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lunedì 26 luglio 2010

AFGHANISTAN : "LA GUERRA UN FALLIMENTO"

Afghanistan: "la guerra un fallimento"

Il sito Wikileaks rivela ai media oltre 90 mila documenti e rapporti segreti militari americani
26 luglio, 09:23

ROMA - Più di 90 mila documenti e rapporti segreti militari americani sulla guerra in Afghanistan sono stati forniti dal sito Wikileaks - che promuove la diffusione di informazioni segrete - ai media, rivelando una mole di notizie finora tenute nascoste: secondo l'intelligence americana il conflitto afghano è fallimentare. I documenti sono stati passati al New York Times, al britannico Guardian e al tedesco Der Spiegel che ne forniscono ampi dettagli sui loro siti online.

"Il Pakistan aiuta gli insorti in Afghanistan", titola il New York Times, aggiungendo che Islamabad, ufficialmente alleata degli Usa, permette ai suoi agenti di "incontrare direttamente i talebani in sessioni strategiche segrete per organizzare reti di gruppi militanti che combattono contro i soldati americani in Afghanistan, e persino ordiscono complotti per assassinare leader afghani". Alcuni dei rapporti - prosegue il Nyt - sostengono che "l'intelligence pachistana agisce insieme ad Al Qaida per pianificare attacchi", anche se è difficile stabilire un "legame diretto tra l'Isi (L'Inter Services Intelligence) con Al Qaida". "La massiccia fuga di documenti rivela la verità dell'occupazione" titola il Guardian, aggiungendo: "Centinaia di civili uccisi dalle truppe della coalizione"; "Unità sotto copertura a caccia di leader 'vivi o morti'"; "Aumento esponenziale degli attacchi dei talebani contro la Nato". Il giornale afferma che i dossier mostrano che gli Stati Uniti hanno "nascosto le prove che i talebani hanno acquisito micidiali missili terra-aria"; che "il crescente l'uso da parte dei talebani di ordigni artigianali ha causato un massacro, uccidendo oltre 2.000 civili"; che "la coalizione stia usando sempre più i droni guidati da una base nel Nevada per dare la caccia e uccidere i talebani". "Esplosiva fuga di notizie fornisce l'immagine della guerra vista da chi la sta combattendo", titola Der Spiegel nella sua edizione internazionale. I documenti, aggiunge, "rivelano le vere dimensioni del dispiegamento militare occidentale".

CASA BIANCA CONDANNA FUGA DI NOTIZIE - La Casa Bianca ha "fortemente condannato" la fuga di notizie sulla guerra in Afghanistan. In una lunga dichiarazione, il consigliere per la sicurezza nazionale, Jim Jones, sottolinea che l'azione di Wikileaks mette a repentaglio "le vite sia di americani, sia dei nostri partners, e rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza nazionale".

"Gli Stati Uniti condannano con forza la pubblicazione di informazioni classificate da parte di individui e organizzazioni che possono mettere a rischio le vite di americani e dei loro partner, e rappresentare una minaccia per la nostra sicurezza nazionale" ha dichiarato Jones in una nota diffusa dalla Casa Bianca. "Wikileaks - ha aggiunto Jones - non ha fatto alcuno sforzo di contattarci circa questi documenti. Il governo degli Stati Uniti ha appreso da organizzazioni giornalistiche che questi documenti sarebbero stati pubblicati. Queste fughe di notizie irresponsabili non avranno alcun effetto sul nostro impegno ad approfondire i rapporti con Afghanistan e Pakistan, per sconfiggere i comuni nemici e sostenere le legittime aspirazioni del popolo afghano e del popolo pachistano". Jones precisa che i documenti rivelati da Wikileaks 'coprono' un periodo che va dal gennaio del 2004 al dicembre del 2009. "Proprio per la grave situazione che si era creata nel corso degli anni, il presidente Obama ha annunciato la nuova strategia, basata su un sostanziale incremento di risorse in Afghanistan, e un accresciuta concentrazione sui rifugi sicuri di Al Qaida e dei talebani in Pakistan" ha sottolineato il generale Jones.

"Questo cambio di strategia, che rappresenta tutta una nuova serie di sfide in Afghanistan, é stato oggetto di un'approfondita revisione lo scorso autunno" ha proseguito il generale Jones.
"Sappiamo che abbiamo di fronte sfide molto serie, ma se all'Afghanistan venisse permesso di defilarsi, noi dovremmo nuovamente affrontare minaccia dai gruppi estremisti violenti come Al Qaida, che avrebbe più spazio di manovra. E' questa la ragione per cui siamo concentrati nello smantellare i Talebani, per costruire un Afghanistan capace di assumersi le proprie responsabilità per costruire il suo futuro. Gli Stati Uniti - ha aggiunto Jines - restano impegnati al sostegno di un forte, stabile e prospero Afghanistan". Jones ha sottolineato poi il rapporto di forte alleanza che esiste tra Stati Uniti e Pakistan, precisando che i due Paesi hanno avviato un "Dialogo Strategico" che riguarda tanto la sicurezza quanto l'economia. Nello stesso tempo Jones sottolinea l'importanza che anche Afghanistan e Pakistan rafforzino le loro relazioni, soprattutto sul piano militare e con il continuo scambio di servizi di intelligence. In quest'ottica, ha concluso Jones, "gli Stati Uniti restano a sostegno del popolo pachistano e dello sforzo del Pakistan focalizzato a sradicare i gruppi estremisti violenti".

NYT, PERCHE' ABBIAMO DECISO DI PUBBLICARE - Il New York Times ha ritenuto di pubblicare il contenuto dei documenti segreti rivelati da Wikileaks perché la pubblicazione "era significativamente di pubblico interesse". In questi termini il quotidiano sul suo sito on line spiega le ragioni per cui, insieme all'inglese Guardian e al tedesco Der Spiegel, ha deciso di rendere noti i documenti militari segreti sulla guerra in Afghanistan. "Decidere se pubblicare o meno informazioni segrete è sempre difficile, e dopo aver valutato i rischi e il pubblico interesse, vi sono state occasioni in cui abbiamo deciso di non pubblicare - scrive il New York Times -. Ma a volte l'informazione è significativamente di pubblico interesse. Questi documenti gettano luce sulla straordinaria difficoltà a cui gli Stati Uniti e i loro alleati sono sottoposti". Il giornale precisa quindi che, dopo aver esaminato per settimane gli oltre 92mila documenti segreti, "si è fatto scrupolo di non pubblicare informazioni che possano mettere a repentaglio interessi relativi alla sicurezza nazionale".

Link articolo : ansa.it

Questa è la prova, che ciò che da tempo si va dicendo nei vari siti e blog che fanno informazione alternativa, non sono tutte sciocchezze complottistiche.

E conferma la validità, anche un "detto" popolare, che in particolare, è molto apprezzato e tenuto in considerazione dallo scrivente.

Ovvero...

"A pensar male si fà 'peccato', ma raramente si sbaglia."

E chissà in quanti, in tutti questi anni, abbiamo pensato male, molto male di tutta questa storia.

A partire dagli eventi dell'11 settembre 2001.

E ciò che ne seguirà.


Aggiornamento...

Afghansitan: Wikileaks, Gb protesta.
Fondatore parla a Londra.
26 luglio, 15:40
(ANSA) - LONDRA, 26 LUG -''Protestiamo per ogni tipo di pubblicazione non autorizzata di materiale segreto'', ha dichiarato oggi un portavoce di Downing Street.

L'intervento e' a proposito dei documenti sui fallimenti della guerra in Afghanistan divulgati da Wikileaks. Intanto il fondatore di Wikileaks, Assange, ha difeso, in conferenza stampa, lo scoop. L'hacker e attivista per i diritti umani ha detto che ''e'compito del giornalismo prendersela con gli abusi dei potenti. E, se succede,'c'e' sempre una reazione'.


Aggiornamento...

Wikileaks: dossier anche sull'Italia
Report su sequestro Mastrogiacomo, Emergency e mine italiane
26 luglio, 23:14
(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Spuntano anche dossier sull'Italia dopo una prima lettura di parte dei resoconti di intelligence pubblicati sul sito internet di Wikileaks. Buona parte della documentazione sinora esaminata riferisce di incidenti e notizie vari sulle attivita' di routine dei militari italiani nella provincia di Herat. Alcuni si riferiscono invece al sequestro di Daniele Mastrogiacomo e al ruolo di Emergency nella sua liberazione; altri alla distruzione di mine italiane per impedire che finissero ai talebani.


Aggiornamento...

AFGHANISTAN

Gli Usa dopo la "bomba" Wikileaks "Ma la nostra strategia non cambia".
I resoconti dell'intelligence pubblicati sul sito internet non influiranno sui rapporti con Islamabad né con la strategia militare adottata. Lo ha detto il capo di stato maggiore Mullen. Ma "Washington resta preoccupata per l'attività dei servizi pachistani".

Continua su : repubblica.it


Aggiornamento...

Afghanistan: Wikileaks, inchiesta penale.
Lo dice il portavoce del ministero della Difesa.
27 luglio, 18:48
(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Il Pentagono ha aperto un'inchiesta penale sulla fonte dello scoop di Wikileaks: lo dice il portavoce del Ministero della Difesa. La divisione investigativa penale dell'Esercito, aggiunge il colonnello Dave Lapan, ha guidato l'indagine su Bradley Manning, uno specialista di intelligence dell'Esercito accusato di aver fornito a Wikileaks altri documenti segreti.
Lapan ha detto che non e' chiaro se l'ultimo scoop sia da ricondurre a Manning.


Aggiornamento...

Afghanistan:Wikileaks, Obama preoccupato.
Per fuga di notizie, ma queste 'non rivelano nulla di nuovo'.
27 luglio, 19:36
(ANSA) - WASHINGTON, 27 LUG -
Il presidente Obama si e' detto 'preoccupato' per la fuga di notizie messa in moto dal sito Wikileaks.
Il presidente aggiunge che queste 'non rivelano nulla di nuovo'. E che e' stato proprio in funzione del quadro emerso da quelle notizie che aveva deciso di rivedere la sua strategia sulla guerra in Afghanistan annunciata lo scorso dicembre.
Secondo Obama tali notizie 'potrebbero mettere a rischio individui e operazioni' in Afghanistan.


Aggiornamento...

NEI FILE SEGRETI ASSE IRAN-TALEBANI...

di Christian Rocca

NEW YORK.- Barack Obama ha scelto il Giardino delle rose della Casa Bianca, ieri a mezzogiorno, per dire agli americani di essere molto preoccupato per la massiccia fuga di notizie sulla guerra in Afghanistan. Il presidente però ha confermato che i documenti riservati finiti su Wikileaks non svelano niente che non fosse già di pubblico dominio. La stessa cosa, la sera precedente, aveva detto il portavoce del Pentagono (che ha confermato l'apertura di un'inchiesta penale). Obama, insomma, prova a non perdere la calma, a mettere una pezza alla beffa subita da un sito internet pacifista e a sminuire l'importanza delle rivelazioni.

Continua su : ilsole24ore.com.


A seguire la parte II.

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