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NOSTRADAMUS - "Le Sestine, Nuove idee, Nuove datazioni/2"

Continua da questo post . Oppure che..."ci abbia anche voluto fornire" il modo di svelare l'arcano sul come datare...quanto...

domenica 3 giugno 2012

PANDORA'S TIMES - Medio Oriente: "In Attesa, della Giusta Scintilla...e della 'Gloria', che Verrà"/39

Prosegue dalla parte 38.


La Guerra è già Iniziata.

Tramite, "Nuovi" Potenti Virus Informatici e Più o Meno Rapide, Contromisure...

Flame il nuovo virus informatico
che infiamma il Medio Oriente


Giovedì 31 Maggio 2012 16:00

I due virus cibernetici che hanno colpito negli anni passati il programma nucleare iraniano sono stati infatti “ridicolizzati” da una nuova “piaga” virtuale appena scoperta dagli ingegneri informatici. Il virus delle meraviglie - a quanto pare circa 20 volte più complesso di Stuxnet - si chiama Flame e questa volta non ha colpito solamente i computer dell'Iran, ma anche quelli di Isreale, Sudan, Siria, Libano, Arabia Saudita ed Egitto.

Stando agli esperti, il software maligno è talmente sofisticato che solo uno Stato, o un'organizzazione parastatale, sarebbe in grado di progettarlo. Un virus sviluppato appositamente per carpire segreti militari - "Un codice del genere non può essere stato scritto da un adolescente nella sua cameretta", dice al Daily Telegraph il professor Alan Woodward del dipartimento d'informatica dell'università del Surrey. "E' vasto, complesso e disegnato per rubare dati restando alla stesso tempo nascosto". Il virus è stato scoperto dalla russa Kaspersky Labs. Secondo le prime analisi, il programma avrebbe più di cinque anni e sarebbe in grado, oltre a registrare le azioni della tastiera, di cambiare le impostazioni del computer “ospite”, di accendere il microfono (così da ascoltare le informazioni), scattare “screen-shot” e copiare scambi d'informazioni via chat. L'unico limite è che opera solo su Windows."Flame" parente stretto di "Stuxnet" e "Duqu" - "Se Flame ha potuto agire indisturbato per cinque anni", ha commentato Roel Schouwenberg, analista capo di Kaspersky, "la conseguenza logica è che vi sono al momento altre operazioni in corso delle quali non sappiamo nulla". Quanto ai responsabili, la sensazione - da prendere con le molle - è che il padre (o padri) di Flame siano gli stessi di Stuxnet e Duqu. L'accusa viene infatti dall'equipe di risposta iraniana.
Secondo i tecnici del regime, i virus sarebbero "parenti stretti". Al principio di questo mese, un antivirus sarebbe stato distribuito alle organizzazioni infettate per “curare” i loro computer.

Link: focusmo.it

Anche se...forse, di quest'ultimo, "non sono ben chiari gli obiettivi", a meno che, non sia sfuggito anch'esso, realmente, di mano ai creatori, oppure, chi l'ha subito, abbia trovato il giusto modo, di rendere il favore con la "stessa moneta".

Altrimenti..."complottisticamente parlando", sempre s'intende, c'è da pensar...veramente, male.

Ed Ammissioni di "Vecchie, Distratte Paternità"...


SICUREZZA

Stuxnet, Israele e Usa
dietro al virus
"Creato da noi, ci è
sfuggito di mano"


Il codice era stato sviluppato per contrastare il programma nucleare iraniano. Ma una modifica non perfettamente programmata introdotta dal governo di Tel Aviv ha reso il worm in grado di replicarsi su macchine esterne alle centrali. Il ruolo chiave di Obama nell'operazione denominata "Giochi olimpici", iniziata nell'era Bush

di TIZIANO TONIUTTI


(reuters)


UN CLASSICO SCENARIO di spie e paesi in guerra, anche se soltanto nei circuiti informatici, quello che vede Usa, Israele e Iran nell'affaire del virus Stuxnet, una delle più potenti cyber-armi mai sviluppate, ora consegnata alla storia.
L'operazione di sviluppo e diffusione del worm denominata "Giochi olimpici" è iniziata sotto l'amministrazione di George Bush Junior e poi proseguita, in maniera più incisiva, sotto la presidenza Obama. E' il New York Times ad alzare il velo su questa cyberguerra lanciata dagli Usa, che arriva alle cronache dopo 18 mesi di interviste con fonti americane, europee e israeliane coinvolte nel programma, come pure con esperti del settore estranei all'operazione.

Continua su: repubblica.it


Ma anche sul Campo...e nelle Dichiarazioni...

MEDIO ORIENTE

Siria, Assad arringa il
Parlamento
"Contro di noi una
guerra dall'esterno"


Primo discorso del presidente dopo le elezioni legislative dello scorso 7 maggio: "Ormai evidente il ruolo internazionale nella crisi e nella crescita del terrorismo"

Continua su: repubblica.it

Khamenei, 'fulmini' a
Israele se attacca


Guida suprema tuona contro 'dirigenti sionisti'

03 giugno, 13:56

(ANSA) - TEHERAN, 3 GIU - La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha tuonato contro Israele avvertendo che gli attacchi dello stato ebraico contro il programma nucleare iraniano ''ricadranno come un fulmine sulla sua testa''. ''Se i dirigenti sionisti parlano di azione militare (contro l'Iran) e' perche' sono terrificati e' piu' vulnerabili che mai. Tutte le cattive decisioni (...) ricadranno sulla loro testa come un fulmine'', ha detto l'ayatollah Khamenei in un discorso in occasione dell'imam Khomeini.

...e Non, da "Ora".

Aspettando il/un Nuovo Incontro..."orfano", del Lago Lemano...

Iran: a Mosca verranno
prese decisioni
determinanti


La repubblica iraniana si attende la fine dello stallo nei negoziati sulla questione nucleare nella prossima riunione dell’ Iran con il gruppo dei 5+1 che si svolgerà il prossimo 18 giugno a Mosca.
Questo incontro è il terzo in pochi mesi dopo il primo approccio di Istanbul e il vertice di fatto fallito a Baghdad lo scorso 23 e 24
maggio

Continua su: geopoliticalcenter.com

Chissà, se "l'ultima possibilità per evitare una guerra", sarà realmente riservata a Ginevra, ed al suo lago.

SIRIA

"Ritorsioni con la stessa 'moneta', Siriane...e Nuovi Attestati d'Appoggio Russo-Cinesi, ma con Dichiarati, Limitati, Crediti Presidenziali"...

Siria: espulsi 10 ambasciatori
occidentali. 8 morti tra Hama
e Idlib


05 Giugno 2012 - 15:37

(ASCA-AFP) - Beirut, 5 giu - Il regime siriano ha dichiarato ''indesiderati'' alcuni ambasciatori occidentali accreditati a Damasco: lo ha reso noto il ministero degli Esteri in un comunicato, precisando che ad essere espulsi saranno i diplomatici di Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Turchia Francia, Spagna, Italia, Belgio, Bulgaria e Canada.

''La dichiarazione dei diplomatici occidentali come persone non grate e' una risposta all'espulsione degli ambasciatori siriani dai paesi dove erano inviati'', si legge nella nota. ''Continuiamo a credere nel dialogo per risolvere i problemi e le crisi in atto e speriamo che i paesi che per primi hanno preso questo provvedimento possano porre in essere iniziative per la ripresa dei rapporti diplomatici con il nostro paese''.

Continua su: asca.it

"Motivati Allarmi...'Buoni' per un Attacco"...

Nucleare, allarme Usa: in
Iran uranio per
parecchie bombe


Netanyahu: Teheran non ha arretrato un millimetro suo programma

05 giugno, 23:09

Il governo di Teheran sta portando avanti a Parchin "sforzi apparenti" per ripulire il sito e l'uranio immagazzinato dalle autorità iraniane è "abbastanza per fabbricare parecchie bombe nucleari". E' l'allarme lanciato dall'inviato Usa all'Aiea, Robert Wood.

Continua su: ansa.it

Siria: l'unica via percorribile

Beh! A mio parere, ve n'è anche un'altra, le cui "cause"...in gran parte, sono citate nell'articolo.

Ovvero..."una preferibile", Guerra.

Poiché...questo Iran, non trarrebbe nessun vantaggio ne da una frammentazione della Siria, ne dalla caduta di Assad...anzi.

"Interessante"...

I Processi di
Democratizzazione


Il processo di democratizzazione è un argomento molto complesso. Complessità che deriva non solo dalla definizione che si vuole dare della parola democrazia, dibattito ancora acceso, ma anche sulla teorizzazione circa le cause, i fattori determinanti, gli attori che innescano il passaggio da un regime autoritario ad uno più democratico.
Persino in quest’ultimo caso, vi è una diatriba sull’opportunità di considerare certi regimi, “di transizione” verso uno pienamente democratico, la cosìddetta Poliarchia di Dahl, o se bisogna considerarlo invece un nuovo regime autoritario, con soltanto dei “ritocchi cosmetici” per avere legittimità dinanzi a coloro che richiedono riforme in tale direzione; diatriba questa che nasce da un’altra discordia tra gli studiosi: quella sul tempo necessario affinchè un processo di democratizzazione si assesti, con dati reali inconclusivi, avendo situazioni come quella dell’Europa Centro-Orientale dove la democrazia ha preso piede in tempi relativamente veloci, e altri ancora nei quali dopo decenni si mantiene lo status-quo; ciò ovviamente non esclude la possibilità che trasformazioni verso regimi democratici avvengano in futuro, ma la discussione perne sull’opportunità nel considerare tali regimi di “transizione”.

Continua su: geopoliticalcenter.com

...anche se non penso...anzi, non credo, che da una religione, in quanto tale, potrà mai nascere, vera libertà.

Ma forse, chissà...una nuova democrazia, si.

Pronti ad ogni evenienza, compresa la Guerra...


Russia: reparti pronti per la guerra in Siria


A seguire la parte 40.

1 commento:

Anonimo ha detto...

IL RAPPORTO SIPRI - PRIMI GLI USA, POI LA UE E LA CINA
Spese militari da record, 1.740 miliardi per le armi

TAGLIO BASSO - SERGIO ANDREIS

Nuovo primato per gli stanziamenti, più 0,3% nel mondo.
Cinquemila testate nucleari già spiegate

La spesa militare globale nel 2011, secondo i dati resi noti lo scorso
17 aprile dal Sipri, ha continuato ad aumentare: dello 0,3% in termini reali rispetto al 2010, raggiungendo i 1.740 miliardi di dollari. Il totale era di 1.630 miliardi nel 2010 con gli aumenti più consistenti registrati per quell'anno in Sud America (5,8%) e Africa (5,2%), mentre in Asia e Oceania l'incremento era stato dell'1,4%. L'Europa aveva registrato un calo del 2,8% ma resta, dopo il Nord America, la regione che spende di più. Nel 2011 le diminuzioni registrate negli Usa, nella Ue, in America Latina e in India sono state compensate dai forti aumenti di Russia (+9,3%) e Cina (+6,7%). I primi dieci paesi per spesa militare nel 2010 raggiungono il 75% del totale, con i soli Stati uniti al 43%, molto avanti rispetto alla Cina, al secondo posto. Ma se si considera la Ue, già la somma di Regno unito, Francia, Germania e Italia è superiore al dato cinese. La quota del pil varia dall'1,0% del Giappone al 10,4% dell'Arabia saudita, con tre dei dieci paesi che spendono di più - Russia, Arabia saudita e Stati uniti - che hanno superato la media globale del 2,6%.
Il Sipri nota che «nonostante la crisi finanziaria del 2008 e la successiva recessione globale, i produttori e le imprese che forniscono servizi militari hanno continuato a incrementare le vendite di armi. L'attività di acquisizione ha conosciuto una generale ripresa, anche da parte di paesi non-Ocse». Da alcuni anni l'istituto svedese propone il Sipri Top 100, che ordina le maggiori imprese produttrici (esclusa la Cina) in base al volume delle vendite di armi. I dati più recenti si riferiscono al 2010: le vendite totali delle Sipri Top 100 sono ancora aumentate raggiungendo i 411,1 miliardi di dollari (più 60& in termini reali dal 2002) e l'industria mondiale delle armicontinua ad essere fortemente accentrata, con le prime dieci industrie che coprono il 56% delle vendite totali di armi.
Sul versante del commercio internazionale di armi: i trasferimenti di armamenti convenzionali cosiddetti maggiori - per distinguerli dalle
armi leggere - nel periodo 2006-2010 sono aumentati del 24% rispetto al periodo 2001-2005, confermando la tendenza alla crescita.
Stati uniti e Russia sono i principali esportatori (53% del volume totale), la maggiore regione di destinazione è stata l'Asia-Oceania (43%), seguita dall'Europa (21%) e dal Medio Oriente (17%). Fra gli stati, l'India si colloca al primo posto nel periodo 2006-2010, la Cina seconda. Infine le testate nucleari: al gennaio 2011 otto stati - Usa, Russia, Regno unito, Francia, Cina, India, Pakistan e Israele - sono in possesso di più di 20.500 armi nucleari, tra quelle operative, le riserve, quelle in condizione di stoccaggio (attivo o meno) e quelle ancora intatte ma destinate allo smantellamento. Su questo totale, più di 5.000 armi nucleari sono dispiegate e pronte all'uso

Link: ilmanifesto.it


Saluti.

EXTREME