utili per affrontare il problema della sovranità nazionale e del patriottismo da un punto di vista che – è bene che lo dichiari subito – è quella di un uomo della sinistra. Dai documenti che ho scelto emerge con chiarezza come alcuni personaggi-chiave della politica italiana recente abbiano svolto il ruolo di rappresentante degli interessi statunitensi in Italia, tanto nei governi di centrosinistra quanto in quelli di centrodestra. E' anche molto chiaro come l'interesse nazionale italiano sia stato spesso sacrificato sull'altare dell'amicizia nei confronti dello scomodo alleato.

Continua su: lantidiplomatico.it


Continua...QUI.

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