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Ricche aspettative in evoluzione...
Nella fabbrica della vita
La corsa all’immortalità è la nuova sfida dei
Padroni della Rete. Che investono, e tanto, nei
laboratori a pochi chilometri dalla Silicon Valley.
Ne è nato un polo di ricerca che, intanto, ha
messo nel mirino la cura del cervello
dal nostro inviato FEDERICO RAMPINI
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BERKELEY
I TITOLI a effetto se li conquistano loro, i Padroni della Rete. I capitalisti più innovativi del pianeta, grandi imprenditori della Silicon Valley, si appassionano per una nuova sfida: la corsa verso l'immortalità. Non quella che si ottiene passando alla storia, restando impressi nella memoria dei posteri. No, l'immortalità biologica. Sergey Brin, co-fondatore di Google, si sta convincendo che è possibile "curare la morte". Il suo consulente Ray Kurzweil ne è convinto e già oggi progetta un futuro in cui il suo corpo verrà aggiustato all'infinito, mentre cervello memoria carattere e sogni finiranno di qui all'eternità nel "cloud", la nuvola digitale che promette una conservazione senza data di scadenza. Larry Ellison di Oracle si ribella alla nozione di mortalità, secondo lui "incomprensibile". Il fondatore di PayPal, Peter Thiel, ha già pianificato la sua vita fino all'età di 120 anni, nell'attesa che la biogenetica lo spinga ben oltre. Fioriscono grazie ai finanziamenti di questi magnati dell'economia digitale istituti come Sens, che promette "l'ingegneria della senescenza annullata", o il Progetto Calico con cui Google intende debellare la nostra mortalità. Questi sono i personaggi straripanti che attirano i media, fanno a gara nell'impressionarci.
Ma dietro c'è una realtà concreta, una rivoluzione autentica che germina proprio qui. I suoi protagonisti non sono glamour come i capitalisti di Internet, ma abitano e lavorano a poche miglia di distanza.
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