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NOSTRADAMUS - "Le Sestine, Nuove idee, Nuove datazioni/2"

Continua da questo post . Oppure che..."ci abbia anche voluto fornire" il modo di svelare l'arcano sul come datare...quanto...

domenica 30 ottobre 2011

CRISI: "A Pochi Passi dal Baratro"/10

Prosegue da questo post.


"L'evocazione di un Nuovo Ordine Mondiale...Là, da dove meno te lo aspetti"...

CRISI

Il Vaticano lancia le sue
proposte
"Serve nuova autorità
finanziaria mondiale"


Un organo che, sullo sfondo della crisi economica, "regoli il flusso e il sistema degli scambi monetari": è questo ciè che auspica il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace, in un documento presentato dal card. Peter. K.A. Turkson e da mons. Mario Toso

CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano fa appello alla creazione di una nuova autorità finanziaria mondiale che, sullo sfondo della crisi economica, "regoli il flusso e il sistema degli scambi monetari", superi il sistema di Bretton Woods e coinvolga i Paesi emergenti e quelli in via di sviluppo, nella prospettiva della creazione di una più generale "autorità pubblica a competenza universale". È questa la novità principale del documento "Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un'autorità pubblica a competenza universale" presentato oggi in Vaticano dal Pontificio consiglio per la giustizia e la pace.

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Da cui però, cito un altro passaggio...

"Ciò - prosegue il documento del Pontificio consiglio per la giustizia e la pace - richiederebbe, tuttavia, non solo una riflessione sul piano economico e finanziario, ma anche e prima di tutto, sul piano politico, in vista della costituzione di istituzioni pubbliche corrispettive che garantiscano l'unità e la coerenza delle decisioni comuni. Queste misure dovrebbero essere concepite come alcuni dei primi passi nella prospettiva di una autorità pubblica a competenza universale; come una prima tappa di un più lungo sforzo della comunità mondiale di orientare le sue istituzioni alla realizzazione del bene comune. Altre tappe dovranno seguire, tenendo conto che le dinamiche che conosciamo possono accentuarsi, ma anche accompagnarsi a cambiamenti che oggi sarebbe vano tentare di prevedere".

Beh! Che sia vano tentare di prevederle...non ci metterei la mano sul fuoco, anzi, alla luce di questi tempi, ho difficoltà a credere il contrario, in particolare in campo "economico-strategico-militare".

Ma ciò che mi chiedo è...

Chissà...se, anche in questo caso, vale quel detto che, più o meno...se ben ricordo, recitava così...

"Se non puoi vincere un nemico, fai il possibile affinché, non lo sia più."

Non so quando, ma temo che "qui", "questo gioco", finisca male.

Condivisibile...Pare, pure a voi...Vero?



ITALIA

Interessante...

GOVERNO: LETTERA A UE ENTRO METÀ 2012 IN COSTITUZIONE PAREGGIO BILANCIO

Ovvero.

"Come il cappio dell'Europa, sui debiti pubblici, 'in ultima istanza', potrebbe mettere le mani sui beni pubblici e privati dei cittadini italiani ed europei"...sempre, chi più chi meno...s'intende.



CAMBI: LA PROPENSIONE AL RISCHIO SALE ALLE STELLE (ANALISI FXCM)

(ASCA-FXCM) - Roma, 28 ott - Mille miliardi di euro, svalutazione dei bond greci del 50%, apertura delle porte al sostegno cinese. Oltre alla dichiarazioni che non lasciano spazio all'interpretazione di Sarkozy, che ha dichiarato che l'Europa non ha scelta. La Grecia verra' salvata. Per salvare l'Italia e per salvare l'euro, aggiungiamo noi. Il mercato ha digerito bene queste notizie ed e' partito a rialzo su tutto cio' che e'associabile, anche lontanamente, al rischio, in concomitanza di una vendita di dollari generalizzata, che testimonia il fatto che dobbiamo continuare a considerare la divisa americana come una valuta di finanziamento, arma da sfoderare quando l'appetito per il rischio generalizzato fa si' che ci si possa permettere di correre insieme ai piu' verso attivita' piu' remunerative.

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"Inaspettate Decisioni"...

CRISI: LA MOSSA A SORPRESA DI PAPANDREOU GETTA L'EURO NEL PANICO

(ASCA) - Roma, 1 nov - L'annuncio a sorpresa del premier greco George Papandreou di sottoporre l'accordo per il salvataggio della Grecia al voto in Parlamento e soprattutto a referendum popolare ha provocato il panico sui mercati sulla prospettiva che un default di Atene diventa sempre piu' probabile.

Sulla decisione di Papandreou sono piovute critiche da ogni parte. Il voto parlamentare e la consultazione referendaria nella migliore delle ipotesi rappresentano un congelamento delle misure concordate faticosamente appena una settimana fa. Una decisione che ha colto di sorpresa le cancellerie del vecchio continente, tanto che al termine di una serie di concitate telefonate e' stato convocato un vertice di urgenza domani tra Francia, Germania, Grecia, Commissione europea e Fmi.

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A crear panico "generalizzato", in Europa.

CAMBI: REDERENDUM GRECO SPAZZA VIA LA FIDUCIA (ANALISI FXCM)

(ASCA-FXCM) - Roma, 2 nov - Chi di voi avesse chiuso le posizioni prima del ponte e fosse riuscito a non guardare i prezzi per neanche un attimo, si ritroverebbe questa mattina di fronte a screen che lampeggiano di rosso e ad intermittenza trasmettono il messaggio ''allarme rosso!''.

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"Peccato" che, alla riunione del G-20, abbia fatto una repentina marcia indietro, "rimangiandosi tutto e di più, di quanto annunciato in precedenza".

MAH!



IRLANDA

"Seppur a malincuore, anche la diplomazia, senza denari...'muore'"...

Irlanda chiude ambasciata Santa Sede

Anche in Iran, ufficialmente per ragioni economiche

03 novembre, 21:13

(ANSA) - DUBLINO, 3 NOV - L'Irlanda ha annunciato la chiusura per motivi economici della sue ambasciate presso la Santa Sede e in Iran e dell'ufficio di rappresentanza a Timor est. "Per rispondere agli obiettivi del programma dell'Ue e dell'Fmi e riportare la spesa pubblica a un livello accettabile, il governo è stato costretto a fare dei tagli in numerosi servizi pubblici", ha spiegato il ministero degli Esteri di Dublino in un comunicato.

Ma chissà perché, temo che la tal misura non sia l'ultima del genere.


Indignati a Londra come V for Vendetta


Ulteriori Svalutazioni...

Chinese ratings agency threatens US with new debt downgrade

Un'agenzia di rating Cinese minaccia gli Stati Uniti di un nuovo abbassamento della valutazione sulla solvibilità del debito
( in inglese - guardian.co.uk ).


Il Sacro Diritto, di calpestare...gli anche propri, Spazi...

Occupy WS resiste,
polizia a Zuccotti Park


Tensione a Manhattan dopo che il giudice ha negato ai dimostranti di rientrare nel loro campo-base

16 novembre, 23:18

NEW YORK - Si sono ripresi Zuccotti Park, ma tra gli indignati di 'Occupy Wall Street', inizia a farsi strada l'idea che "per ripartire più forti di prima" sia necessario trovare un nuovo quartier generale. Non appena il giudice ha letto la sentenza che consente ai manifestanti di tornare nel parco da cui erano stati cacciati nella notte tra lunedì e martedì - ma senza tende, sacchi a pelo e materassi - la polizia ha riaperto l'area di Liberty Plaza, e circa un migliaio di persone si sono riunite a Zuccotti per continuare la protesta e decidere i prossimi passi.

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Che il lume della Libertà...resti Acceso, Sempre.


USA

OWS, da New York
all'America
Oltre 170 arresti, cariche
e blocchi


Grandi proteste a Manhattan, i dimostranti si spostano sul ponte di Brooklyn. Linea dura anche contro i giornalisti. Manifestazioni in centinaia di altre città negli Usa e nel mondo. Arrestato un uomo che aveva sparato sulla Casa Bianca, accusato di "tentato omicidio del presidente"

dal nostro inviato ANGELO AQUARO

NEW YORK - La ragazza trascinata per i capelli dalla polizia è l'ultima cartolina dall'inferno di Occupy Wall Street. Il giorno più lungo della protesta che infiamma l'Occidente è un grido di battaglia che si solleva nel cuore di New York e rimbalza per le strade di Los Angeles. Cortei, proteste, barricate: è il "Day of Action", il giorno dell'azione. Brucia di manifestanti Portland, bruciano di paura tante città d'America. "Noi siamo il 99 per cento" gridano i ragazzi che dall'alba si sono radunati in quella capitale della protesta chiamata Zuccotti Park: la piazza di New York sgomberata due notti fa ma che i manifestanti si sono già ripresi evitando di occuparla - come da ordine del giudice - con tende e coperte.

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"Insomma, la Lotta contro l'attuale Sistema...da quelle parti, Continua".


Il Dato...

La dette publique américaine dépasse les 15 000 milliards de dollars

Il debito pubblico americano oltrepassa i 15.000 miliardi di dollari
( in francese - lemonde.fr ).

In pratica, sono molto vicini al 100% di debito pubblico rapportato al Pil, che a quanto pare, raggiungeranno entro la fine dell'anno.


Proteste. "La Via Cinese"...


Cina, migliaia di operai in sciopero Scontri con la polizia

In migliaia contro i licenziamenti e i tagli dei salari a Dongguan

18 novembre, 16:36

di Beniamino Natale

PECHINO - Migliaia di operai hanno dato vita a violente proteste contro i licenziamenti e i tagli dei salari a Dongguan, una città industriale nella provincia del Guangdong, nella Cina meridionale.
Secondo il quotidiano Mingpao di Hong Kong le proteste si sono verificate in una fabbrica di proprietà della taiwanese Yue Cheng, che produce scarpe sportive per marchi internazionali come New Balance, Nike e Adidas. I lavoratori hanno dato vita alle proteste ieri, dopo che erano stati annunciati tagli ai salari e i licenziamenti di 18 dirigenti di medio livello. La fabbrica ha circa ottomila dipendenti. Il China Labour Bulletin di Hong Kong, una pubblicazione di esuli cinesi che segue con attenzione le vicende industriali, afferma che circa settemila operai hanno preso parte alle proteste.

Secondo il Mingpao ieri pomeriggio gli scioperanti si sono scontrati con la polizia e dieci lavoratori sono rimasti feriti. Gli operai sostengono che la direzione intende spostare la fabbrica nella vicina provincia dello Jiangxi, dove i salari sono più bassi che nel Guangdong, una delle regioni più industrializzate della Cina. In questi giorni i "microblog" cinesi - i brevi messaggi che vengono inviati su Internet - sono pieni di denunce secondo le quali un gran numero di piccole imprese che operano nel sud della Cina sono sull'orlo del fallimento a causa del crollo delle esportazioni verso Europa e Stati Uniti.

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Eh Si! Quando tocca...la Crisi, tutto il Mondo...più o meno e chi più e chi meno, è Paese.


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