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giovedì 30 settembre 2010

RICOSTRUITO IL "MIRACOLO" IL VENTO APRÌ IL MAR ROSSO

STORIA

Ricostruito il "miracolo"
il vento aprì il Mar Rosso

Uno studio Usa sulla fuga degli ebrei dall'Egitto:
"Fortissime raffiche crearono un ponte di terra".
La ricerca basata su misurazioni satellitari e analisi di reperti archeologici

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - "Mosè stese la sua mano sopra il mare e il Signore sospinse il mare con un forte vento dell'est tutta la notte e mise a secco il mare". Andò proprio così, come narra la Bibbia nel Libro dell'Esodo (14: 21). Se fu il Signore a separare le acque permettendo la fuga degli ebrei dall'Egitto, o si trattò semplicemente di Madre Natura, resta da stabilire.

Ma certo è che un forte vento avrebbe potuto effettivamente creare per qualche tempo un corridoio in mezzo al mare per il popolo eletto.

Dopodiché, caduto il vento, le onde si sarebbero richiuse, e così si spiega perché l'esercito inviato dal Faraone fu sommerso e dovette rinunciare all'inseguimento. La divisione delle acque del Mar Rosso, forse il più spettacolare miracolo dell'Antico Testamento, immortalato da Charlton Heston nella parte del protagonista in un'indimenticabile scena di "I dieci comandamenti", colossal cinematografico hollywoodiano del 1956, trova dunque riscontro nella realtà. O perlomeno nella possibilità scientifica.

Uno studio basato su 14 simulazioni al computer, condotto dallo Us National Centre for Atmosphere Research e dall'università del Colorado, pubblicato dalla rivista online Public Library Research e anticipato ieri dalla stampa britannica, sostiene che un vento con una velocità di 100 chilometri orari, che spirasse per almeno dodici ore, avrebbe potuto creare un "ponte" di terra lungo 5 chilometri e largo 3 per all'incirca quattro ore. Più che sufficiente per consentire a Mosè e al suo popolo di passare dall'Egitto al Sinai nel loro viaggio verso la Terra Promessa, verso Israele.

Non appena il vento si fosse arrestato, le acque si sarebbero rapidamente ricongiunte, come una marea che ricopre il fondo del mare lasciato precedentemente scoperto.

Continua su : repubblica.it


Quindi.

È possibile che, madre natura, in determinate condizioni possa far si che tale evenienza si realizzi.

Ma sicuramente, qualcuno obietterà che, anch'essa è suscettibile e "sottomessa", ad eventuali voleri divini.

D'altronde essendo, tutto, una sua creazione.

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